Volete che venga abrogata la norma che
consente all’ENEL di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione
e la gestione di centrali nucleari all'estero?
Referendum abrogativi del 1987 (da Wikipedia, l' enciclopedia libera)
Il
Partito Radicale, il
Partito liberale italiano e il
Partito socialista italiano, presentavano nel 1987 la richiesta di tre
referendum per ottenere la responsabilità civile dei magistrati, l'abrogazione
della Commissione inquirente e del sistema elettorale del Consiglio superiore
della magistratura, come risposta ai sempre più frequenti problemi della
giustizia.
Tra i principali protagonisti che in quegli anni si battevano per la riforma
della giustizia vi era
Enzo
Tortora, conduttore televisivo accusato sulla base di alcune dichiarazioni
di pentiti di essere colluso con la camorra e il traffico di stupefacenti,
rivelatesi successivamente false. La lunga detenzione del conduttore, e la
successiva elezione nelle liste Radicali che sosteneva le sue battaglie
politiche, contribuiva ad alimentare la discussione pubblica nel paese e nei
mezzi di comunicazione circa la situazione della giustizia italiana.
L'appello radicale per la riforma della giustizia veniva sottoscritto anche
da molti magistrati: «L’otto novembre gli italiani sono chiamati ad
esprimersi su due aspetti particolarmente rilevanti della crisi della giustizia.
Di fronte a insensibilità politiche e a resistenza corporative, i referendum
sulla giustizia rappresentano un’occasione unica offerta ai cittadini per
riaffermare fondamentali principi dello stato di diritto, abolire anacronistici
privilegi e irresponsabilità e rivendicare improrogabili riforme. Lo strumento
referendario restituisce così la parola ai cittadini. Non è più accettabile,
infatti, che i ministri responsabili di gravi reati non vengano perseguiti. Non
è più accettabile che i magistrati che, per colpa grave, abbiano danneggiato un
cittadino non siano chiamati a risponderne dinnanzi ad un loro collega.
Introducendo la responsabilità civile dei magistrati per colpa grave (grave
negligenza, grave imperizia, gravi omissioni) non si intacca ma si riafferma la
loro autonomia ed indipendenza. Abrogando i poteri istruttori della commissione
inquirente per i reati dei ministri si eliminano inammissibili impunità. Noi
voteremo SI ed invitiamo a votare SI perché anche politici e magistrati
rispondano, come ogni cittadino, di fronte alla legge».
[1]
In quegli anni vi era inoltre una domanda sempre maggiore di una più efficace
e consapevole tutela dell'ambiente in particolare dopo la tragedia della
centrale nucleare di Chernobyl. La difesa dell'ambiente e la lotta al nucleare
già dal Congresso del 1977 furono ci centrale importanza per la politica del
Partito Radicale: in continuità con i referendum del 1981, furono riproposti tre
quesiti diretti ad abolire le norme sulla realizzazione e gestione delle
centrali nucleari, i contributi a Comuni e Regioni sedi di centrali nucleari, le
procedure di localizzazione delle centrali nucleari e due quesiti tendenti ad
abrogare l’insieme di norme, contenute nella legge n. 968 del 1977, che
disciplinavano i limiti dell’attività venatoria, in termini di specie
cacciabili, tempi consentiti, modalità della caccia e altri aspetti particolari
che contrastavano con le stesse proclamazioni della legge sulla priorità
dell’esigenza di tutela della fauna selvatica.
La prima strategia adottata contro i referendum fu quella dello scioglimento
anticipato delle camere per lo stallo che si era prodotto nei rapporti tra Dc e
Psi: protagonista fu
Ciriaco De Mita, che decise le elezioni anticipate per rompere la
convergenza di quei mesi tra i partiti laici e in particolare tra
Craxi e
Pannella.
Dopo le elezioni anticipate, di fronte all’appuntamento referendario, Dc e
Pci, inizialmente ostili ai quesiti, si schieravano a favore del «sì». Questo
repentino cambio di rotta dei due maggiori partiti derivava dalle implicazioni
politiche che poteva provocare una eventuale sconfitta dello schieramento del
«no» imperniato sull’asse Dc e Pci in contrapposizione ad uno schieramento
laico-progressista formato da Radicali e Socialisti.
Vennero dichiarati inammissibili dalla giurisprudenza della
Corte Costituzionale i quesiti sulla caccia e sul sistema elettorale del
CSM.
I referendum abrogativi dell'8 novembre 1987 si conclusero con una netta
affermazione dei «si», che di media nei 5 quesiti raggiunsero circa l' 80% delle
preferenze.
