Sono centinaia i medici che in Italia non fanno
ricevute e truffano l'Asl. È l'Agenzia delle Entrate stessa a
segnalare al Senato che in media la mancata emissione delle fatture è tra al
30- 40 %o, con picchi superiori al 50%. A dare la notizia è il settimanale
L'Espresso, in edicola oggi, che ha realizzato un servizio "Dotto Truffa"
dedicato proprio ai medici e all'intramoenia allargata, cioé la possibilità
per i medici di lavorare in studio esterni 'convenzionati". Finora il Fisco
ha effettuato verifiche su cento medici siciliani, settanta laziali,
quindici liguri e, nelle ultime settimane, 18 studi friulani, ma sono in
arrivo accertamenti anche in Campania e nelle altre regioni italiane.
Dal cardiochirurgo che dichiara 12 visite in un anno al ginecologo
che dall'attività intramoenia incassa meno dell'affitto del suo
studio, ossia 500 euro al mese, al primario che risulta in ospedale, ma
contemporaneamente visita nel suo centro privato. Nel servizio dell'Espresso
si legge che su 250 verifiche mirate eseguite in Sicilia, cento sono
risultate "positive" per un totale di un milione e 380 mila euro di imposte
evase. In Liguria, per esempio, otto medici su 15 sono risultati evasori.
Anche la Guardia di Finanza ha completato una serie di verifiche su tutto il
territorio nazionale con esiti ancora più allarmanti: su 172 medici
controllati nel biennio 2005-2006, ben 104 non rilasciavano fatture, con una
somma di oltre 614 mila euro di fisco evaso.
Archivio Sanità
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