Quante transazioni con carta di credito hanno fatto
gli italiani in vacanza? La carta di credito per i vacanzieri è la forma più
gettonata di pagamento e di prenotazione. Occhio però alle truffe che, per
la Polizia Postale, sono in netto aumento...
Quante transazioni con carta di credito hanno
fatto gli italiani in vacanza? La carta di credito per i vacanzieri è la
forma più gettonata di pagamento e di prenotazione. L’anno scorso secondo la
relazione del sito di e-commerce
www.ebow.it,
le denunce per truffe da carta di credito e forde informatica sono state
oltre 25mila. Attenzione alle carte di credito! Avverte il sito della
Polizia postale che è prodigo di informazioni e di accorgimenti atti ad
evitare che vi prosciughino il conto in banca. La truffe fatte con le carte
di credito sono in forte aumento e non si tratta di un fenomeno legato solo
alla clonazione delle tessere magnetiche ma anche della alterazione del Pos
(lo strumento che legge i dati sulla banda magnetica). Non solo c'è anche
chi riesce a modificare gli apparecchi bancomat per il prelievo (atm) senza
che la banca stessa se ne accorga.
La polizia postale ha istituito una stretta collaborazione con l'Abi e gli
Istituti di credito per cercare di arginare il fenomeno ormai in fortissima
espansione e che abbraccia anche sfere criminali di un certo rilievo. Dietro
i soldi che vengono truffati per ogni carta di credito, che sommati danno
vita a cifre di una certa consistenza, si nascondono giri di documenti falsi
e false identità. Le iniziative per contrastare il fenomeno sono tante e
mentre la Polizia indaga, l'Europol raccoglie in una banca dati delle
polizie europee le carte di credito clonate o comunque illegali, anche i
gestori della carte di credito corrono ai ripari. Alcune società emittenti
hanno infatti attivato il servizio alert che invia un sms sul cellulare del
cliente ogni volta che la carta viene utilizzata. Può essere richiesto al
gestore del proprio circuito di pagament e secondo la Polizia è "un valido
sistema di difesa che permette nel giro di pochi minuti di accorgersi della
truffa e conoscere l’ora e il luogo della spesa".
Prima di tutto però i cittadini devono fare molta attenzione a come le usano
per evitare che qualcuno possa impossessarsi dei loro numeri di carta e del
codice P.I.N. Quando vi viene recapitata a casa, per posta, la carta di
credito o il bancomat e il successivo codice P.I.N. controllate che le buste
siano integre e che siano della vostra banca (o di chi emette la carta di
credito). Verificate che all'interno non vi siano alterazioni o rotture del
cartoncino che contiene la carta e diffidate di buste bianche inviate con
posta prioritaria o con francobolli (di solito sono buste con la tassa già
pagata). Oltre a ricordarvi di non cedere mai la vostra carta e il vostro
PIN ad altre persone (neanche al commerciante che afferma di non avere
l’apparecchio P.O.S. con sè, semmai offritevi di accompagnarlo) la Polizia
suggerisce di:
Con il bancomat
- Allo sportello: osservare l'apparecchiatura alla ricerca di anomalie e
modifiche. Sulla verticale o diagonale della tastiera può esserci per
esempio una microtelecamera.
- Bocca della fessura: controllare se la fessura dove si inserisce la
tessera Bancomat è ben fissa. Se si muove o si stacca potrebbe significare
che è stata coperta con uno “skimmer”
- Tastiera: verificare se anche la tastiera è ben fissa. Spesso i malfattori
sovrappongono una loro tastiera per catturare il codice Pin. In questo caso
c’è un gradino di un paio di millimetri
- Pin: digitare il codice nascondendo con il palmo dell’altra mano
l'operazione
- Nel caso del dubbi: non introdurre la tessera e non inserire il Pin.
Allontanarsi e chiamare le forze dell’ordine.
Con le carte di credito
- La tessera: non perdetela mai di vista
- Estratto conto: controllarlo ogni mese poiché è l’unico modo per
accorgersi di eventuali spese mai effettuate
- Addebiti impropri: se vi arriva un estratto conto con addebiti impropri è
bene denunciare alle forze dell’ordine la clonazione della carta,
disconoscendo le spese addebitate
- Internet: nel caso di acquisti sul web verificare se la pagina del sito è
sicura (contrassegnata cioè da un lucchetto posto sulla parte inferiore
dello schermo). Se così non è si corre il rischio di vedersi rubare i dati
- E-mail: se vi arrivano messaggi di posta elettronica dove vi si chiedono
dati sensibili relativi alla vostra carta di credito o al conto corrente non
bisogna rispondere a nessuna richiesta. E’ necessario avvertire la banca o
le forze dell’ordine avendo l’accortezza di non cancellare l’e-mail.
Polizia di Stato
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