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28/07/2011 L' accordo sui rifiuti prevede una gestione diversa da quella prevista da province e regioni

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Oggi alle ore 12,00 vi è stato l' incontro nell’Aula consiliare del Comune di Boscotrecase tra Sindaci dei Comuni Vesuviani, cittadini, associazioni, ambientalisti, Movimento Cinque Stelle. Si è discusso dell’accordo di programma, sottoscritto tra Regione Campania, Provincia di Napoli e i Sindaci dei 19 comuni che rappresentano 551.512 abitanti dell’area vesuviana, scelta coraggiosa e trasversale e importante assunzione di responsabilità.  

Si spera che non tutto passi attraverso un importante aumento della RD, accompagnata dalla capacità tempistica di costruire e mettere a punto gli impianti necessari.

Si spera ora in un attento controllo e in una fattiva collaborazione da parte di ambientalisti, cittadini, comitati, associazioni perchè questo è un momento importante di riscatto dei nostri territori che puo' essere di esempio ai comuni delle distinte aree omogenee della provincia di Napoli.

Moltissimi gli interventi a chiarimento dei vari punti del programma ma tutte le discussioni sono risultate incomplete in quanto nessuno dei sindaci conosceva il modo effettivo in cui sarebbero stati realizzati gli impianti. Per esempio si è parlato dei tre impianti di compostaggio, di cui due necessari ed uno di riserva, ma non si sapeva niente sul modo in cui avrebbero funzionato. Il MoVimento 5 Stelle non può che rigettare il Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani recentemente adottato dalla Regione Campania ed inviato in data 14 febbraio 2011 a Bruxelles fondato sulla realizzazione di tre termovalorizzatori da destinare allo smaltimento della frazione indifferenziata dei rifiuti urbani. Tale piano senza una seria Filiera Dei Materiali e una Raccolta Differenziata spinta rischia l’ennesima sanzione della Commissione Europea a cui i politici di questa regione sembrano non preoccuparsi perché ricadrà sulle tasche dei cittadini e non intaccheranno certamente lo stipendio dei politici e la ricchezza degli imprenditori e banche che con i termovalorizzatori ricavano enormi profitti.

In tale contesto l’Accordo di Programma sul piano RSU dell’AREA VESUVIANA è il primo passo verso una filiera del materiale a Km0 che sigla l’intenzione di una riduzione dei rifiuti a monte e la suddivisione e una differenziazione di impianti sui territori che servono l’intera area al fine di avere una minima movimentazione dei rifiuti solidi urbani sul territorio provinciale, garantendo un minor impatto ambientale correlato all’inquinamento determinato dal trasporto dei rifiuti solidi urbani.

L' accordo firmato pochi giorni fa dai 19 sindaci della zona rossa vesuviana è stato, dunque, bene accolto perchè si oppone completamente ai piani delle province e regioni basati su discariche e termovalorizzatori.

L'accordo è una base di partenza di grande valore che sta a significare che un intero territorio si assume la responsabilità di scelte strategiche sul tema ambientale ma ora bisogna passare dalle parole ai fatti.

L' accordo si basa su vari punti: la riduzione dei rifiuti all' origine, aumento spinto della differenziata con l’obiettivo del 65% dei rifiuti urbani prodotti a livello di singolo comune, la costruzione di impianti adatti a tutti i tipi di trattamento e le bonifiche delle vecchie discariche. Si prevede il trattamento integrale di tutto il rifiuto residuo e la messa a discarica di una quantità minima di rifiuti pretrattati, come ottimizzazione delle politiche provinciali

Riepilogando, questi sono i punti alla base della gestione

1) Minimizzazione all' origine dei rifiuti mediante compagne di informazione ed educazione ambientale, ordinanze sindacali di divieto d' uso dei materiali non riutilizzabili (contenitori in plastica per alimenti solidi e liquidi), con riduzione degli imballaggi in carta, cartone, plastica e materiali compositi con creazione di filiere corte dal produttore al consumatore.

2) Raccolta differenziata spinta, porta a porta, con obiettivo del 65% al 2012, cioè si ritiene prioritario il perseguimento dei seguenti obiettivi specifici per un ottimale ciclo integrato dei rifiuti dell' area vesuviana.

3) Riduzione della produzione complessiva dei rifiuti nell' area vesuviana e potenziamento della raccolta differenziata che i comuni sottoscrittori dovranno approvare entro tre mesi dalla stipula del contratto.

4) Dotazione impiantistica di trattamento e recupero di materiali ed energia nel territorio dell' area vesuviana comprensivo di impianti di recupero degli inerti.

