Nel capoluogo campano
immondizia disseminata per le strade. L'emergenza non rientra. Incendiati
alcuni cassonetti. Il ministro dell'Ambiente Pecoraro: «La Campania
rispetti leggi sulla differenziata» Sarebbero ancora oltre mille le
tonnellate di spazzatura disseminate lungo le strade della
città di Napoli. Gli autocompattatori dell'Asia, l'azienda speciale igiene
ambientale, continuano a registrare difficoltà nel conferimento presso gli
impianti di Caivano e Giugliano (in provincia di Napoli) dei rifiuti
raccolti. Oggi all'impianto di
Giugliano, infatti, è stato possibile scaricare appena 150 tonnellate a
fronte delle 420 previste.
Il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ha in programma
«soprattutto di promuovere la raccolta differenziata, che in questi anni, in
questa regione, non è stata realizzata. L'impegno del ministero è di fare in
modo che anche la Campania rispetti le leggi dello Stato e le norme europee
sulla raccolta differenziata».
A causare la crisi è stata la chiusura, all'inizio dello scorso
giugno, dell'impianto di Cdr di Tufino, uno dei sette presenti in Campania
dove i rifiuti conferiti vengono trasformarti in combustibili. In città,
mediamente la produzione dei rifiuti, in questo periodo dell'anno sfiora la
quota delle 1200 tonnellate al giorno. A rendere più difficile la situazione
sono anche gli incendi appiccati dai cittadini esasperati ai cassonetti. «Si
sta lavorando per cercare di uscire da questa emergenza – dice Lino
Bonsignore, direttore dell'Asia – preferisco essere ottimista e pensare che
nel giro di qualche giorno la situazione possa tornare alla normalità».
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