Arriva oggi dal Governo la notizia della revoca
del decreto sui Lea, i Livelli essenziali di assistenza, che il
precedente Governo aveva aggiornato. Cittadinanzattiva-Tribunale per i
diritti del malato ha espresso in merito un giudizio estremamente negativo:
"Questo è un atto di irresponsabilità grave, in particolare nei confronti
delle donne e dei soggetti deboli", ha affermato Teresa Petrangolini,
segretario generale di Cittadinanzattiva. Fuori dai Lea il parto indolore,
il vaccino per la prevenzione del tumore al collo dell'utero, le cure
odontoiatriche per gli indigenti, l'assistenza per molti pazienti cronici e
affetti da malattie rare, l'assistenza domiciliare. "I livelli
essenziali di assistenza sono fondamentali per garantire l'unitarietà
del sistema e, con questo atto, si aggraveranno, di fatto, le disuguaglianze
dei cittadini a seconda della regione di residenza. Finora dal Governo
arrivano solo provvedimenti negativi nel campo della salute e nessuna
disponibilità all'ascolto di quanti lavorano a fianco dei cittadini. Ci
piacerebbe - ha concluso Petrangolini - che il Ministero del Welfare
lanciasse segnali sul fronte dei controlli, piuttosto che su quello dei
tagli: le risorse possono essere trovate con la lotta alla corruzione, agli
sprechi e alle inefficienze della sanità. E chiediamo che ci sia data voce
in capitolo nel momento in cui saranno definiti i nuovi Lea, recuperando
quello che ieri è stato stracciato in modo così irresponsabile nei confronti
dei cittadini".
Negativa è stata anche la reazione dell'Auser, l'associazione di
volontariato e di promozione sociale, che considera quest'azione
"un'ulteriore mazzata alla sanità pubblica. Un bel regalo estivo agli
italiani soprattutto a coloro che si trovano in condizioni di disagio e
fragilità. Si sta tornando indietro - si legge in un comunicato
dell'associazione - l'Italia arretra in modo preoccupante sul fronte dei
diritti costituzionali, la Sanità pubblica si sta riducendo ai minimi
storici. Questo provvedimento unito ai già annunciati tagli agli enti locali
che saranno costretti a ridimensionare i servizi, dimostra il vero volto di
questo governo che da un lato smantella e intacca i diritti fondamentali dei
cittadini, e dall'altra abbaglia con provvedimenti come la Card per i
poveri. L'Auser esprime una fortissima preoccupazione di fronte a questa
tendenza in atto allo smantellamento.
Anche il Forum del Terzo Settore teme che il Governo stia andando
sempre di più verso un sistema di sanità privata. "Temiamo che la versione
più leggera dei Lea che il Governo intende presentare a settembre significhi
un ulteriore passo verso un sistema di sanità pubblica sempre più privata...
e privata anche dei mezzi per poter garantire ai cittadini il diritto alla
salute" hanno commentato le portavoce del Forum del Terzo Settore Maria
Guidotti e Vilma Mazzocco. "Abbiamo ascoltato con estrema attenzione e forte
preoccupazione le parole del Sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio
secondo il quale è stato un atto dovuto il ritiro dei Livelli Essenziali di
Assistenza (Lea) perché privi di copertura finanziaria". "Già ora - si legge
in una nota delle portavoce - non riusciamo ad identificare quali possano
essere le voci che il Sottosegretario ritiene così poco rilevanti da poter
essere eliminate nella nuova stesura".
"La sospensione dei Lea - hanno spiegato Mazzocco e Guidotti
- la reintroduzione del 5 x mille a sostegno delle attività sociali svolte
dai Comuni con il rischio concreto di un welfare locale a macchia di
leopardo; l'assoluta incertezza della restituzione dei fondi sostitutivi del
taglio dell'Ici sia per i tempi che per la quantità degli stessi; il taglio
sostanziale al fondo sanitario nazionale: sono tutti provvedimenti che
mettono a rischio il sistema di welfare del Paese".
http://www.helpconsumatori.it
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