Il Decreto legge n. 90 del 23 maggio 2008
è entrato in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione sulla
Gazzetta ufficiale. Si prevede un regime eccezionale per la gestione
dell'emergenza rifiuti che durerà fino al 31 dicembre 2009.
Il decreto istituisce un Sottosegretario di stato con compiti
straordinari, tra i quali, innanzitutto, la nomina di capi missione
da sostituire agli attuali commissari. Il sottosegretario è assistito
dalla forza pubblica e provvede all'attivazione dei siti da destinare a
discarica, con poteri di deroga alle norme ambientali, sanitarie e di
sicurezza, di precettazione dei lavoratori, di esproprio e acquisizione di
ogni bene utile.
Le aree destinate ai rifiuti costituiscono "aree di
interesse strategico nazionale", chiunque vi si introduce senza autorizzazione
è punito ai sensi del Codice penale e lo stesso vale per chi rende
difficoltosa l'azione di gestione dell'emergenza o danneggia gli impianti. La
competenza per i reati ambientali della regione Campania è
interamente ed esclusivamente devoluta alla Procura della Repubblica di
Napoli. La norma si applica anche ai procedimenti già pendenti per cui non sia
stata ancora esercitata l'azione penale. La giurisdizione per
le tutte le controversie "comunque attinenti alla
complessiva azione di gestione dei rifiuti", anche se relative "a diritti
costituzionalmente tutelati" è esclusivamente quella
amministrativa.
Termovalorizzatori, discariche e depuratori sono autorizzati in
regimi anche derogatori delle disposizioni ambientali. La commissione di
valutazione dell'impatto ambientale viene ridotta e rinnovata. Sono
autorizzati incrementi degli organici dirigenziali e stipulazioni di contratti
privati. Le risorse economiche per il provvedimento vengono concentrate nel
Fondo per l'emergenza rifiuti Campania, con dotazione di 150
milioni di euro, coperti riducendo il Fondo per le aree sottoutilizzate.
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