07/02/2011 Tutto quello che bisogna sapere sulla Campania, a Presadiretta Riccardo Iacona e Domenico Iannaccone hanno mostrato con estrema limpidezza le criticità afferenti il malfunzionamento del Depuratore di Cuma e la cattiva gestione del "ciclo integrato dei rifiuti" in Campania, con zoom sulle discariche di Taverna del Re, Ferrandelle, Cava Sari. Nel corso della puntata sono state effettuate delle interviste, tra gli altri, a Raffaele Del Giudice, presidente regionale di Legambiente Campania...
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In un momento storico in cui il comune di Napoli versa in
tragiche condizioni economiche, al punto da far affermare al nostro
Sindaco che
non vi sono sufficienti fondi per la raccolta differenziata,
dare mandato ai legali comunali per intentare una causa il cui interesse
pubblico è più che opinabile ci sembra uno spreco di denaro bello e
buono che la nostra città non può permettersi." Questa l'opinione del
portavoce-candidato sindaco del MoVimento Cinque Stelle di Napoli, Roberto
Fico, in merito all'annuncio del sindaco di Napoli Rosa Russo
Iervolino di voler querelare Beppe Grillo in seguito a sue
affermazioni fatte in un'intervita trasmessa nel corso della puntata di
Annozero del 10 febbraio.
"Se la signora Iervolino ritiene lesa la sua personale
immagine in seguito alle dichiarazioni di Beppe Grillo, può certamente dare
mandato ai suoi legali personali per procedere alla querela,"
prosegue Fico, "evitando di fare ricorso a risorse pubbliche
che riteniamo i cittadini napoletani sarebbero ben più lieti di vedere spese
nella lotta alla criminalità organizzata, ad esempio costituendo il
comune parte civile in tutti i processi contro la camorra ed il racket,
nonché fornendo assistenza legale gratuita ai cittadini napoletani che
coraggiosamente intraprendono il cammino della denuncia del malaffare
organizzato."
"Non vorremmo che la latitanza dell'istituzione comunale,
presieduta in questi ultimi 10 anni dal sindaco Iervolino,
nell'esporsi attivamente contro la criminalità organizzata possa poi indurre
qualcuno a pensare che ci sia ignavia da parte della macchina
amministrativa, se non addirittura connivenza con il malaffare," chiosa
Fico, che ricorda inoltre che "Enerambiente, società subappaltatrice
della raccolta dei rifiuti a Napoli,
è stata recentemente colpita da un'interdittiva antimafia" e
che "da anni i cittadini, sottoforma di comitati ed associazioni, hanno
messo in mano all'amministrazione comunale un piano completo di smaltimento
dei rifiuti solidi urbani che fa a meno sia di discariche che di
inceneritori, per cui non si capisce," prosegue Fico, "perché la
Iervolino
anziché aprire siti di trasferenza in zone della città già martoriate e
sollecitare Caldoro ad aprire altre discariche, la cui gestione
notoriamente finisce con il coinvolgere la malavita organizzata e
distrugge inevitabilmente i territori provocando prevedibili
rivolte nelle popolazioni ormai stanche, non dia piuttosto seguito alle
istanze della cittadinanza che è pronta da subito a dare tutto il suo
supporto sottoforma di competenze, mano d'opera e buona volontà."
"Siamo sicuri" conclude Roberto Fico "che questo sarebbe il modo migliore
di smentire quanto detto da Beppe Grillo e che purtroppo noi
sentiamo di appoggiare sulla base di quanto appena esposto.
http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/campania
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Piano Rifiuti Campania: bocciato (informazionesenzafiltro)
Piano rifiuti, l'Europa con 374 voti boccia l'Italia e congela i fondi
La questione emergenza rifiuti in Campania diventa oggetto, per
la Commissione europea, di un sonoro richiamo all'Italia: ieri (6
feb 2011) in plenaria con 374 voti a favore è stata votata la
bocciatura del Piano Rifiuti presentato dalla Campania. E' stato
specificato, inoltre, che i fondi per sostenere il Piano rifiuti
saranno rilasciati solo quando il progetto sarà conforme alle regole della
Ue.
La Commissione perciò esorta il governo italiano a intervenire nel rispetto
delle leggi dell'Unione, di tenere conto del parere dei cittadini e spiega
che se non si dovesse arrivare a una soluzione scatteranno le sanzioni, come
riferisce il comunicato:
I progressi compiuti fin'ora nella riduzione dei rifiuti e nel
riciclaggio sono "minimi", i deputati chiedono al governo italiano
di assicurare il rispetto delle regole comunitarie entro i termini
di osservanza stabiliti dalla Commissione, la quale dovrebbe monitorare gli
sviluppi della situazione e, nel caso fosse necessario, imporre sanzioni
pecuniarie per assicurare che le autorità campane ottemperino ai propri
doveri.I fondi strutturali bloccati dalla Commissione saranno liberati "non
appena il piano della gestione dei rifiuti sarà effettivamente conforme alle
norme UE". Attualmente, un piano di gestione dei rifiuti presentato dalle
autorità italiane è sotto l'esame della Commissione che ne sta verificando
la conformità al diritto comunitario, in particolare per la questione della
gerarchia del trattamento e la sicurezza delle discariche.
Infine, un richiamo viene fatto anche alla proposta di attrezzare
discariche nelle aree protette. Scrive la Commissione:
La decisione di aprire discariche in aree protette all'interno del Parco
nazionale del Vesuvio, come nel caso di Terzigno, è criticata dai deputati
che si oppongono anche a un suo eventuale allargamento, sottolineando anche
il sostegno alla decisione di non aprire una seconda discarica a Terzigno,
nel sito di Cava Vitiello.Infine, i deputati ritengono che le
autorità italiane non abbiano mostrato sufficiente attenzione alle proteste
contro la localizzazione dei siti di raccolta e di smaltimento e
pertanto chiedono che di "ricostruire un clima di fiducia" dialogando e
coinvolgendo le popolazioni locali.
Fonte:
informazionesenzafiltro
http://www.beppegrillo.it
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