Ho parlato con Walter Ganapini, presidente di Greenpeace e
consulente a Napoli per l’emergenza rifiuti.
Ganapini ha scoperto una discarica realizzata nel 2003 (con vasche di sfogo per
il percolato, argille in regola e tutto quanto) e mai utilizzata a Parco
Saurino presso Santa Maria La Fossa (Caserta) della capacità di 400.000
metri cubi pari a 800.000 tonnellate (con pochi lavori
estendibile ad un milione di tonnellate) in pratica il quantitativo prodotto
dalla Campania in 5 mesi (differenziata inclusa). E' la terza vasca di due già
usate.
Se utilizzata in questi anni in un sistema funzionante al "minimo" con
differenziata non si sarebbe mai avuta un’emergenza rifiuti. A regime, con un
sistema di differenziata può durare diversi anni per tutta la Campania.
Se questa discarica esiste perché non viene usata? Perché nessuno ne parla? Chi
ha interesse a coprire Monnezzopoli con il silenzio dei
magistrati e l’intervento dell’esercito? Se questa discarica esiste perchè
utilizzare Chiaiano?
Bombe a grappolo extraterritoriali

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l'immagine: bombe a grappolo
A Dublino 111 nazioni hanno trovato un accordo per la
messa al bando delle bombe a grappolo. Tra queste l'Italia. Il
trattato verrà firmato a Oslo in dicembre. Le bombe a grappolo non servono a
uccidere. Il loro scopo è mutilare. Si diffondono sul terreno a
seguito di esplosioni o vengono, più gentilmente, recapitate
con un piccolo paracadute. Hanno spesso colori sgargianti, come
il giallo canarino, e forme gentili, come quelle di un giocattolo o di una
lattina. Sono richiami irresistibili per i bambini. Usa,
Israele, Russia, Cina, India e Pakistan non hanno aderito. Gli Stati
Uniti e la Russia sono sia produttori che
distributori. Creano e distruggono, poi eventualmente ricostruiscono e vendono
protesi. Un business dell'amputazione infantile.
L'Italia, insieme agli altri firmatari, non potrà più usare e
produrre bombe a grappolo e dovrà distruggere quelle in suo possesso entro otto
anni. L'Italia si impegna anche a bonificare le zone con
presenza di bombe a grappolo.
Le
basi americane in Italia, terra nostra suolo loro, dispongono di
bombe a grappolo. Bombe extraterritoriali. Dopo Dublino il
nostro Governo è tenuto a chiedere agli Stati Uniti di
bonificare le sue basi italiane. Aderire alla moratoria e permettere
che il nostro Paese sia una portaerei da cui decollano bombardieri
con regali di morte per i bambini è una presa per i fondelli degli italiani.
Bonifichiamo le basi.
I cittadini americani non sono certo orgogliosi della decisione di Bush. Si
diano una mossa. Chiedano ai candidati presidenziali Obama,
Clinton e McCain di eliminare, se eletti, le bombe a grappolo dal loro arsenale.
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