Riconosciuto il diritto alla restituzione del
capitale investito sui bond Argentina per incompletezza di
informazioni da parte della banca. Questa la decisione del Tribunale di
Reggio Emilia in materia di bond Argentina attraverso la sentenza
pronunciata lo scorso gennaio e illustrata oggi in Emilia Romagna da
Confconsumatori. Lo riferisce in un comunicato l'associazione dei
consumatori. Il Collegio giudicante ha riconosciuto a favore di
una coppia di risparmiatori, il diritto alla restituzione del
capitale investito, dopo aver pronunciato la risoluzione del contratto
d'acquisto a causa del grave inadempimento dell'istituto di credito.
Infatti, la banca, come operatore professionale nel settore, non aveva reso
nota la rischiosità dell'acquisto ai propri clienti, dovuta ad una
situazione economica già critica del Governo argentino.
Secondo Confconsumatori già alla data dell'acquisto nel
luglio 2001, molti mesi prima del default (avvenuto nel dicembre 2001), le
società finanziarie internazionali, tra cui Moody's e Standard&Poor, avevano
indicato una quotazione progressivamente negativa per i bond argentini,
segnalando l'alto rischio di insolvenza della Repubblica; informazioni che
la Banca avrebbe dovuto conoscere e comunicare, per diligenza, correttezza e
obblighi ex Regolamento Consob e Testo Unico Finanziario, ai propri clienti.
"Si tratta di una pronuncia rilevante - ha dichiarato il
legale Confconsumatori, Giovanni Franchi - perché dimostra che la
giurisprudenza italiana si sta uniformando, riconoscendo in numerosi casi
l'incontestabilità dei diritti dei consumatori. E così era nel caso di
specie, perché, nel luglio 2001, i bond argentini erano veri e propri
"titoli spazzatura".
PDF:
la sentenza
http://www.helpconsumatori.it
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