5) Sviluppo di politiche finalizzate alla corretta gestione dei rifiuti speciali

  • Questo il testo dell'Accordo di Programma sottoscritto tra i 19 Comuni della "zona rossa" vesuviana, la Provincia di Napoli e la Regione Campania.

    L’obiettivo prioritario della Provincia di Napoli è quello di perseguire una pianificazione del ciclo integrato dei rifiuti nell’area vesuviana, allo scopo di rendere il comprensorio stesso autonomo non solo nelle fasi di raccolta e trasporto dei rifiuti, ma anche nelle fasi di recupero e smaltimento prevedendo azioni ed interventi mirati tesi alla realizzazione della necessaria impiantistica. Come è stato sottolineato dai sindaci presenti oggi (ben 16 su 19) finalmente si considera una priorità la realizzazione di impianti di compostaggio che permettono di separare l' umido dal secco permettendo poi una migliore separazione ed utilizzazione dei rifiuti. L' accordo permetterà ai comuni firmatari di avere una totale autosufficienza (in vista anche dell’imminente chiusura di Cava Sari)

    I sindaci hanno fatto un riepilogo delle dislocazioni dei vari impianti previsti:

    -tre impianti di trattamento della frazione umida, ubicati a Massa di Somma, Somma Vesuviana e Ercolano

    -un impianto di trattamento della frazione secca indifferenziata a Torre del Greco

    -una piattaforma multimateriale, impianto per il trattamento e recupero dei rifiuti ingombranti e RAEE a Ottaviano

    -una postazione di frazione vetro a Cercola

    -un impianto di trattamento dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione a Ercolano

    -l’utilizzo di un’area industriale di mq 8000 per una destinazione da definirsi a San Giuseppe Vesuviano e per piattaforme multimateriali a Striano.

    -un centro di riuso a San Sebastiano e Portici

    Uno degli impianti cruciali di tutto il sistema è quello previsto per Torre del Greco per il “trattamento della frazione secca indifferenziata” come si legge nell’accordo, che prevede una separazione a monte dell’umido dal secco. Definizione che il MoVimento 5 Stelle di Torre del Greco considera troppo generica e vuole vederci chiaro. Una filiera dei Materiali necessità per attuarsi di un impianto di Trattamento Meccanico Manuale, che dopo aver estratto la materia recuperabile dal secco, grazie a un processo di estrusione, realizza una sabbia sintetica dai molteplici utilizzi che porterà vantaggi occupazionali per la creazione sul territorio di un indotto, oltre a produrre uno scarto dal 5% all’1% dell’indifferenziata conferita.. Qualsiasi altra soluzione che preveda discariche, inceneritori o S.T.I.R troverà la ferma opposizione del M5S e di tutti i comitati vesuviani. A rassicurarci c’è il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio che dichiara che tali soluzioni verranno scongiurate, mentre il sindaco Ciro Borriello di Torre del Greco, da grande assente nell’incontro, non può fare altrettanto.

    Tante le proposte degne di nota che si spera vengano ascoltate dalle amministrazioni come il supporto ad una rete territoriale di baratto che evita il conferimento in discariche di oggetti che possono avere nuova vita e utilizzo, il divieto di monouso nei locali e nelle mense scolastiche comunali, nonché la necessità dei grossi supermarket di farsi carico del vuoto a rendere.

    Se quindi l’Accordo dei Comuni Vesuviani presenta buone intenzioni tutto dipenderà dall’impegno delle singole amministrazioni e dai progetti operativi che si metteranno in campo, nonché dalla velocità di attuazione. E qui che i cittadini dovranno pretendere totale trasparenza e partecipazione per continuare a svolgere il ruolo di proposta e di sentinella per vigilare sui possibili scempi a danno dei nostri territori a cui purtroppo siamo abituati.

    Le parti si impegnano alla costituzione di una Commissione di Controllo composta, oltre che dai rappresentanti della Regione Campania, della Provincia di Napoli, della S.A.P.NA. SpA, da tre Sindaci dei Comuni dell’Area Vesuviana (individuati dai Sindaci dei Comuni firmatari dell’accordo) e da due rappresentanti scelti dalle associazioni ambientaliste, dai comitati ambientalisti legalmente costituiti e dalle parti sociali operanti nell’Area Vesuviana. L’accordo resterà valido fino al 31 Dicembre del 2015: resta da capire, con cava Sari prossima a chiudere, in che modo verrà affrontata un’emergenza rifiuti ormai prossima a verificarsi, considerati i tempi tecnici per la costruzione e l’avvio degli impianti.

