Test anti-H1N1 affidati ai medici sentinella,
per monitorare l'andamento dell'epidemia o per la diagnosi nei casi di
infezione piu' grave. Ricoveri mirati limitati ai pazienti piu' a rischio,
senza necessita' di isolamento. Vaccinazioni per gli autisti dei bus, tram,
metṛ e treni. Ospedali in attesa in attesa del dispositivo salvapolmoni che
permette ai pazienti piu' gravi di respirare artificialmente. Sono
queste le prime anticipazioni sulle linee guida sulla strategia che
la citta' di Milano - e in particolare l'ospedale Sacco, centro di
riferimento regionale e nazionale per le emergenze infettivologiche -
seguira' per fronteggiare la pandemia da nuova influenza A. Un'epidemia che
la stessa Organizzazione mondiale della Sanita' (OMS) ha definito "moderata -
si legge in una nota della direzione generale del Sacco - in forza del
quadro clinico complessivamente modesto, che ha richiesto limitate cure
mediche ed ospedalizzazione".
"In fase di allerta 6 (pandemica), la sorveglianza ha
due obiettivi: monitorare l'incidenza descrivendo la curva epidemica e
monitorare i virus circolanti. Lo strumento chiave per farlo e' la "Rete dei
medici sentinella-Influnet. In questa fase, quindi - puntualizzano gli
specialisti dell'ospedale Sacco - l'esecuzione del tampone faringeo e'
esclusivamente compito dei medici sentinella ai fini di monitoraggio
dell'epidemia o per i casi che presentino un quadro clinico impegnato e
richiedano il ricovero in ospedale, al fine di una diagnosi differenziale".
Quanto agli ospedali, come indicato nel piano pandemico regionale,
ogni sforzo va indirizzato affinche' le cure siano garantite prioritariamente
al domicilio, riservando il ricovero ai casi che necessitano di assistenza e
monitoraggio per l'impegno del quadro clinico e per il rischio di
complicanze gravi. Inoltre, continua la direzione del Sacco, "vengono a
cadere le indicazioni, (proprie delle fasi pandemiche precedenti), al
ricovero presso una Unita' operativa di malattie infettive con garanzia di
isolamento".
"Questo significa - spiega Maria Rita Gismondo,
responsabile del Laboratorio di microbiologia del Sacco - che i pazienti
colpiti da nuova influenza verranno ricoverati come tutti gli altri pazienti
colpiti da malattie infettive. Saranno naturalmente adottate le opportune
misure di precauzione per il personale sanitario, ma senza la necessita' di
isolamento in camere pressurizzate" o 'bunker' di stile Sars".
Secondo i pediatri, i piu' colpiti saranno proprio bimbi
e ragazzi, per questo si stanno gia' preparando per affrontare mesi di
super-lavoro.
"Ci stiamo organizzando, ben sapendo che dovremo far
fronte a un numero di richieste molto piu' alto. Siamo pronti, ma bisogna
evitare il panico fra i genitori", ha dichiarato Luisa Maria Nino, della
Federazione italiana medici pediatri (Fimp) per Milano e Provincia.
Ma a preoccupare i medici non e' solo la pandemia, quello che sara' davvero
difficile da tenere a bada e' il "fattore M".
"Siamo assolutamente pronti ad affrontare la pandemia.
Ma a farci paura e' soprattutto l'ansia delle mamme", continua la pediatra.
Per tenere a bada l'ansia dei genitori, una sola ricetta: "Informare e' la
parola d'ordine. Perche' la nuova influenza non deve preoccupare piu'
dell'influenza stagionale", ha concluso la pediatra.
di Flora Cappelluti
http://www.helpconsumatori.it
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