«Tutte le cose sono una sola cosa in Dio, e in Dio
non vi è niente che non sia essere... lo sono in Dio».
Meister Eckhart, Sermoni tedeschi.
La figura umana e le sue
parti costituite
Quando si voglia descrivere
l'essere umano, bisogna tenere presente che si deve parlare di un organismo
molto complesso. La parte fisica che comunemente si vede, che cade sotto alcuni
sensi, ne è solo un aspetto. Altre parti costitutive la compenetrano, come si è
già accennato.
Si cercherà di descrivere alcune di queste, secondo le indicazioni date dall'Antroposofia,
sempre per poter meglio comprendere come l'Euritmia agisca, andando oltre ciò
che comunemente si conosce dell'essere umano.
Al di là del corpo fisico, la prima struttura sottile e invisibile che si può
incontrare è quella del corpo etereo che, come si è detto, consente la vita del
corpo fisico, e senza il quale quest'ultimo risulterebbe solo un «corpo
minerale».
Per corpo fisico si intende perciò una struttura minerale, che però ha in sé la
vita, è cioè compenetrata di corpo etereo.
Il corpo etereo quindi è il
corpo della vita, delle energie vitali e permette la crescita, la riproduzione
del corpo fisico.
Ugualmente invisibili, altre componenti permeano l'essere umano: il corpo
astrale, sede di sentimenti e sensazioni, e l'organizzazione dell'Io che,
servendosi del corpo astrale, porta coscienza là dove altrimenti regnerebbe solo
l'istinto, come avviene negli animali privi dell'organizzazione dell'Io.
L'uomo che ha in comune con la natura i tre regni, animale, vegetale e minerale,
è salito nella scala dell'evoluzione perché ha potuto scinderli da sé, almeno
parzialmente.
Egli ha selezionato, nel tempo, parti del minerale, elementi del vegetale e
infine aspetti animali, accogliendo solo ciò che gli serviva per avanzare nella
sua evoluzione. L'ultima delle specie animali che l'uomo ha superato,
escludendola da sé per il proprio ulteriore perfezionamento, sono state le
scimmie, animali arrivati a un alto livello di evoluzione ma poi lasciati alle
spalle. Esse come anima di gruppo non come singoli individui, non risultarono
più capaci di evoluzione: erano divenute esseri limitati, imperfetti, induriti,
non adatti ad accogliere le forze dell'Io individuale. In un futuro, per opera
delle sagge leggi evolutive, l'uomo dovrà a sua volta aiutare a proseguire nel
loro cammino questi tre regni che ha escluso da sé. Pareggerà in tal modo il
debito contratto per la propria evoluzione con le specie lasciate indietro.
E’ l'organizzazione dell'Io che distingue l'essere umano dagli altri regni che
ne sono privi. Essa compenetra tutte le altre parti: il corpo fisico,
corrispondente al minerale, il corpo etereo, corrispondente al vegetale, il
corpo astrale, che corrisponde al regno animale. Questa compenetrazione dell'Io
cambia le finalità stesse delle altre parti costitutive, le modifica e le rende
diverse rispetto ai tre regni della natura posti all'esterno, fuori dell'essere
umano. In quest'ultimo dunque questi tre regni diventano differenti poiché,
essendo arricchiti dall'organizzazione dell'Io, ricevono nuove possibilità e
finalità. L'Io pervade il tutto individualizzando con la sua forza unica,
noti uguagliabile irripetibile.
L'Antroposofia parla di altre parti costitutive ancora più evolute e più alte, e
anche con queste si rapporta l'Euritmia, come verrà descritto più avanti.
L'azione del corpo etereo, del corpo astrale
e dell'organizzazione dell'Io
Si cercherà ora di descrivere altre caratteristiche per comprendere sempre
meglio parti costitutive che nella loro azione sono più vicine al corpo, poiché
sono chiamate a una collaborazione più stretta col gesto euritmico.
Il corpo etereo compenetra completamente il corpo fisico e ne assume i contorni,
oltrepassandolo normalmente di alcuni centimetri.
