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21/09/2012 Risparmio tradito, Confconsumatori: “vittoria lampo” a Padova (http://www.helpconsumatori.it)

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Quando si dice una “vittoria lampo”. E’ accaduto a 4 risparmiatori che – assistiti da Confconsumatori – sono ritornati in possesso dei loro risparmi investiti in un fondo comune in perdita. Il Tribunale di Padova ha, infatti, condannato, con ordinanza, la finanziaria a rimborsare la perdita subita, maggiorata degli interessi e delle spese. I padovani avevano subito una perdita di € 23.428,91 a fronte di un investimento di € 51.645,69. Il principio sancito  č che l’investimento č nullo se manca il contratto generale d’investimente oppure se se il medesimo sia stato sottoscritto dal solo investitore.Ma la particolaritŕ della sentenza – spiega Giovanni Franchi, legale di Confconsumatori – sta nella circostanza che la condanna sia contenuta non come normalmente avviene in una sentenza, ma in un’ordinanza ottenuta in pochissimo tempo tramite il c.d. procedimento sommario di cognizione, introdotto con la riforma del codice di procedura civile contenuta nella legge 18 giugno 2009 n. 69.

Quanto alla sentenza, il giudice si č uniformato all’orientamento ormai piuttosto consolidato in giurisprudenza, secondo cui, perché un investimento bancario non sia nullo per difetto di forma a norma dell’art. 23 TUF, č necessario che lo stesso sia accompagnato da un contratto generale d’investimento – quello che regola tutti i rapporti tra banca e investitore – sottoscritto, oltre che dal cliente, anche dal legale rappresentante dell’istituto. Sempre per il Tribunale, non ha rilevanza che il documento sia stato prodotto in giudizio dall’Istituto di Credito, come pure il fatto che tale circostanza non sia stata dedotta dall’attore fin dall’inizio, bastando, per superare entrambe le eccezioni, che con l’atto introduttivo sia stata chiesta la nullitŕ per difetto di forma.

21/09/2012 Arsenico nel riso, l’ultimo allarme della FDA. Mentre in Italia…(http://www.helpconsumatori.it)

Arsenico e riso. Non č l’ultima ricetta di un cuoco ‘innovativo’ bensě l’ultimo allarme alimentare lanciato dalla Food and Drug  Administration che ha recentemente testato la presenza di Arsenico inorganico nel riso e prodotti derivati provenienti da vari Paesi. A rilanciare la notizia nel nostro Paese č l’Aduc che ricorda: “L’arsenico inorganico puo’ provocare tumori ai polmoni, alla pelle, al fegato, all’apparato urinario e attraversando la placenta puo’ causare danno fetale”.  In attesa di altre analisi che verranno effettuate nelle settimane a venire, la FDA consiglia di variare la propria alimentazione.Cosa prevede la legge in proposito? Il Governo Usa ha fissato dei limiti alla concentrazione di arsenico nell’acqua da bere, ma non esistono parametri negli alimenti. Identica la situazione in Italia dove l’allarme arsenico riguarda l’acqua potabile di 112 comuni i cui cittadini bevono, in sostanza, acqua in deroga. In altre parole, in 112 comuni d’Italia l’acqua che sgorga dal rubinetto contiene arsenico, boro e fluoruri in concentrazioni superiori ai limiti di legge. Ma i cittadini continuano a berla ‘grazie’ ad una serie di deroghe della Commissione europea.

http://www.helpconsumatori.it

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