Diecimila scuole per un totale di due
milioni e mezzo di studenti hanno partecipato oggi
alla Terza Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, "La
scuola di sicurezza", iniziativa promossa dalla Scuola di
Cittadinanzattiva, in collaborazione con il Dipartimento della
Protezione civile, con il Patrocinio del Ministero
dell'Istruzione, Università e Ricerca e del Segretariato
Sociale della Rai, sotto l'Alto Patronato della Presidenza
della Repubblica.
La Scuola di sicurezza ha coinvolto tutte le province italiane
(ad eccezione di Aosta), con una prevalenza di adesioni nelle
regioni del Sud ed isole (47% delle scuole coinvolte), seguite
dal Nord (35%) e dal Centro (18%).
Prove di evacuazione, corsi di primo soccorso con
defibrillatore, simulazioni di scosse sismiche per
mostrare gli effetti del terremoto e insegnare i comportamenti
"giusti" per correre meno rischi (è successo a Pavia, dove i
ragazzi hanno visitato un'aula costruita ad hoc dalla
Protezione civile nel Dipartimento di Ingegneria sismica
dell'Università). Ed ancora simulazione di incendi con
minicorsi specifici sui rischi come accaduto a Siracusa,
istruzioni per l'uso sul rischio alluvione realizzate fra le
altre città ad Alessandria. Sono state queste le iniziative al
centro della Giornata promossa da Cittadinanzattiva che in
alcune città ha coniugato il tema della sicurezza con quello
della legalità, come accaduto ad Aversa dove dieci scuole si
sono incontrate per parlare di educazione alla cittadinanza e
legalità.
"L'adesione di diecimila scuole è un segnale
positivo che conferma quanto sia sentito il problema
della sicurezza nelle scuole, che versano in situazioni
disastrose nella gran parte del Paese, e quanto grande sia la
volontà di far crescere la cultura della sicurezza nei giovani
ed in tutti i soggetti che vivono e lavorano nelle scuole. Per
questo la Giornata deve essere un segnale anche per la classe
politica affinchè metta in agenda il tema ", ha dichiarato
Adriana Bizzarri, responsabile del settore scuola di
Cittadinanzattiva.
I dati sulla sicurezza degli edifici scolastici
La Giornata segue di qualche settimana la presentazione del
terzo monitoraggio sulla sicurezza degli istituti scolastici
realizzato da
Cittadinanzattiva in circa 400 istituti di 117 città e che
ha sottolineato, ancora una volta, lo stato di rischio in cui
si trovano centinaia di istituti scolastici dei diversi ordini
e grado. Più di una scuola su dieci è poco sicura ed un quarto
non raggiunge la piena sufficienza, il 53% degli edifici è
privo del certificato di agibilità statica, il 52% del
certificato di agibilità igienico-sanitaria, il 64% di quello
di prevenzione incendi. Quasi il 14% delle scuole monitorate
non ha nessuno dei tre certificati. Dati preoccupanti se si
tiene conto che il 45% delle scuole monitorate è situato in
zone a rischio sismico e il 13% in zone a rischio
idrogeologico. Le uscite di emergenza sono assenti nel 17% dei
casi o ostruite nel 43%, le scale di sicurezza assenti per il
27% delle scuole o destinate solo ad alcune parti dell'edificio
nel 15% di esse. I dati evidenziano lesioni strutturali sulla
facciata interna o esterna nel 25% o crolli di intonaco nel
41%.
"Fra le tante necessità di intervento nella scuola
siamo convinti che la priorità sia quella della
sicurezza - continua Adriana Bizzarri. "Le tragedie
verificatesi nel passato recente non hanno convinto i governi a
dedicare le giuste risorse alla sicurezza degli edifici
scolastici mentre sono stati privilegiati altri settori, come
il passaggio alla TV digitale, che sicuramente non sono
altrettanto vitali per il nostro Paese. Per questo chiediamo
con urgenza l'istituzione, da inserire in Finanziaria, di un
Fondo per l'edilizia scolastica con una dotazione iniziale di
500 milioni di euro al fine di avviare un programma pluriennale
di interventi per la messa in sicurezza delle scuole
Archivio Sicurezza
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