Appello dei cittadini di Somma Vesuviana all'Ue: «A rischio la salute dei
bambini». Pronto un esposto da presentare alla Procura della Repubblica.
All'emergenza dell'immondizia si aggiunge quella idrica /
L'emergenza sul vulcano
Una raccolta di firme per "poter presentare un esposto alla Procura
della Repubblica", è stata avviata a Somma Vesuviana (Napoli), da parte dei
residenti di numerosi quartieri, alle prese, da giorni, con un'emergenza idrica
che, hanno sottolineato, «si aggiunge a quella dei rifiuti». Ed i residenti
della cittadina vesuviana, lanciano
Le cave sul Monte Somma
un "sos" alle istituzioni ed alla Comunità europea, «affinché - hanno detto -
qualcuno ci aiuti a risolvere i problemi legati alla mancata erogazione
dell'acqua e a quella della raccolta dell'immondizia».
Oltre cinquecento i cittadini che hanno già aderito alla petizione,
iniziata sabato sera al termine di un corteo di protesta contro la crisi idrica
e quella dei rifiuti. «Siamo un comune d'Europa – hanno spiegato i cittadini –
ma la mancanza d'acqua ci fa sentire come in Africa: la siccità sembra essere
ormai una realtà nel nostro paese, che da anni subisce i disagi di condotte
idriche insufficienti a soddisfare il fabbisogno della nostra comunità. La
scorsa settimana siamo rimasti per giorni senza acqua: l'erogazione è ripresa
domenica pomeriggio, e stamattina ci ritroviamo di nuovo con i rubinetti a
secco».
I cittadini inoltre, hanno sostenuto che l'emergenza rifiuti si sta
trasformando in «un'emergenza sanitaria». «Nel nostro quartiere – raccontano
alcuni residenti di via Marigliano – oltre ai miasmi esalati dai cumuli di
sacchetti, iniziano a vedersi grossi ratti e scarafaggi. Orami siamo tappati in
casa, non sappiamo più cosa fare. Abbiamo bambini piccoli, la scuola é
terminata, e non possiamo farli scendere in cortile a giocare, perché abbiamo
paura che si ammalino. La mancata erogazione idrica, inoltre, non ci consente di
curare a pieno l'igiene. Siamo disperati». «Se in Campania nessuno ci può
aiutare – hanno concluso – ci rivolgiamo alla Ue: intervenga qualcuno per
risolvere le nostre emergenze, qui è a rischio la salute dei nostri bambini»
Archivio Rifiuti
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