Due treni della linea A del metro di Roma si scontrano nel
sottosuolo. Il macchinista dichiara di aver ignorato il segnale
rosso perchè dalla centrale c'era il segnale di proseguire. Le
prime notizie dei giornalisti sono di 25o feriti, 10 morti, 30
gravi, ogni radiocronaca dà un bilancio diverso ogni 2 minuti.
Il panico si espande nella città, sembra che si sia sfiorata una
vera strage.
Poi le notizie continuano, e i repporter cominciano a
raccogliere le testimonianze dei passeggeri: ognuno di loro ha
una storia da raccontare, ognuno può dire cosa sia accaduto in
maniera diversa. Partono i sondaggi "ti senti sicuro sulla
metro", arrivano le inchieste sulla non sicurezza dei binari.
La domanda è sempre la stessa: non si poteva far nulla per
evitarlo?
Ci chiediamo adesso se sia stato davvero un errore umano, e se è
un errore dei computer, del sistema come si può tollerare una
cosa del genere? E' molto più grave di un errore umano, e vi è
una grande responsabilità da accertare, che non è quella del
macchinista che viaggia su un sistema totalmente automatizzato.
Potremmo parlare di sabotaggio, di intenzionale errore, o di bug
all'interno dei computer, con tracce che si perdono. Potremmo
parlare di disinformazione che ha amplificato la vicenda, l'ha
resa melodrammatica e di grande impatto mediatico, così da
distrarre l'attenzione sulla finanziaria, sulle proteste e i
malumori delle persone.
Gli italiani vengono derubati nel silenzio, e non posso dire
niente perchè non possono ignorare il problema della metro,
della loro sicurezza, che viene al di sopra di ogni altra cosa.
Diciamo che non è accaduto nulla che possa far pensare ad un
atto terroristico, ma allora perchè sembra che lo sia stato?
18/10/2006 Codacons su Scontro Metropolitana: Incidente da Terzo Mondo (Linda Grilli, http://www.prontoconsumatore.it)
“Un incidente da terzo mondo”. Così il Codacons
ha commentato lo scontro avvenuto ieri nella metropolitana di Roma. “Episodi
simili – ha infatti precisato il vicepresidente Giuseppe Ursini - sono
inaccettabili in una capitale europea come Roma. Più che fare feste del
cinema e organizzare mega-concerti il Comune dovrebbe investire in sicurezza
e risanare l’intero settore del trasporto pubblico capitolino il quale, come
dimostra l’incidente odierno, presenta gravi limiti e carenze. Adesso i
vertici della società Metro devono immediatamente dimettersi”. Il Codacons
conclude poi, denunciando le difficoltà nelle comunicazioni via cellulare:
“Ieri diversi utenti hanno segnalato all’associazione difficoltà
nell’effettuare chiamate attraverso i telefonini e mandare sms nelle varie
zone della capitale, probabilmente a causa del sovraccarico delle linee“.
Codacons
18/10/2006 Incidente di Roma, Adiconsum: "investire sulla sicurezza" (Redazione, http://www.prontoconsumatore.it)
“Se in ospedale viene meno l'elettricità scatta
la luce d'emergenza prodotta dai generatori. Lo stesso dovrebbe accadere in
caso di guasto di una centralina di segnalazione di trasporto, o quantomeno
dovrebbe arrivare l'immediato blocco dei convogli. Tutto questo dalle prime
informazioni sembra non sia avvenuto”. E’ questa la posizione espressa in
una nota dal segretario generale Adiconsum Paolo Landi sull’incidente
avvenuto ieri a Roma nella metropolitana, costato la vita a una donna e il
ferimento di 235 persone.
Il segretario generale Adiconsum si pone, quindi, alcuni interrogativi circa
la sicurezza del trasporto pubblico: “nel caso della metropolitana di Roma
esiste un sistema di emergenza? E se esiste, per quale motivo non è
scattato? E ancora: le nuove carrozze dispongono dei c.d. "sensori di
prossimità" che a fronte di un ostacolo provocano un arresto automatico del
veicolo anche senza intervento umano? Tali sensori fanno già parte della
dotazione di alcuni autoveicoli e costano poche decine di euro”.
Landi conclude: “Troppi sono gli incidenti che coinvolgono il servizio
pubblico e troppo spesso la causa è la carenza di investimenti in sicurezza.
Anche in questa Finanziaria vi è una scelta a favore dell'auto e non del
servizio pubblico. Adiconsum non condivide affatto tale scelta tanto che ha
proposto al Governo di trasferire gli incentivi previsti per i veicoli Euro
4/Euro 5 in investimenti per il miglioramento della qualità e della
sicurezza del trasporto pubblico”.
Adiconsum
18/10/2006 Incidente Metro: nel 2001 Inchiesta di Altroconsumo (Linda Grilli, http://www.prontoconsumatore.it)
Nel 2001 Altroconsumo e le associazioni di
consumatori europee l’avevano segnalato: vi sono labirinti metropolitani a
rischio sicurezza per ragioni strutturali nelle maggiori città in Europa. In
Italia Roma, Milano e Napoli non avevano superato l’esame dell’inchiesta
delle associazioni su 21 città dell’Unione Europea, patrocinata dalla
Commissione Europea. Purtroppo - precisa in una nota Altroconsumo
commentando il tragico incidente di ieri a Roma - l’alto numero di utenti
coinvolti e feriti nell’incidente di oggi nella metropolitana di Roma
sarebbe potuto essere più limitato se ci fosse più attenzione alla sicurezza
degli utenti del trasporto pubblico e alle vie di fuga attraverso tunnel,
scale, passaggi, e nei nodi intermodali, dove si incontrano treni,
metropolitane e autobus nelle grandi città”.
Nel giudicare le misure di sicurezza approntate, gli esperti di Altroconsumo
avevano considerato due criteri: le misure per l’evacuazione, oggi
tristemente d’attualità (chiarezza della segnaletica; vie di fuga e facilità
nel percorrerle; ostacoli lungo i tragitti) e la sicurezza antincendio
(presenza di materiali infiammabili; rilevatori fumi; sistemi di
ventilazione e estinzione). In sintesi, dall’inchiesta emergeva che
metropolitane, tunnel e gallerie non sono affatto sicuri, non solo nel
nostro Paese, ma in generale in tutta Europa, soprattutto sotto l’aspetto
delle misure di sfollamento ed evacuazione in caso di pericolo. Sui 28
luoghi visitati nel 2001, solo Lisbona Oriente aveva superato bene l’esame.
“Per garantire al meglio la sicurezza degli utenti nelle città - conclude
Altroconsumo - è opportuno potenziare i sistemi di prevenzione nei nodi
intermodali di traffico nelle grandi città d’Europa. Nel 2001 Altroconsumo e
le associazioni di consumatori europee avevano richiesto maggior
coordinamento tra le diverse società competenti per il trasporto ferroviario
e metropolitano, con l’individuazione di un coordinatore unico per la
sicurezza. Sono passati cinque anni, ma alla tragica prova dei fatti, il
giudizio sulle misure per l’evacuazione rimane tristemente negativo”.
Altroconsumo
Archivio Sicurezza
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