Quest’anno la Fondazione Pangea Onlus lancia la
campagna "Amare vale!" con l’obiettivo di accendere l’attenzione in modo
più consapevole in occasione del prossimo San Valentino. Un dono d’amore
a tutte le coppie del mondo.
Rapporto di coppia, un’espressione usata, abusata, vaga, in crisi …
Ma se si esce dai nostri confini fisici e mentali guardando al mondo,
assume un significato diverso, profondo, importante: diventa spesso
difficoltà, avventura, rottura degli schemi, evoluzione.
E allora quanto conta davvero innamorarsi? Purtroppo troppo poco, nei
paesi del sud del mondo, ma spesso anche qui in Italia. Perché le
famiglie, per povertà o per disperazione, vendono le bambine in
matrimoni forzati e le ragazze sono costrette a prostituirsi. Perché i
ragazzi lavorano o mendicano fin da piccoli e non ricevono istruzione,
lavoro, per costruire un futuro o una famiglia. Per questo innamorarsi
diventa sofferenza, abbandono, a volte addirittura suicidio. Pangea
dando istruzione, microcredito, speranza alle donne e alle famiglie,
aiuta e insegna ai ragazzi a innamorarsi della vita, ad essere
indipendenti, a guardarsi negli occhi e a sorridersi senza paura.
Quest’anno non perdetevi questa festa così ricca di amore, sostenete
insieme un progetto Pangea con una donazione, regalandovi così l’amore
di un’altra coppia lontana. In particolare sostenendo il Progetto Jamila
della Fondazione Pangea per le donne di Kabul con una donazione di
almeno 10 Euro sarà possibile ricevere in regalo un libro e altre
sorprese. Pangea, la vita riparte da una donna.
Con Pangea anche l’amore ha un valore. Grande. Puoi donare
subito e scegliere il libro cliccando qui.
Amare vale, davvero!
Claudia
La incontro sull’autobus la mattina come quasi ogni giorno, ma oggi
non so perché la osservo, noto in lei qualche cosa che mi colpisce.
Provo a immaginare chi sia e cerco nel suo sguardo qualche cosa che mi
parli di lei.
Potrebbe chiamarsi Claudia. Potrebbe avere una vita normale, potrebbe
avere dei figli o desiderarli. Potrebbe sognare una vita serena, un
lavoro, una carriera, una vacanza spensierata con suo marito, la sua
famiglia. Potrebbe immaginare di invecchiare con dei nipoti e di passare
il Natale scartando con loro regali. Potrebbe, ma più la osservo e più
noto nel suo sguardo qualcosa, una grande tristezza, un vuoto che sembra
incolmabile e allora, guardando meglio, vedo dei segni sul volto, ma
ancor più scorgo qualcosa che le ha fatto molto più male di uno schiaffo
e intuisco che il suo problema potrebbe chiamarsi Pietro. Già Pietro,
che la picchia, che la deride, la umilia davanti agli altri, la
tradisce, non la considera, la tratta come una schiava, abusa di lei.
Eppure è strano, incontro questa donna ogni giorno e non l’avevo mai
notato. Potremmo aver incontrato oggi "Claudia" e non averla
riconosciuta perchè non immaginiamo che tra le persone a noi vicine
possano esserci donne soggette a maltrattamenti, soprusi o abusi. Diamo
sempre contorni indefiniti alla problematica di genere, la pensiamo in
Paesi lontani e dai nomi impronunziabili, ma non così. Più volte abbiamo
toccato questo tema, ma non mi stancherò mai di ripetere che se non
cominciamo da noi, guardandoci dentro e rifiutando che questo accada,
non cambierà mai nulla. Il cambiamento deve arrivare da noi, dalla
nostra quotidianità, dalla nostra capacità di ascoltare, aiutare,
rispettare chi ci sta al fianco o mai riusciremo a costruire quel mondo
di pace e diritti al quale miriamo.
Potrebbe chiamarsi Claudia, ha una vita felice, dei bei bambini, un
lavoro gratificante, è appena rientrata dalle vacanze, e lo si legge in
volto che ha trascorso un Natale sereno. È felice perché ha al suo
fianco Pietro, che la rispetta, la sente importante, la protegge e sente
che la sua vita ha un senso perché insieme stanno costruendo una bella
famiglia, educando i loro figli al rispetto reciproco. Potrebbe essere
così per tutti se solo capissimo che essere veri uomini significa
proteggere e rispettare le donne. Questo il messaggio di Fondazione
Pangea che, portando progetti di sviluppo in situazioni difficili, là
dove diritti e riconoscimento paiono essere concetti astratti, sta
dimostrando che è possibile far ripartire la vita di migliaia di donne e
che la vita stessa riparte dalle donne, basta desiderarlo davvero.
