Il
presidente della Toscana propone a Prodi un tavolo per contenerne la
produzione. Lion: "Aiutare l'agroalimentare campano"
Istituire subito un tavolo Governo-Regioni per trovare soluzioni che
consentano di arrivare ad una riduzione del 15% nella produzione
dei rifiuti. E' questo l'invito che il presidente della Regione
Toscana Claudio Martini rivolge a Prodi. ''Questa è una
reazione virtuosa che potrebbe venire dall'emergenza
Campania''.
''La
Toscana – aggiunge Martini - la riduzione del 15% l'ha indicata nel suo
piano e lo stesso obiettivo è indicato anche nella finanziaria. Ma da solo
nessuno può riuscirci''. A sostegno della proposta c’è l’esempio della
Germania, che, in 12 anni, è riuscita a ridurre del 10% la produzione di
rifiuti.
La
Toscana ha intanto annunciato che in solidarietà con la Campania
smaltirà 4000 tonnellate di rifiuti. Anche la Lombardia
dovrebbe accogliere 5 mila tonnellate, anche se la Lega continua
a minacciare ritorsioni politiche nei confronti del governatore Formigoni.
Intanto sull’emergenza il presidente della Commissione agricoltura della
Camera, il verde Marco Lion, denuncia il “pericolo
che produzioni pregiate e di altissima qualità rimangano invendute” a
causa della grave situazione ambientale.
“Tutte le
forze politiche – continua Lion - devono cooperare costruttivamente per
risollevare le sorti di un settore, quello dell’agroalimentare
campano, che ha reso celebre l’Italia in tutto il mondo. Occorre
dunque adottare urgentemente un piano che renda giustizia ai grandi
prodotti Docg, Doc e Igp della Campania e nello stesso tempo offrire
sostegno economico agli agricoltori per risarcirli delle perdite subite”.
E
sempre sul fronte prevenzione è intervenuta anche Legambiente che
ha rilanciato 'il principio delle 4R',
introdotto e benedetto dall'Unione europea:
riduzione alla fonte degli imballaggi, riuso, riciclaggio, recupero di
energia. In un processo virtuoso, spiega l’associazione,
l'immondizia diminuisce, si riducono alla fonte gli imballaggi e
si riusano gli oggetti prima che diventino rifiuti (dal vuoto a rendere
alla redistribuzione dei vestiti usati), poi si riciclano i materiali
attraverso la raccolta differenziata. Solo alla fine arriva lo
smaltimento: con il recupero energetico della frazione di rifiuti non
altrimenti riciclabile e in discarica per i materiali che non possono
avere altra destinazione.
Legambiente ha anche elencato una serie di consigli utili per i
cittadini per contribuire a contenere la produzione di rifiuti.
Anzitutto evitare acquisti inutili; scartare i prodotti con imballaggi
eccessivi o difficilmente riciclabili, meglio prodotti dagli imballi meno
voluminosi. E poi preferire i prodotti sfusi, ad esempio
acquistando frutta e verdura fresca. C’è poi l’appello a utilizzare
sacchetti per la spesa in stoffa o in materiale biodegradabile, o se di
plastica riutilizzarlo più volte.
Ancora per
quel che riguarda i consigli, Legambiente suggerisce di scegliere
ricariche e confezioni salvaspazio o formato famiglia, “no al monodose”; e
poi prediligere supermercati che vendono alla spina; no acqua minerale, sì
acqua di rubinetto o dai dispenser. Evitare poi l'uso di piatti e
bicchieri in plastica, prediligere oggetti di lunga durata. A
casa e in ufficio infine il consiglio
è di usare sempre il fronte retro nelle fotocopie; evitare l'usa e getta,
applicare l'usa e riusa; ridurre sempre i volumi quando si getta un
rifiuto; bere acqua di rubinetto; in bar e mense scegliere bevande alla
spina.
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