Firenze, 8 Aprile 2003. Il BancoPosta archivia il 2002 con un incremento dei
ricavi del 12% pari a 320 milioni di euro. I ricavi complessivi, ammontano
cosi' a circa 3 miliardi. Il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri,
ha annunciato trionfalmente che “e’ possibile che si raggiunga il risultato
storico di un bilancio in attivo”.
A noi corre l’obbligo ricordare che questo risultato e’ frutto
principalmente dai ricavi che le Poste hanno fatto vendendo prodotti di
investimento costosi e complicati, facendo leva sulla fiducia che molti
risparmiatori (specialmente anziani) ripongono nelle Poste.
Molto spesso agli sportelli postali i dipendenti (incentivati?) suggeriscono
di non rinnovare i vecchi Buoni Postali Fruttiferi e di fare nuovi prodotti a
capitale garantito ed assicurativi. I risparmiatori credono che si tratti di
investimenti “simili”, garantiti dallo Stato come i buoni postali fruttiferi,
ma non e’ cosi’.
Noi sconsigliamo la sottoscrizione di prodotti di investimento costosi e poco
comprensibili da un comune risparmiatore come:
- Tutte le obbligazioni strutturate (Mix Bancoposta e tutte le altre)
- I prodotti assicurativi come: Programmadinamico, Postapresente e Postafuturo
In generale, consigliamo di non sottoscrivere i prodotti di risparmio
gestito direttamente allo sportello, ma di farsi consegnare la
documentazione, leggerla attentamente rigo per rigo, e sottoscrivere solo se
si hanno ben chiaro i costi complessivi del prodotto, i rischi, ed il
meccanismo di rivalutazione del capitale.
Alessandro Pedone, consulente Aduc per gli investimenti finanziari
http://www.aduc.it
Archivio Risparmio Tradito Poste Italiane
|