Vogliamo dimostrare che la parola impossibile può essere cancellata dal
vocabolario. Questo mese di febbraio è il mese di San Valentino, il mese
degli innamorati: cominciamo da noi, cominciamo a educare ed educarci a
un mondo di pace, regaliamo a chi ci sta vicino rispetto e magari
regaliamo anche a chi vive più lontano sostenendo un progetto Pangea.
Amare Vale, dimostriamolo! (Luca Lo Presti, presidente - Editoriale del
giornale della Fondazione Pangea Onlus Da persona a persona,
febbraio 2007).
Uomini e donne: c’è differenza, ma non diversità!
La conferenza di Berlino di gennaio in cui ufficialmente è stato
lanciato il 2007 come l’anno Europeo delle Pari Opportunità per tutti, è
stato un momento importante, un buon punto di partenza a cui dovranno
seguire precise e concrete azioni. In particolare l’Europa ha posto
l’accento non solo sulle Pari Opportunità tout court, ma anche sulla
lotta alle discriminazioni e alla valorizzazione delle diversità
all’interno dell’Unione Europea come fonte di crescita per tutti
(Barbara Pollastrini, ministra per i Diritti e le Pari Opportunità, I
passi concreti dell’Italia contro la violenza di genere).
Somaly, una donna contro la violenza
Somaly Mam ha trentacinque anni e un volto splendente che risalta sulla
copertina del suo libro, ma in quelle pagine c’è una vita segnata da
esperienze incredibili. Da poco pubblicato in Italia, "Il silenzio
dell’innocenza" è un diario dall’interno del dramma della prostituzione
minorile in Cambogia, ma anche il racconto dell’uscita dall’incubo e
della lotta per dare speranza ad altre donne (Da bambina prostituita a
voce delle migliaia di vittime ancora mute. In Cambogia e nel mondo,
Ludovica Iona, Ilcassetto.it).
India, avviate cause per 43 donne e una comunità d’intoccabili
Nell’agosto 2006 un famoso quotidiano indú riportò la seguente notizia:
"in un piccolo villaggio indiano dell’Uttar Pradesh, due donne di una
famiglia di intoccabili sono state spogliate e crudelmente picchiate da
un gruppo di cinque uomini…". Si trattò dell’atto finale di una violenta
disputa per questioni di terra, che ebbe luogo la sera del 12 agosto
quando i cinque uomini attaccarono la casa della famiglia, prendendo di
mira le due donne (Pangea sostiene gli avvocati che difendono le donne,
aperti 3 nuovi centri legali, Claudia Signoretti, Settore Progetti
Pangea).
La guerra produce violenza, le donne sono le prime vittime
"Soltanto tre mesi dopo l’incidente, R. decide finalmente di venire al
reparto sanitario per denunciare la violenza subita da un uomo nel
bosco. Precedentemente aveva già visitato il reparto sanitario per
sottoporsi a un controllo medico, lamentando dolori e perdite vaginali,
ma le consigliarono solo di astenersi per qualche tempo dall’attività
sessuale e di seguire una terapia. Durante quest’ultimo mese ha avuto
molta paura che un fatto del genere le potesse riaccadere, considerando
che non ha nessuno che la protegga (Testimonianza di un’ostetrica che
cura le donne violentate durante le crisi umanitarie, Rosanna Sestito,
Ostetrica e operatrice umanitaria in contesti di crisi per MSF Francia).
Prostituzione minorile in Kenya, italiani i clienti più numerosi
Era quasi Natale, per la precisione il 19 dicembre 2006, quando
l’ufficio stampa di Unicef Kenya lanciava un rapporto basato su
testimonianze vere e verificate: la prostituzione minorile in Kenya sta
raggiungendo livelli spropositati, con una concentrazione in particolare
nelle aree di maggior sviluppo turistico, le coste di Mombasa, Kilifi,
Malindi e Kwale. Nomi a noi noti perché mete ormai classiche delle
vacanze natalizie o pasquali di tanti italiani, nomi e paesaggi che
vediamo pubblicizzati dalle agenzie di viaggio sotto casa, qui nelle
nostre città europee (Sconvolgente rapporto Unicef praticamente
censurato in Italia, Aldo Daghetta, cesponsabile Comunicazione Pangea
Onlus).
Per ulteriori informazioni
Fondazione Pangea Onlus
via Olmetto 17
20123 Milano
Telefono e telefax: +39-02-733202
Sito Internet
Archivio Scienza dello Spirito
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