BRUXELLES- La Germania, che dal primo gennaio
ha assunto la presidenza di turno dell'Unione Europea, succedendo alla
Finlandia, ha posto il rafforzamento della cooperazione tra le forze di
polizia dell'Ue tra i temi in cima al suo programma di lavoro. Durante il
primo Consiglio informale che inizierà domenica infatti i ministri Ue della
Giustizia e degli Interni discuteranno di come consentire uno scambio di
dati sensibili tra le polizie degli Stati Membri - in particolare Dna,
impronte digitali e immatricolazioni di veicoli. - e di come permettere
l'accesso a dati sensibili per le polizie di un altro Paese firmatario nel
caso di indagini che lo necessitino.Tutte queste disposizioni sono contenute
nel Trattato di Prum, firmato nel maggio del 2005 da sette Stati Ue
(Germania, Francia, Spagna, Belgio, Olanda, Austria e Lussemburgo) e per il
quale si sono schierati in favore lo scorso dicembre anche Italia,
Finlandia, Portogallo e Slovenia.
L'obiettivo della Germania è di far sì che tutti i 27 membri
Ue firmino e ratifichino questo Trattato. "Per migliorare la
cooperazione di polizia -si legge in una nota diffusa dalla presidenza
tedesca- il Trattato prevede anche misure operative, come pattuglie
congiunte, la possibilità di trasferire l'autorità alle forze di polizia di
un altro Paese firmatario, o l'assistenza nel caso di eventi di maggiore
importanza". Si prevede inoltre il rafforzamento di Europol con poteri
ulteriori, in modo che in futuro sia responsabile della lotta a tutte le
forme di crimine di frontiera grave come omicidi seriali o problemi alla
sicurezza interna causate da hooligans.
Tra gli altri temi in agenda, anche il futuro della politica
interna europea, l'immigrazione, la cooperazione in materia di
diritto di famiglia e di successione e l'uso delle nuove tecnologie
informatiche e di comunicazione per favorire lo scambio di informazioni tra
gli organi giudiziari dei Paesi Ue. Al Consiglio informale, che si svolgerà
a Dresda da domenica a martedì prossimo, è prevista la partecipazione del
ministro della Giustizia Clemente Mastella e del ministro degli Interni
Giuliano Amato.
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