Contro il caroscuola l'associazione chiede di vigilare
perché i tetti di spesa per i libri di testo predisposti dal Ministero siano
rispettati e di inserire i CD-rom in alternativa al testo stampato.
"Il diritto allo studio resta un salasso per le famiglie:
per la I media la spesa media sarà di circa 520 euro, di 150 per la II e 180
per la III. Per risparmiare acquistare il corredo al supermercato". E'
quanto afferma Paolo Landi di Adiconsum a pochi giorni dall'inizio del nuovo
anno scolastico chiedendo alle autorità di "Vigilare perché i tetti di spesa
per i libri di testo predisposti dal Ministero siano rispettati e di
inserire i CD-rom in alternativa al testo stampato".
La famiglia di studente della prima media, secondo i
calcoli dell'associazione, spende 280 euro per i libri di testo, da 20 a 170
euro per il corredo, da 30 a 170 euro per due dizionari per un totale di 520
euro di spesa media stimata. In particolare, per il corredo, zaino, un
astuccio, un diario, quaderni, la spesa oscilla notevolmente da un
kit convenzionato (Comune di Roma) di 19,90 ai 170 € di
prodotti di marca.
Adiconsum ricorda il
contributo stanziato dal Governo
è di 258 milioni di euro a favore delle famiglie disagiate, ma
definisce tale intervento ancora "modesto". "Troppo forti - si legge nella
nota - restano gli interessi delle lobby delle case editrici. Oggi sarebbe
possibile consentire in alternativa al testo stampato, l'acquisto di un
CD-rom. I costi sarebbero notevolmente più bassi per le famiglie senza
compromettere il diritto allo studio. Al Ministero dell'Istruzione chiediamo
di sperimentare
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