Frutta e verdura, e non uova e latte, sono in
Italia la prima causa di allergie alimentari: infatti quella ai
vegetali rappresenta il 12% di tutto il fenomeno, mentre, tra le allergie da
inalazione, quella al polline di cipresso è capofila, rappresentando il 40%
di tutte le allergie. È quanto emerge da uno screening svolto all'IRCCS
Istituto Dermatologico dell'Immacolata di Roma su 12 mila persone testate in
un anno grazie a 'ISAC', un apparecchio per test diagnostici rapidi che in 5
ore prova ben 90 allergeni.
Le allergie interessano dal 30 al 40% degli italiani, ma tra i
giovani uno su due ne è colpito e il problema si fa sempre più
diffuso. È quanto dichiara Adriano Mari, direttore del centro di
allergologia clinica e sperimentale dell'IRCCS Istituto Dermatologico
dell'Immacolata di Roma (Idi), all'apertura del II simposio internazionale
di allergologia molecolare. Le allergie più diffuse sono quelle ai pollini
ma anche quelle alimentari, che interessano dal 5 al 10% della popolazione
italiana. Da un campione di 12 mila individui testati all'IDI per moltissimi
allergeni è emerso che tra quelle alimentari le più diffuse sono le allergie
a frutta e verdura, che rappresentano il 12% di tutte le allergie. Tra
quelle da inalazione, invece, la più diffusa sembra essere quella al polline
di cipresso, che rappresenta il 40% di tutte le allergie ed è frequente
soprattutto nel Lazio.
Archivio Sanità
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