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02/10/2006 “Studi@are è Sostenibile”: Tecnologia e Ambiente per una Nuova Didattica (BS, www.helpconsumatori.it)

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    Tecnologie dell'informazione ed educazione ambientale porteranno nella didattica l'educazione allo sviluppo sostenibile: questo l'obiettivo del progetto presentato a Roma dal Consorzio Gioventù Digitale e dalla Fondazione Eni Enrico Mattei.

    Tecnologie dell'informazione ed educazione ambientale per coinvolgere le scuole romane nell'educazione allo sviluppo sostenibile. Questo il senso del progetto "Studi@re è sostenibile! Verso una rete territoriale di eccellenze nell'educazione allo sviluppo sostenibile" che è stato presentato nella Città Educativa di Roma, il presidio che fa da riferimento per la diffusione e la creazione di buone pratiche didattiche.

    Il progetto nasce dalla collaborazione fra il Consorzio Gioventù Digitale (organizzazione non profit che si occupa di promuovere l'innovazione nella scuola) e la Fondazione Eni Enrico Mattei che, con il progetto Energia e Ambiente a Scuola, collaborano da oltre due anni per diffondere una cultura scientifica legata al rispetto dell'ambiente e alla salvaguardia delle sue risorse attraverso l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione per la didattica e il rinnovamento dei processi di insegnamento e di apprendimento. Il progetto, aperto alle scuole di ogni ordine e grado, vede il coinvolgimento del sistema Biblioteche di Roma, dell'Arpa Lazio (l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio) e dell'azienda Igeam srl, specializzata nel settore energetico.

    Le scuole che intendono aderire saranno coinvolte in progetti e percorsi tematici sull'educazione ambientale e sulla sostenibilità. Diversi gli obiettivi del progetto, che intende creare "un ambiente fisico-virtuale strutturato di risorse didattiche" utili per le scuole che intendano approfondire i temi legati allo sviluppo sostenibile e all'ambiente, dare vita a una diffusa progettualità nelle scuole romane per realizzare percorsi didattici e generare una "catena dello sviluppo sostenibile", e creare quindi "poli scolastici territoriali d'eccellenza sull'educazione ambientale e lo sviluppo sostenibile".

    Ma quali sono gli strumenti che gli studenti avranno a disposizione? Uno sarà il portale www.eniscuola.net dove ci sono materiale didattico, video e multimedia rivolti a tutti gli studenti, dalle scuole primarie alle secondarie, e una piattaforma di e-learning che può essere utilizzata come supporto per una lezione in classe o per creare classi completamente virtuali. Nel portale - ha spiegato Elisabetta Monistier della Fondazione Eni Enrico Mattei - ci sono inoltre degli "speciali" per l'approfondimento scientifico di eventi legati all'attualità, come terremoti o uragani, e una sezione didattica; dal portale si può accedere alla piattaforma e-learning con corsi online per gli studenti, come quelli che riguardano energia e ambiente per i più piccoli ma anche lo sviluppo del concetto di sostenibilità. Nell'arco di due settimane il portale si arricchirà di un blog aperto a studenti e insegnanti e, fra uno o due mesi, di un ulteriore progetto che offrirà "la possibilità di costruire un piano energetico nazionale".

    Oltre alla collaborazione di Arpa Lazio ci sarà anche il coinvolgimento di Igeam: la scuola - ha spiegato per l'azienda Enrico Martini - viene considerata come un "ecosistema", con flussi di aria, acqua ed energia in ingresso e in uscita. Gli studenti insieme ai docenti dovranno portare avanti un percorso di "contabilità ambientale" nella scuola. Il che significa valutare quanta acqua, aria, energia e materiali entrano in una scuola e quanta anidride carbonica, scarichi idrici, aria calda e fredda escono, quanti rifiuti sono prodotti e quanto costa sostenere la spesa dell'acqua e dell'elettricità in una scuola intesa appunto come "ecosistema". L'obiettivo del progetto è far sì che gli studenti siano in grado di valutare i propri comportamenti e di rendere più vivibile l'ambiente di studio


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