E’ un corpo di luce, di forme in continuo incessante movimento e metamorfosi. Il
suo colore base è un tenue rosa fior di pesco come quello che si può ritrovare
in un incarnato umano sano e fresco.
E’ visibile, come gli altri corpi superiori, tramite la visione spirituale
naturale o acquisita, anche se l'effetto delle sue azioni su particelle o
vibrazioni fisiche è rilevabile per mezzo di sofisticate apparecchiature.
Esso sarà più vitale in persone dai pensieri mobili come i bimbi, gli artisti o
in alcune persone sagge. Sarà più rigido e come rattrappito in persone malate o
in chi abbia pensieri rigidi, aridi, materialisti.
Ha caratteristiche femminili nei corpi maschili e viceversa. E’ opposto e
complementare al corpo fisico giacché vive secondo leggi cosmiche, leggi di
leggerezza, di antigravità, come si è già accennato, contrariamente al corpo
fisico sottoposto alla pesantezza della gravità terrestre.
Quando si stacca totalmente da esso, ne determina la morte.
La sua esistenza è conosciuta fin dall'antichità, pur non avendo a quei tempi
determinate caratteristiche assunte nell'epoca moderna, ed è stato chiamato con
i nomi più diversi: prana, Ki, corpo vibrazionale, linga sharira, corpo di
energia, eccetera.
Molte altre funzioni trovano sede nel corpo etereo: una tra queste però diventa
importante in modo speciale per il rapporto che ha con l'Euritmia. E’ quella di
offrire la stoffa, il materiale energetico con cui poter
strutturare, conformare il pensiero.
Questo è una forza spirituale e non può certamente essere un prodotto fisico del
corpo umano; esso vive nel Cosmo e pulsa e vibra fuori, attorno all'uomo. Si
serve dello “strumento fisico” del cervello, ma non ne è il prodotto, così come
ad esempio può esserlo, sotto un certo aspetto, la bile rispetto alla
cistifellea. Il pensiero è stato definito il mondo delle idee da Platone.
Il corpo etereo quindi dà «il materiale», se così si potesse chiamare, dà le
«forze» con cui strutturare, accogliere i pensieri.
E’ per tale ragione che il movimento euritmico che parte dalle energie del corpo
etereo è conformato di pensieri, è portatore di pensieri. E’ anche per
questo che il gesto euritmico non può che essere compiuto in modo cosciente,
proprio come i suoni della parola non possono essere emessi a caso, o in modo
impreciso, giacché servono a esprimere pensieri compiuti, concetti.
Il corpo astrale è anch'esso un corpo di luce, di colori che variano secondo
l'atmosfera animica della persona. E’ sede dei sentimenti e delle capacità di
giudizio.
E’ anche il portatore della forma. Può essere molto esteso, più del doppio della
persona stessa e interpenetra il corpo etereo attivandolo.
Alcuni apparecchi moderni, con procedimenti complessi e sofisticati, riescono a
rilevare le emanazioni di energie provenienti dalla materia fisica stessa. Le
tracce, le impronte di energia non sono i “corpi sottili” ma ancora
manifestazioni di azioni fisiche. Poiché solamente lo spirituale ha la capacità
di cogliere lo spirituale, può essere rilevabile da apparecchiature solo
l'azione, proveniente dalla materia, non i corpi sottili stessi, come succede ad
esempio per le foto Kyrlian o per altri sofisticatissimi apparati, o ancora
negli interessanti studi moderni delle cristallizzazioni o della dinamolisi
capillare.
Se il corpo etereo alimenta e regola i liquidi nell'essere umano tramite
i vari succhi e flussi, il corpo astrale è l'espressione della forza dell'aria:
lo si può paragonare al vento che mette in moto l'acqua. Può succedere che
passioni, istinti non regolati prosciughino il corpo etereo, come un vento forte
può prosciugare l'acqua; oppure al contrario che deboli, pallidi sentimenti lo
facciano ristagnare.
L'organizzazione dell'Io deve poter padroneggiare queste parti costitutive e
potersene servire al meglio per dirigere il corpo fisico. Essa può essere
paragonata a un cocchiere, seduto al suo posto di guida, e da quella posizione
centrale l'Io dirige la sua carrozza per le vie del destino umano.
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