Dopo la scelta degli italiani circa la responsabilità civile dei giudici, il
Parlamento approvava la cosiddetta «legge Vassalli» (votata da Pci, Psi, Dc),
che, secondo i Radicali, si allontanava decisamente dalla decisione presa dagli
italiani nel referendum, facendo ricadere la responsabilità di eventuali errori
non sul magistrato ma sullo Stato, che successivamente poteva rivalersi sullo
stesso, ma solo entro il limite di un terzo di annualità dello stipendio.
Responsabilità Giudici
Abrogazione delle norme, per stabilire una
responsabilità civile anche per i
giudici.
|
totale |
percentuale (%) |
|
Iscritti alle liste |
45 870 931 |
|
Votanti |
29 866 249 |
65,10 |
(su n. elettori) |
Quorum raggiunto |
Voti validi |
25 896 355 |
86,70 |
(su n. votanti) |
Voti nulli o schede bianche |
3 969 894 |
13,30 |
(su n. votanti) |
Astenuti |
16 004 682 |
34,90 |
(su n. iscritti) |
Risultati
|
|
Voti |
% |
RISPOSTA AFFERMATIVA |
SÌ |
20 770 334 |
80,20% |
RISPOSTA NEGATIVA |
NO |
5 126 021 |
19,00% |
bianche/nulle |
|
3 969 894 |
|
Totale voti validi |
|
25 896 355 |
100% |
Commissione Inquirente
Abolizione della
commissione inquirente e del trattamento dei reati dei
ministri.
|
totale |
percentuale (%) |
|
Iscritti alle liste |
45 870 409 |
|
Votanti |
29 862 670 |
65,10 |
(su n. elettori) |
Quorum raggiunto |
Voti validi |
26 007 745 |
87,10 |
(su n. votanti) |
Voti nulli o schede bianche |
3 854 925 |
12,90 |
(su n. votanti) |
Astenuti |
16 007 739 |
34,90 |
(su n. iscritti) |
Risultati
|
|
Voti |
% |
RISPOSTA AFFERMATIVA |
SÌ |
22 117 634 |
85,00% |
RISPOSTA NEGATIVA |
NO |
3 890 111 |
15,00% |
bianche/nulle |
|
3 854 925 |
|
Totale voti validi |
|
26 007 745 |
100% |
Nucleare 1
Abrogazione dell'intervento statale se il Comune non concede un sito per la
costruzione di una
centrale nucleare.
|
totale |
percentuale (%) |
|
Iscritti alle liste |
45 869 897 |
|
Votanti |
29 862 376 |
65,10 |
(su n. elettori) |
Quorum raggiunto |
Voti validi |
26 043 929 |
87,20 |
(su n. votanti) |
Voti nulli o schede bianche |
3 818 447 |
12,80 |
(su n. votanti) |
Astenuti |
16 007 521 |
34,90 |
(su n. iscritti) |
Risultati
|
|
Voti |
% |
RISPOSTA AFFERMATIVA |
SÌ |
20 984 110 |
80,60% |
RISPOSTA NEGATIVA |
NO |
5 059 819 |
19,40% |
bianche/nulle |
|
3 818 447 |
|
Totale voti validi |
|
26 043 929 |
100% |
Nucleare 2
Abrogazione dei contributi di compensazione agli
enti
locali per la presenza sul proprio territorio di centrali nucleari.
|
totale |
percentuale (%) |
|
Iscritti alle liste |
45 870 230 |
|
Votanti |
29 871 570 |
65,10 |
(su n. elettori) |
Quorum raggiunto |
Voti validi |
25 866 511 |
86,60 |
(su n. votanti) |
Voti nulli o schede bianche |
4 005 059 |
13,40 |
(su n. votanti) |
Astenuti |
15 998 660 |
34,90 |
(su n. iscritti) |
Risultati
|
|
Voti |
% |
RISPOSTA AFFERMATIVA |
SÌ |
20 618 624 |
79,70% |
RISPOSTA NEGATIVA |
NO |
5 247 887 |
20,30% |
bianche/nulle |
|
4 005 059 |
|
Totale voti validi |
|
25 866 511 |
100% |
Nucleare 3
Esclusione della possibilità per l'Enel
di partecipare alla costruzione di centrali nucleari all'estero.
|
totale |
percentuale (%) |
|
Iscritti alle liste |
45 849 287 |
|
Votanti |
29 855 604 |
65,10 |
(su n. elettori) |
Quorum raggiunto |
Voti validi |
26 157 518 |
87,60 |
(su n. votanti) |
Voti nulli o schede bianche |
3 698 086 |
12,40 |
(su n. votanti) |
Astenuti |
15 993 683 |
34,90 |
(su n. iscritti) |
Risultati
|
|
Voti |
% |
RISPOSTA AFFERMATIVA |
SÌ |
18 795 852 |
71,90% |
RISPOSTA NEGATIVA |
NO |
7 361 666 |
28,10% |
bianche/nulle |
|
3 698 086 |
|
Totale voti validi |
|
26 157 518 |
100% |
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