Rendere meno "orfani" le famiglie i pazienti di
malattie rare, rivolgendosi poi agli stessi medici e a chiunque
cerchi di orientarsi in tale ambito, fornendo un prezioso strumento di
lavoro e di riflessione. Questo il proposito della seconda edizione della
guida Associazioni Italiane Malattie Rare, 2008-2009, promossa da
Orphanet-Italia e dalla Federazione Italiana Malattie Rare (UNIAMO) con la
collaborazione di Farmindustria e presentata oggi a Roma. "Le
cosiddette "Malattie Rare" - spiegano i promotori della guida -
sono circa 6.000 e colpiscono milioni di persone in Europa, parte delle
quali in Italia. Si tratta quindi di un problema dalle dimensioni sociali
realmente impressionanti che oggi sembra però ricevere nuova attenzione da
parte di istituzioni, imprese e ricercatori".
La pubblicazione intende offrire informazioni agli ammalati e
alle loro famiglie, ma anche ai medici e agli operatori sanitari,
sul vasto e in gran parte ancora poco conosciuto universo di queste
patologie che affliggono circa 25 milioni di persone in Europa e più di 1
milione soltanto in Italia.
"La Guida - ha detto il Sottosegretario alla Salute, Francesca
Martini, intervenuta oggi alla presentazione - rappresenta, in un
quadro ancora caratterizzato da molte criticità, sia a livello diagnostico
che terapeutico, e da una rete di servizi disomogenea, un'iniziativa
strategica per numerosissime persone delle quali voglio ribadire il diritto
primario ad essere curate. Il termine 'malattia rara' non mi è
eccessivamente gradito, perché la parola 'rara' potrebbe far pensare a
patologie sulle quali non vale la pena di investire risorse. Preferisco
invece parlare di 'malattie a bassa incidenza' per le quali, al contrario,
il Governo intende nel tempo rafforzare sempre più i supporti clinici,
farmacologici, terapeutici e sociali che sono necessari ai pazienti e ai
loro familiari in modo da assicurare loro il più alto livello possibile di
tutela della salute".
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