
La Commissione europea avvia quattro procedure d'infrazione sui rifiuti e sulla
valutazione d'impatto ambientale. Il Commissario Stravos Dimas: «Bisogna
intervenire rapidamente»
La Commissione europea ha deciso di procedere nei confronti
dell'Italia per quattro infrazioni della normativa comunitaria riguardante la
tutela della salute umana e dell'ambiente. Tre casi si riferiscono
all’inadeguata gestione dei rifiuti. Nel quarto caso, invece, le autorità
italiane non hanno preso in esame la necessità di realizzare valutazioni
d'impatto ambientale per due nuovi tratti stradali a Milano. In due casi la
Commissione intende deferire l'Italia alla Corte di giustizia europea, mentre
negli altri due è in procinto di inviare un parere motivato (seconda fase del
procedimento di infrazione) per informare l’Italia che, se il problema delle
infrazioni non verrà risolto al più presto, sarà adita la Corte di giustizia.
Stavros Dimas, Commissario europeo all’Ambiente, ha dichiarato «Se non
sono gestiti in condizioni di sicurezza, i rifiuti possono costituire una
minaccia reale per le persone e per l'ambiente. Mi auguro che l'Italia
intervenga rapidamente per risolvere i problemi riscontrati. È inoltre
importante procedere a una valutazione adeguata dei progetti di infrastrutture
in modo da evitare o ridurre al minimo le ripercussioni negative sull'ambiente».
Normativa sulle discariche
La Commissione deferisce l'Italia alla Corte di giustizia europea per mancata
conformità alla direttiva comunitaria del 1999 relativa alle discariche di
rifiuti, che stabilisce le norme applicabili alle discariche di rifiuti
nell’intento di tutelare la salute umana e l'ambiente. Queste disposizioni sono
finalizzate a ridurre al minimo i rischi e gli inconvenienti per l'ambiente
prodotti dalle discariche, come i cattivi odori, l'inquinamento delle acque e
del suolo e le emissioni di metano, potente gas serra che si forma in seguito
alla decomposizione di materia organica.
Discarica di Manfredonia
La Commissione è in procinto di inviare all'Italia un parere motivato per non
aver rispettato la sentenza della Corte di giustizia europea del novembre 2004
concernente diverse discariche di rifiuti ubicate sull'ex sito dell’Enichem e
due discariche di rifiuti solidi urbani. Tutti i siti si trovano in prossimità
della città costiera di Manfredonia, in Puglia.
Definizione di rifiuto
La Commissione ha deciso di deferire l'Italia dinanzi alla Corte di giustizia
europea a causa della definizione restrittiva di “rifiuto” introdotta nella
normativa nazionale. Una legge adottata nel dicembre 2004 stabilisce che alcuni
tipi di rifiuti non sono più considerati tali in Italia, pur rientrando nella
definizione di “rifiuto” ai sensi della direttiva quadro sui rifiuti dell’Ue
introdotta per tutelare la salute umana e l'ambiente.
Valutazione dell’impatto ambientale
La Commissione è in procinto di inviare all'Italia un parere motivato per non
avere preso in considerazione l’eventuale necessità di procedere ad una
valutazione d’impatto ambientale (Via) per la costruzione di due nuovi tratti
stradali a scorrimento veloce a nord di Milano. La valutazione d’impatto serve a
determinare in anticipo le ripercussioni ambientali di un progetto, cosicché le
autorità possano tenerne conto al momento di decidere se autorizzare il progetto
o se adottare misure specifiche per attenuarne l’impatto ambientale.
La Commissione ritiene che l'Italia stia violando la direttiva comunitaria sulla
Via perché non ha esaminato gli effetti cumulativi dei due tratti stradali.
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