"Carissimi,
è con la rabbia in corpo che vi scrivo questa lettera dai bassi di Napoli,
dal Rione Sanità nel cuore di quest'estate infuocata. La
mia è una rabbia lacerante perché oggi la Menzogna è diventata la
Verità. Il mio lamento è così ben espresso da un credente ebreo
nel Salmo 12:
"Solo falsità l'uno all'altro si dicono:
bocche piene di menzogna,
tutti a nascondere ciò che tramano in cuore.
Come rettili strisciano,
e i più vili emergono,
è al colmo la feccia."
Quando, dopo Korogocho, ho scelto di vivere a Napoli ,
non avrei mai pensato che mi sarei trovato a vivere le stesse lotte. Sono
passato dalla discarica di Nairobi, a fianco della baraccopoli di
Korogocho alle lotte di Napoli contro le discariche e gli inceneritori.
Sono convinto che Napoli è solo la punta dell'iceberg di
un problema che ci sommerge tutti.
Infatti, se a questo mondo, gli oltre sei miliardi di esseri umani
vivessero come viviamo noi ricchi (l'11% del mondo consuma l'88% delle
risorse del pianeta!) avremmo bisogno di altri quattro pianeti come
risorse e di altri quattro come discariche ove buttare i nostri rifiuti. I
poveri di Korogocho, che vivono sulla discarica, mi hanno insegnato a
riciclare tutto, a riusare tutto, a riparare tutto, a
rivendere tutto, ma soprattutto a vivere con sobrietà.
E' stata una grande lezione che mi aiuta oggi a leggere la situazione dei
rifiuti a Napoli e in Campania, regione ridotta da vent'anni a
sversatoio nazionale dei rifiuti tossici.
Infatti esponenti della camorra in combutta con logge massoniche coperte e
politici locali, avevano deciso nel 1989, nel ristorante "La Taverna" di
Villaricca, di sversare i rifiuti tossici in Campania.
Questo perché diventava sempre più difficile seppellire i nostri rifiuti
in Somalia. Migliaia di Tir sono arrivati da ogni parte di Italia carichi
di rifiuti tossici e sono stati sepolti dalla camorra nel
Triangolo della morte (Acerra - Nola - Marigliano), nelle
Terre dei fuochi (Nord di Napoli) e nelle campagne del Casertano. Questi
rifiuti tossici "bombardano" oggi, in particolare i neonati,
con diossine, nanoparticelle che producono tumori, malformazioni,
leucemie.
Il documentario Biutiful Cauntri esprime bene quanto vi racconto.
A cui bisogna aggiungere il disastro della politica ormai subordinata ai
potentati economici-finanziari.
Infatti questa regione è stata gestita dal 1994 da 10 commissari
straordinari per i rifiuti, scelti dai vari governi nazionali che si sono
succeduti. In 15 anni i commissari straordinari hanno speso oltre
due miliardi di euro, per produrre oltre sette milioni di
tonnellate di "ecoballe", che di eco non hanno proprio nulla: sono rifiuti
tal quale, avvolti in plastica che non si possono nè incenerire, né
seppellire perché inquinerebbero le falde acquifere. Buona parte di queste
ecoballe, accatastate fuori la città di Giugliano, infestano con il loro
percolato quelle splendide campagne denominate "Taverna del re ".
E così siamo giunti al disastro! Oggi la Campania ha raggiunto gli
stessi livelli di tumore del Nord-Est, che però ha fabbriche e
lavoro.
Noi, senza fabbriche e senza lavoro, per i rifiuti siamo condannati alla
stessa sorte. Il nostro non è un disastro ecologico - lo dico con rabbia -
ma un crimine ecologico, frutto di decisioni politiche
che coprono enormi interessi finanziari. Ne è prova il fatto che Prodi, a
governo scaduto, abbia firmato due ordinanze :una che permetteva di
bruciare le ecoballe di Giugliano nell'inceneritore di Acerra, l'altra che
permetteva di dare il Cip 6 (la bolletta che paghiamo all'Enel per le
energie rinnovabili) ai 3 inceneritori della Campania che
"trasformano la merda in oro -come dice Guido Viale - Quanto più merda,
tanto più oro!".
