Vorrei illudermi e credere di essere uno dei pochi, che hanno avuto la sfortuna
di impiegare i pochi risparmi, accumulati con fatica, in soluzioni prospettate
vantaggiose, ma alla fine verificatesi deleterie. Uscito malconcio da
investimenti bancari (tengo a precisare investimenti ritenuti tranquilli, non
azzardati), ho creduto di valutare l'ipotesi assicurativa.
Il titolare
dell'agenzia La Fondiaria Assicurazione-SAI di Verona mi ha invogliato a
convogliare tutte le polizze a suo favore (polizze auto, moto, casa, salute, ed
investimenti vari).
Preciso di averlo avvisato della mia mancanza di tempo per
la visione e la valutazione dell'andamento di quanto investito, ma all'esplicita
sua conferma, che tutto il mio modesto investimento, era sotto il suo controllo
e gestione, ho valutato opportuno credere quanto mi prospettava. Alle scadenze
delle polizze il sig. Bardini Fabio era solerte ad incassare il dovuto, ma il
problema e' sorto alle scadenze delle polizze a mio avere.
Sempre la copertura
delle polizze e' stata inferiore alle aspettative ed e' paradossale l'ultima
soluzione (temo per l'esito delle rimanenti): nel 2000 mi e' stata proposta una
polizza azionaria da euro 2500 garantita e dichiarata affidabile dalla
Compagnia, ora riscuotendola nel termine previsto ho ricevuto quale risoluzione
definitiva un assegno di sole euro 1217,05 e le verbali dichiarazioni sostenenti
tale perdita per un positivo andamento delle Borse. In questi anni non mi e' mai
pervenuta una situazione le operazione ritenuta non indispensabile, in quanto
credevo nella professionalita' e nella, a me proposta, intenzione dell'agente di
seguire tale investimento, confidando in un eventuale dirottamento in altre
soluzioni, se dava esito negativo. E'demoralizzante lavorare anni, per poi
trovarsi i pochi soldi accumulati decimati e svaniti grazie a queste
Istituzioni, e valuto seriamente l'ipotesi di nascondere quel poco, che riesco
ad risparmiare, in qualche cuscino di casa.
Roberto, da Verona
Non e' affatto una storia isolata. Soprattutto ai tempi del boom delle borse
sono state vendute polizze a capitale non garantito, e che quindi hanno
provocato forti perdite ai sottoscrittori. Spessissimo non veniva spiegato il
funzionamento della polizza ed anche i clienti ci hanno messo del loro,
fidandosi troppo dei venditori senza leggere i contratti prima di sottoscrivere.
Le recentissime norme Isvap obbligano le assicurazioni ad avvisare i possessori
di polizze il cui sottostante raggiunga un determinato livello di perdita, ma
fino ad ora l'obbligo non sussisteva.
Dalle polizze finanziarie, di qualsiasi
genere, bisogna sempre stare alla larga. Le assicurazioni sono nate per coprire
dai rischi (morte, malattia, invalidita', furto, responsabilita' civile, ecc.)
e, quando servono, e' utile sottoscrivere quelle coperture. Appena si scende nel
finanziario, invece, si getta solo danaro dalla finestra
|