Dopo le parole del premier Silvio Berlusconi che
ha minacciato di inviare le forze dell'ordine contro l'occupazione
nelle scuole che contestano i provvedimento del decreto Gelmini, si terrà
oggi pomeriggio al ministero dell'Interno una riunione tecnica presieduta
dal sottosegretario Alfredo Mantovano cui parteciperanno i vertici della
Polizia "per effettuare - si legge in una nota del Viminale - una completa
ricognizione dei rischi per la sicurezza e per l'ordine pubblico derivanti
da eventuali forme violente di protesta contro il provvedimento del Governo
in tema di scuola". Proprio ieri, rispondendo a una lettera
consegnata da una delegazione di studenti all'Università "La
Sapienza" di Roma, è intervenuto il Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano. "È indispensabile - ha detto Napolitano - che su questi temi non
si cristallizzi un clima di pura contrapposizione, ma ci si apra all'ascolto
reciproco, a una seria considerazione delle rispettive ragioni".
In particolare, il Presidente Napolitanoche "al Capo
dello Stato non sono attribuiti poteri esecutivi". "Io non debbo dunque
"decidere da che parte stare" : non posso stare dalla parte del governo e
delle sue scelte, né dalla parte opposta - ha detto Napolitano - Le
politiche relative a qualsiasi campo dell'azione dello Stato vengono
definite dal Parlamento, in seno al quale la maggioranza e l'opposizione
sono chiamate al confronto tra le rispettive proposte, che possono
configurare soluzioni alternative ai problemi da affrontare. Al Presidente
della Repubblica non spetta pronunciarsi nel merito dell'una o dell'altra
soluzione in discussione, né suggerirne una propria , ma spetta solo
richiamarsi ai principi e alle regole della Costituzione".
"Ciò non significa - sia chiaro - che io mi senta estraneo
("abbandonandole a se stesse", per usare la vostra espressione) alle
esigenze della scuola, della ricerca, dell'Università - ha proseguito il
Presidente - Al contrario : a queste esigenze, e alle problematiche
connesse, ho dedicato, nello svolgimento delle mie attuali funzioni, da più
di due anni, la più convinta e appassionata attenzione e iniziativa. E'
davvero in giuoco il futuro del paese : se l'Italia vuole evitare
un'emorragia di preziosi giovani talenti, che trovano riconoscimento
all'estero, gli investimenti nella ricerca - soprattutto - dovrebbero
costituire una priorità, anche nella allocazione delle risorse, pubbliche e
private".
LINK:
La lettera integrale del Presidente della Repubblica
http://www.helpconsumatori.it
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