Tecnologie dell'informazione ed educazione ambientale
porteranno nella didattica l'educazione allo sviluppo sostenibile: questo
l'obiettivo del progetto presentato a Roma dal Consorzio Gioventù Digitale e
dalla Fondazione Eni Enrico Mattei. Tecnologie dell'informazione
ed educazione ambientale per coinvolgere le scuole romane
nell'educazione allo sviluppo sostenibile. Questo il senso del progetto
"Studi@re è sostenibile! Verso una rete territoriale di eccellenze
nell'educazione allo sviluppo sostenibile" che è stato presentato nella
Città Educativa di Roma, il presidio che fa da riferimento per la diffusione
e la creazione di buone pratiche didattiche.
Il progetto nasce dalla collaborazione fra il Consorzio Gioventù
Digitale (organizzazione non profit che si occupa di promuovere
l'innovazione nella scuola) e la Fondazione Eni Enrico Mattei che, con il
progetto Energia e Ambiente a Scuola, collaborano da oltre due anni per
diffondere una cultura scientifica legata al rispetto dell'ambiente e alla
salvaguardia delle sue risorse attraverso l'uso delle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione per la didattica e il rinnovamento
dei processi di insegnamento e di apprendimento. Il progetto, aperto alle
scuole di ogni ordine e grado, vede il coinvolgimento del sistema
Biblioteche di Roma, dell'Arpa Lazio (l'Agenzia Regionale per la Protezione
Ambientale del Lazio) e dell'azienda Igeam srl, specializzata nel settore
energetico.
Le scuole che intendono aderire saranno coinvolte in progetti
e percorsi tematici sull'educazione ambientale e sulla
sostenibilità. Diversi gli obiettivi del progetto, che intende creare "un
ambiente fisico-virtuale strutturato di risorse didattiche" utili per le
scuole che intendano approfondire i temi legati allo sviluppo sostenibile e
all'ambiente, dare vita a una diffusa progettualità nelle scuole romane per
realizzare percorsi didattici e generare una "catena dello sviluppo
sostenibile", e creare quindi "poli scolastici territoriali d'eccellenza
sull'educazione ambientale e lo sviluppo sostenibile".
Ma quali sono gli strumenti che gli studenti avranno a
disposizione? Uno sarà il portale www.eniscuola.net dove ci sono
materiale didattico, video e multimedia rivolti a tutti gli studenti, dalle
scuole primarie alle secondarie, e una piattaforma di e-learning che può
essere utilizzata come supporto per una lezione in classe o per creare
classi completamente virtuali. Nel portale - ha spiegato Elisabetta
Monistier della Fondazione Eni Enrico Mattei - ci sono inoltre degli
"speciali" per l'approfondimento scientifico di eventi legati all'attualità,
come terremoti o uragani, e una sezione didattica; dal portale si può
accedere alla piattaforma e-learning con corsi online per gli studenti, come
quelli che riguardano energia e ambiente per i più piccoli ma anche lo
sviluppo del concetto di sostenibilità. Nell'arco di due settimane il
portale si arricchirà di un blog aperto a studenti e insegnanti e, fra uno o
due mesi, di un ulteriore progetto che offrirà "la possibilità di costruire
un piano energetico nazionale".
Oltre alla collaborazione di Arpa Lazio ci sarà anche il
coinvolgimento di Igeam: la scuola - ha spiegato per l'azienda
Enrico Martini - viene considerata come un "ecosistema", con flussi di aria,
acqua ed energia in ingresso e in uscita. Gli studenti insieme ai docenti
dovranno portare avanti un percorso di "contabilità ambientale" nella
scuola. Il che significa valutare quanta acqua, aria, energia e materiali
entrano in una scuola e quanta anidride carbonica, scarichi idrici, aria
calda e fredda escono, quanti rifiuti sono prodotti e quanto costa sostenere
la spesa dell'acqua e dell'elettricità in una scuola intesa appunto come
"ecosistema". L'obiettivo del progetto è far sì che gli studenti siano in
grado di valutare i propri comportamenti e di rendere più vivibile
l'ambiente di studio
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