Non più addebiti in bolletta per servizi non richiesti. Sottoscritto da
Telecom e dalle associazioni di consumatori il protocollo "Soddisfatti o
rimborsati". Francesco Luongo, MDC: "Un accordo positivo con cui Telecom
cerca di arginare il problema dei servizi non richiesti". Il parere delle
associazioni che non hanno aderito: Cittadinanzattiva e UNC.
Migliaia sono state le contestazioni dei
consumatori a Telecom per i servizi non richiesti addebitati in
bolletta. Le sei associazioni di consumatori firmatarie (Adiconsum, Arco,
Assoutenti, Casa del Consumatore, Confconsumatori, Movimento Difesa del
Cittadino) da tempo si sono impegnate affinchè questo problema trovasse una
soluzione. Il protocollo "Soddisfatti o rimborsati" siglato oggi
prevede:
Richiesta attivazione servizio. Alla richiesta espressa
dall'utente, la Telecom farà seguire una lettera contenente:
- la descrizione precisa del servizio o del prodotto
- un numero di call-center, un numero di fax, un indirizzo con recapito
civico e un indirizzo e-mail per inviare l'eventuale contestazione
L'addebito in fattura avverrà comunque trascorsi i 10 gg.
previsti dalla normativa sulle vendite a distanza.
Erroneo addebito. In caso di servizio non richiesto, è
previsto il rimborso automatico.
Erroneo distacco. È prevista la riattivazione gratuita e
l'indennizzo pari al 50% del canone mensile per ogni giorno di sospensione
del servizio.
Esercizio del reclamo o del diritto di ripensamento.
- tempi: il consumatore ha tempo per esercitarlo 4 mesi (2 bollette).
- modalità: il consumatore ha facoltà di stornare dalla bolletta il
servizio contestato provvedendo al pagamento della restante quota tramite
un bollettino di conto corrente postale.
L'accordo ha carattere sperimentale, le associazioni
firmatarie, infatti, intendono verificare se al di là delle norme
sottoscritte vi è una vera volontà da parte di Telecom alle pratiche
commerciali scorrette.
"Un accordo positivo con cui Telecom cerca di arginare il
problema dei servizi non richiesti". Questo il commento di
Francesco Luongo, responsabile TLC del Movimento
Difesa del Cittadino che sottolinea: "A differenza di altre compagnie
gli utenti da ora in poi saranno preavvisati con una welcome letter
dell'attivazione di un servizio di telefonia. E' solo dopo aver dato il
proprio assenso l'azienda procederà a fatturare la prestazione. Speriamo che
anche altre società adottino misure analoghe e in ogni caso gli utenti
potranno far valere i propri diritti qualora non fossero soddisfatti
dell'indennizzo che sarà offerto dall'azienda di telecomunicazione".
Il parere delle associazioni che non hanno aderito:
Cittadinanzattiva
"Servizi non richiesti? Da Telecom solo palliativi che eludono il
problema di fondo e che non impediranno il perpetrarsi
dell'attivazione di servizi non richiesti. Nei fatti, Telecom dimostra di
non voler rinunciare alla scomoda posizione di primo operatore della
telefonia in Italia per attivazione di servizi non richiesti". E' il
commento del vice segretario di Cittadinanzattiva, Giustino Trincia, che
motiva così la mancata ratifica del protocollo.
"È ora che il problema dell'attivazione di servizi non richiesti
venga risolto a monte - spiega Trincia - e non una volta che si è
già manifesto. Per questo, chiediamo urgenti sanzioni da parte dell'Autorità
delle Comunicazioni nei confronti degli operatori di telefonia che ancora li
attivano".
Parallelamente l'associazione invita i consumatori ad
aderire a "Proposta scorretta? Attacca la cornetta!" campagna di
informazione e tutela sulle pratiche commerciali sleali nel settore della
telefonia, per l'attuazione in Italia della Direttiva Europea 2005/29/CE che
vieta quelle pratiche commerciali sleali che impediscono ai cittadini di
scegliere liberamente. Per maggiori informazioni visitare il sito
www.cittadinanzattiva.it dove
è possibile scaricare anche la cartolina della campagna, da inviare al
Presidente del Consiglio per chiedere di anticipare i tempi di tale
attuazione.
Unione Nazionale Consumatori (UNC)
"Se Telecom Italia è veramente intenzionata a risolvere il
problema dei servizi non richiesti lo dimostri nei fatti: per
comportarsi bene non è necessaria la firma delle associazioni dei
consumatori. E' quanto dichiara l'Unione Nazionale Consumatori, che oggi non
ha sottoscritto la procedura "Soddisfatti o rimborsati".
Pur apprezzando lo sforzo dell'azienda l'Unione
Consumatori non ha ritenuto di sottoscrivere una procedura
interna aziendale, che "si limita sostanzialmente ad applicare la normativa
vigente ed il provvedimento del Garante della Privacy sui servizi non
richiesti, senza tener conto di alcune importanti richieste avanzate dalle
associazioni di consumatori, come quella di comunicare all'utente nella
lettera di benvenuto il giorno e l'ora in cui egli avrebbe esplicitamente
richiesto a Telecom l'attivazione di uno o più servizi". Archivio Servizi non richiesti
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