Ulteriore rabbia quando il governo Berlusconi ha firmato il nuovo decreto
n.90 sui rifiuti in Campania. Berlusconi ci impone, con la forza militare,
di costruire 10 discariche e quattro inceneritori. Se i 4 inceneritori
funzionassero, la Campania dovrebbe importare rifiuti da
altrove per farli funzionare. Da solo l'inceneritore di Acerra potrebbe
bruciare 800.000 tonnellate all'anno! E' chiaro allora che non si
vuole fare la raccolta differenziata, perché se venisse fatta
seriamente (al 70 %), non ci sarebbe bisogno di quegli inceneritori. E' da
14 anni che non c'è volontà politica di fare la raccolta differenziata.
Non sono i napoletani che non la vogliono, ma i politici che la ostacolano
perché devono ubbidire ai potentati economici-finanziari
promotori degli inceneritori. E tutto questo ci viene imposto con la forza
militare vietando ogni resistenza o dissenso, pena la prigione.
Le
conseguenze di questo decreto per la Campania sono devastanti. "Se tutti i
cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge
(articolo 3 della Costituzione), i Campani saranno meno uguali,
avranno meno dignità sociale-così afferma un recente Appello ai
Parlamentari Campani Ciò che è definito "tossico" altrove, anche sulla
base normativa comunitaria, in Campania non lo è; ciò che altrove è
considerato "pericoloso"qui non lo sarà.
Le regole di tutela ambientale e
salvaguardia e controllo sanitario, qui non saranno in vigore. La polizia
giudiziaria e la magistratura in tema di repressione di violazioni della
normativa sui rifiuti, hanno meno poteri che nel resto d´Italia e i nuovi
tribunali speciali per la loro smisurata competenza e novità, non saranno
in grado di tutelare, come altrove accade, i diritti dei Campani...
Per questo sono andato con tanta indignazione in corpo all'inceneritore di
Acerra, a contestare la conferenza stampa di Berlusconi,
organizzata nel cuore del Mostro, come lo chiama la gente.
Eravamo pochi,
forse un centinaio di persone. (La gente di Acerra, dopo le botte del 29
agosto 2004 da parte delle forze dell'ordine, è terrorizzata e ha paura di
scendere in campo). Abbiamo tentato di dire il nostro no a quanto stava
accadendo. Abbiamo distribuito alla stampa i volantini: "Lutto cittadino.
La democrazia è morta ad Acerra.
Ne danno il triste annuncio il presidente Berlusconi e il sottosegretario
Bertolaso." Nella conferenza stampa (non ci è stato permesso
parteciparvi!) Berlusconi ha chiesto scusa alla Fibe per
tutto quello che ha "subito" per costruire l´inceneritore ad Acerra!
(Ricordo che la Fibe è sotto processo).
Uno schiaffo ai giudici! Bertolaso ha annunciato che aveva firmato il
giorno prima l'ordinanza con la Fibe perché finisse i lavori! Poi ha
annunciato che avrebbe scelto con trattativa privata, una
delle tre o quattro ditte italiane e una straniera, a gestire i rifiuti.
Quella italiana sarà quasi certamente la A2A (la
multiservizi di Brescia e Milano) e quella straniera è la Veolia,
la più grande multinazionale dell'acqua e la seconda al mondo per i
rifiuti. Sarà quasi certamente Veolia a papparsi il bocconcino e così,
dopo i rifiuti, si papperà anche l'acqua di Napoli.
Che vergogna! E' la stravittoria dei potentati economici-finanziari, il
cui unico scopo è fare soldi in barba a tutti noi che diventiamo le nuove
cavie. Sono infatti convinto che la Campania è diventata oggi un ottimo
esempio di quello che la Naomi Klein nel suo libro Shock
Economy, chiama appunto l´economia di shock! Lì dove c´è emergenza
grave viene permesso ai potentati economico-finanziari di fare
cose che non potrebbero fare in circostanze normali. Se funziona in
Campania, lo si ripeterà altrove. (New Orleans dopo Katrina insegna!)...
Non abbandonateci. E' questione di vita o di morte per tutti.
E' con tanta rabbia che ve lo scrivo.
Resistiamo!".
Padre Alex Zanotelli,
Napoli, 12 luglio 2008
http://www.canisciolti.info
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