Mentre il ministro della Sanità Livia Turco si accinge ad effettuare una serie
di tagli ad un già troppo carente sistema sanitario, è opportuno portare
all’attenzione del governo e dell’opinione pubblica un nuovo studio apparso
negli Stati Uniti, pubblicato a marzo dall’American
Journal of Public Health. Gli esperti che hanno realizzato lo studio
operano in varie istituzioni sanitarie di New York.
Lo studio conclude che l’ondata di tagli a cui la città di New York fu
sottoposta dal banchiere di Lazard Frères Felix Rohatyn, che colpirono a
fondo tutti i servizi pubblici della grande mela, sul fronte della sanità
provocò “un eccessivo disagio sanitario per la popolazione”. Le conseguenze di
questo “disagio” sono poi costate almeno cinque volte di più di quanto si
pretese allora di risparmiare sul bilancio sanitario.
L’accanimento terapeutico di Rohatyn con il famoso Big Mac, che fu in
pratica un commissariamento della città da parte dei banchieri, che si protrasse
per oltre venti anni a partire dal 1975, con la scusa di “sanare” il bilancio,
secondo gli esperti avrebbe condotto a questi risultati:
“Nel 1975 New York City attraversò una crisi fiscale dovuta a cambiamenti
politici ed economici a lungo termine verificatisi nella città. Decisioni
amministrative e politiche miranti ad alleviare la crisi fiscale hanno
contribuito alla successiva epidemia di tubercolosi, infezione del virus
dell’immunodeficienza HIV, e di omicidi a New York City.
“Giacché queste condizioni condividono delle determinanti sociali sottostanti,
noi le riteniamo sindemiche, e cioè tutte e tre si combinano nel determinare un
disagio sanitario eccessivo per la popolazione. I tagli dei servizi, lo
smantellamento della sanità, delle pubbliche misure di sicurezza
igienico-sanitaria, delle infrastrutture dei servizi sociali, e il
deterioramento delle condizioni di vita per la popolazione vulnerabile hanno
contribuito ad amplificare queste condizioni sanitarie durante due decenni e
più.
“Noi stimiamo che i costi sostenuti per controllare queste epidemie abbiano
superato i 50 miliardi di dollari (del 2004). Di contro il risparmio budgetario
complessivo durante la crisi fiscale fu di 10 miliardi di dollari. Questa
vicenda ha delle implicazioni per quegli esperti della sanità pubblica chiamati
ad intervenire nelle attuali crisi fiscali delle amministrazioni locali”.
La raccomandazione ai politici non è solo quella di evitare un approccio miope,
di risparmiare oggi finendo per creare un disastro domani, ma soprattutto è
quella di non prestarsi alla strategia seguita da Felix Rothayn, che dal golpe
cileno di Pinochet in poi opera per instaurare un governo mondiale dei
banchieri
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