Si sa niente di Parmalat? Arrivano i rimborsi Cirio? Come
andra’ a finire per chi ha rifiutato la proposta dell’Argentina? Questa sono
le domande piu’ frequenti che ci arrivano ormai da tempo. Questo sito
nacque, diversi anni or sono, per cercare di dare informazioni ai risparmiatori
affinche’ evitassero di compiere investimenti avventati cadendo nelle numerose
trappole che i venditori del sistema finanziario italiano (dipendenti di banca e
promotori finanziari) pongono in abbondanza. Con lo scoppiare dei casi cosi’
detti di “risparmio tradito” (MyWay/4You, Argentina, Cirio, Parmalat, solo per
citarne alcuni) abbiamo cercato di informare, il piu’ possibile oggettivamente,
anche i risparmiatori coinvolti in queste vicende e, in alcuni casi, abbiamo
cercato di dare concretamente loro una mano. L’esperienza di questi anni ha
rafforzato la nostra convinzione iniziale: una volta caduti nella trappola, la
tutela legale e’ una strada (giusta da perseguire, ma) molto difficile. Fino
ad oggi, tutti i casi legali seguiti dagli avvocati che collaborano con noi sono
andati a buon fine. Ma questo non solo perche’ abbiamo deciso di collaborare con
professionisti specializzati nella materia, ma anche – e forse soprattutto –
perche’ su 100 risparmiatori che ci sottopongono il loro caso, sono pochi quelli
a cui consigliamo di adire le vie legali. Questo non perche’ riteniamo che
non siano stati ingannati al pari di tutti gli altri, ma semplicemente perche’
riteniamo che dalle carte la Banca potra’ agevolmente dimostrare magari che il
cliente aveva un profilo di rischio adeguato e/o che gli aveva fornito tutte le
informazioni. Purtroppo, sovente, fra i “firmi qui, firmi qui e qui…” ci scappa
anche qualche firma che poi puo’ creare grossi problemi in sede legale.
L’esperienza che i risparmiatori dovrebbero trarre dai casi di risparmio
tradito e’ quella di una maggiore cautela prima di effettuare gli
investimenti al fine di evitare di trovarsi dopo a tentare di recuperare
le perdite. Su questo fronte, francamente, siamo un po’ sconsolati.
Continuano ad arrivarci domande del tipo “ho fatto questo
investimento, che ne pensate?”, invece di “vorrei fare questo investimento, che
ne pensate?” L’impressione, da questo osservatorio, e’ che passata la bufera,
piano piano anche i risparmiatori stanno tornando alle vecchie abitudini. La
maggiorparte, purtroppo, e’ destinata a continuare a prendere fregature.
Speriamo solo di contribuire ad elevare la cultura finanziaria di un
piccolissima minoranza che, prima di investire, decide di capirci qualcosa…
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