Dopo la sciagura che ha riguardato un pullman
con a brodo una comitiva di 32 turisti che è precipitato ieri notte in via
Trionfale a Roma riportando 12 vittime,
l'Asaps (Associazione sostenitori polizia stradale) stila il decalogo
per chi organizza gite o viaggi con pullman turistici Affidarsi
sempre a ditte serie e conosciute; un prezzo molto più basso delle tariffe
normali può essere indice di scarsa professionalità e di basso livello di
affidamento; l'organizzatore pretenda che per i viaggi lunghi il conducente
(o i conducenti) abbia riposato il numero di ore previsto, e soprattutto
pretenda che per i viaggi che iniziano all'alba il conducente non sia
tornato la sera prima, o addirittura la notte stessa da un precedente
viaggio. Sono questi alcuni suggerimenti che secondo l'associazione vanno
osservati.
Ed ancora, accertare che il conducente non superi le ore previste
di guida: normalmente 9 al giorno, con periodi che non superino le 4 ore e
mezza, con un'interruzione di almeno 45 minuti, sostituibili con pause di
almeno 15 minuti l'una, distribuite in modo di arrivare ai 45 minuti durante
il periodo di guida di 4 ore e mezza. Eccezionalmente, e per non più di due
volte la settimana, può raggiungere le 10 ore. L'orario di guida complessivo
di due settimane non può poi superare le 90 ore: se in una settimana se ne
lavorano 50, in quella successiva ci si dovrà limitare a 40 ore di guida.
Dopo un massimo di 6 periodi di guida il conducente deve fruire di riposo
giornaliero di almeno 24 ore (se preso fuori dal luogo di abituale
stazionamento del veicolo o nella sede del conducente). Il capogruppo e gli
organizzatori si facciano poi indicare sempre il numero telefonico dell'
impresa con la quale il viaggio è stato organizzato e possibilmente il
numero di cellulare di uno dei responsabili, per segnalare qualsiasi
anomalia anche durante il viaggio.
L'Asaps sostiene la necessità che i pullman turistici e
quelli di linea nelle aree extraurbane vengano dotati di cinture di
sicurezza per conducenti e passeggeri, con obbligo di utilizzo, così come
indicato dall'Ue. Utile - rileva il presidente dell'associazione, Giordano
Biserni - sarebbe anche l'adozione di una sorta di 'scatola nera' che
registri il tracciato di tutte le modalità del viaggio e le anomalie del
veicolo, in modo ancora più completo rispetto al cronotachigrafo digitale.
Archivio Sicurezza
|