    Un vero peccato che nessuno dei sindaci sia potuto entrare nei particolari dei singoli piani perchè non erano stati ancora proposti, senza considerare l' assenza del sindaco di Torre dsel Greco a cui il Movimento Cinque Stelle di Torre del Greco avrebbe voluto chiedere informazioni sul trattamento dei rifiuti solidi.

    28/07/2011 Verso una Filiera dei Materiali in una regione illegale (galloluigi, http://wp.me/p14nDZ-3S)

    Il giorno 28 Luglio del 2011, nella sala consiliare del comune di boscotrecase, si è svolto l’incontro dei sindaci dei 19 comuni dell’AREA VESUVIANA con i movimenti sociali degli stessi comuni competenti sul tema dei rifiuti. Insieme ai comitati anti-discarica, le mamme vulcaniche, le associazioni ambientaliste, Legambiente, tanti cittadini e il MoVimento 5 stelle di Torre del Greco era presente per vigilare, ottenere chiarimenti e fare proposte sul siglato Accordo di Programma sul piano RSU dei sindaci della “zona rossa”.

    Il MoVimento 5 Stelle non può che rigettare il Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani recentemente adottato dalla Regione Campania ed inviato in data 14 febbraio 2011 a Bruxelles fondato sulla realizzazione di tre termovalorizzatori da destinare allo smaltimento della frazione indifferenziata dei rifiuti urbani. Tale piano senza una seria Filiera Dei Materiali e una Raccolta Differenziata spinta rischia l’ennesima sanzione della Commissione Europea a cui i politici di questa regione sembrano non preoccuparsi perché ricadrà sulle tasche dei cittadini e non intaccheranno certamente lo stipendio dei politici e la ricchezza degli imprenditori e banche che con i termovalorizzatori ricavano enormi profitti.

    In tale contesto l’Accordo di Programma sul piano RSU dell’AREA VESUVIANA è il primo passo verso una filiera del materiale a Km0 che sigla l’intenzione di una riduzione dei rifiuti a monte e la suddivisione e una differenziazione di impianti sui territori che servono l’intera area al fine di avere una minima movimentazione dei rifiuti solidi urbani sul territorio provinciale, garantendo un minor impatto ambientale correlato all’inquinamento determinato dal trasporto dei rifiuti solidi urbani.

    Uno degli impianti cruciali di tutto il sistema è quello previsto per Torre del Greco per il “trattamento della frazione secca indifferenziata” come si legge nell’accordo, che prevede una separazione a monte dell’umido dal secco. Definizione che il MoVimento 5 Stelle di Torre del Greco considera troppo generica e vuole vederci chiaro. Una filiera dei Materiali necessità per attuarsi di un impianto di Trattamento Meccanico Manuale, che dopo aver estratto la materia recuperabile dal secco, grazie a un processo di estrusione, realizza una sabbia sintetica dai molteplici utilizzi che porterà vantaggi occupazionali per la creazione sul territorio di un indotto, oltre a produrre uno scarto dal 5% all’1% dell’indifferenziata conferita. Qualsiasi altra soluzione che preveda discariche, inceneritori o S.T.I.R troverà la ferma opposizione del M5S e di tutti i comitati vesuviani. A rassicurarci c’è il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio che dichiara che tali soluzioni verranno scongiurate, mentre il sindaco Ciro Borriello di Torre del Greco, da grande assente nell’incontro, non può fare altrettanto.

    Tante le proposte degne di nota che si spera vengano ascoltate dalle amministrazioni come il supporto ad una rete territoriale di baratto che evita il conferimento in discariche di oggetti che possono avere nuova vita e utilizzo, il divieto di monouso nei locali e nelle mense scolastiche comunali, nonché la necessità dei grossi supermarket di farsi carico del vuoto a rendere.

    Se quindi l’Accordo dei Comuni Vesuviani presenta buone intenzioni tutto dipenderà dall’impegno delle singole amministrazioni e dai progetti operativi che si metteranno in campo, nonché dalla velocità di attuazione. E qui che i cittadini dovranno pretendere totale trasparenza e partecipazione per continuare a svolgere il ruolo di proposta e di sentinella per vigilare sui possibili scempi a danno dei nostri territori a cui purtroppo siamo abituati. Il MoVimento 5 stelle di Torre del greco metterà la propria energia e passione a qualsiasi progetto sui territori che perseguiranno il BENE COMUNE.

    P.S. Seguiranno a breve video dell'incontro

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