La Bibbia è il
libro più tradotto e diffuso nel mondo. Ma frequenti indagini dimostrano
che è anche il meno conosciuto e il più abusato, anche in quel luogo
dove la conoscenza dovrebbe aprirsi a tutti i patrimoni culturali: nella
scuola. Quindi, è opportuno l'arrivo della Bibbia telematica ad uso
degli studenti delle medie e delle superiori, con il progetto Bibbia
Educational promosso dalla Fondazione Cor, che propone a docenti e
studenti un nuovo strumento interattivo basato sulle nuove tecnologie
per sviluppare percorsi didattici multidisciplinari e interreligiosi tra
cristianesimo, ebraismo e islamismo. La Bibbia Educational
intende contribuire a promuovere la conoscenza della Bibbia e delle sue
tradizioni religiose e culturali nella scuola. Infatti in questo
progetto la Bibbia, insieme al Corano, è considerata un codice culturale
e religioso che ha generato culture e tradizioni, la cui presenza è
rintracciabile in molti saperi scolastici (come l'arte, la filosofia, le
letterature, la storia, la religione, le scienze) ed in altre tradizioni
contemporanee (la cinematografia, la musica, etc.).
La Bibbia Educational è la prima opera multimediale realizzata
come strumento didattico interculturale e interdisciplinare. È un
progetto elaborata da un comitato di biblisti di tutte le religioni
finalizzato a contribuire e promuovere la conoscenza della Bibbia e
delle sue tradizioni religiose e culturali nella scuola.
I 13 Cd multimediali e gli altrettanti Dvd che raccolgono i film del
progetto La Bibbia presentati dalla Rai, accompagnati da un
manuale didattico http://www.bibbiaeducational.it/pagine/scarica.php?file=manuale.pdf,
documentano le storie di personaggi "paradigmatici" del Vecchio e del
Nuovo Testamento: Adamo ed Eva (nella Genesi), Abramo, Giacobbe,
Giuseppe, Mosè, Davide, Salomone, Geremia, Ester, Sansone e Dalila. E
poi Gesù, Paolo, Giovanni (e l’Apocalisse). Le storie e la figura di
questi personaggi sono raccontate valorizzando la Bibbia (il testo sacro
per gli ebrei e i cristiani) ed il Corano (non manca un'ampia
documentazione dal testo sacro per i musulmani) e le loro tradizioni
religiose: per ciò è un progetto interreligioso; le tradizioni culturali
che sono state prodotte e generate da questi personaggi nelle culture
occidentali: per ciò è un progetto interculturale; i saperi scolastici e
le loro strategie didattiche: per ciò è un progetto per la scuola, in
quanto si propone ai docenti di tutte le discipline scolastiche per
contribuisce alla formazione interculturale ed interreligiosa della
persona degli studenti.
La determinata finalità che ha accomunato l'autore della Bibbia
Educational, il prof. Pasquale Troìa, e tutto il gruppo di progetto,
è quella di fare in modo che d'ora in poi parlare di Bibbia significa
parlare di una cultura dalla quale nessun cittadino potrà prescindere.
Sia esso credente che non credente. Perché la Bibbia è sempre più
riconosciuta e riconoscibile come il codice del nostro comune ecumene
culturale; in dialogo con altri codici di testi sacri, soprattutto con
il Corano e le sue tradizioni. Con la convinzione che soltanto in queste
pratiche dialogiche - di cui la scuola è il laboratorio unico ed
imprescindibile - è possibile contribuire a costruire quell'identità
culturale e sociale del cittadino europeo.
Il Cd propone altri strumenti di progettazione didattica come un
panorama storico dalle origini del mondo fino alle comunità cristiane,
un thesaurus interreligioso e interculturale, gli alfabeti ebraico e
greco, i libri della Bibbia, i testi della Bibbia e del Corano in
correlazione con gli eventi delle storie dei personaggi. Tali
documentazioni e strumenti sono valorizzati per attività, esercizi,
laboratori e progetti didattici interdisciplinari che il Cd esemplifica
e propone.
L'evento Bibbia Educational, presentazione e workshop
didattici in laboratorio informatico, si è svolto a Roma il 12 e 13
dicembre 2006. La presentazione ufficiale della collana da parte
dell'autore prof. Pasquale Troìa ha avuto luogo la mattina del 12
dicembre nella sede del ministero della Pubblica Istruzione in viale
Trastevere, mentre il lavoro cooperativo tra l'autore e i docenti
referenti per una simulazione e progettazione didattica in laboratori di
informatica, si è svolto nel pomeriggio del 12 dicembre e nella mattina
del 13 dicembre presso la struttura Centro Salesianum "Beato Michele Rua"
in via della Pisana.
La monumentale opera è stata presentata al ministero della Pubblica
Istruzione dal curatore prof. Pasquale Troia, presenti il ministro
Giuseppe Fioroni, l’ex presidente della Rai Ettore Bernabei e, in
rappresentanza delle religioni monoteiste interessate dal progetto, il
cardinale Paul Poupard, presidente del Pontificio Consiglio per il
Dialogo Interreligioso; il dott. Riccardo di Segni, rabbino capo di
Roma; Osama Al Saghir, presidente dei Giovani musulmani in Italia.
L'opera non si propone, ha spiegato dott. Carlo Fuscagni, presidente
della Fondazione Cor, curatrice del progetto della Bibbia multimediale,
di sostituire la parola scritta e di rappresentare un'alternativa alla
lettura dei testi canonici, ma soltanto di stimolare l'interesse degli
studenti su tematiche che possono contribuire alla convivenza pacifica e
al dialogo. Il ministro Fioroni ha sottolineato come l'opera possa
contribuire a promuovere il dialogo fra culture diverse in un paese in
cui nel 65 % delle classi sono presenti bambini figli di immigrati. Una
presenza che, ha detto, "rende necessario promuovere un'educazione
basata sul rispetto dell'altro, sull'interazione paritaria e sul
confronto costruttivo quali vie obbligate per la realizzazione e lo
sviluppo progressivo di una comunità civile basata sulla pacifica
convivenza".
La Fondazione COR prevede in questa prima fase sperimentale, un
coinvolgimento di 60 scuole del Lazio, tra medie e superiori, statali e
paritarie, tra le oltre 300 individuate per l'invio del materiale
informativo. In particolare, sono 20 scuole nella provincia di Roma e 10
scuole per gli altri 4 capoluoghi di provincia. Queste 60 scuole della
prima fase di sperimentazione, scelte in ordine di adesione al progetto,
hanno partecipato, insieme a 20 docenti provenienti da altre regioni,
individuati tra quelli referenti per i progetti interculturali,
all'evento del 12 e 13 dicembre. Continueranno un lavoro di verifica
didattica del progetto da parte dei docenti referenti con la consulenza
dell'autore durante l'anno scolastico 2006-07. Questo lavoro si
concluderà nell'incontro di aprile 2007 di condivisione professionale
dei risultati, presso il Centro Salesianum. Una seconda fase di
sperimentazione sarà destinata a 120 scuole da replicare per il
successivo triennio. La graduatoria di adesione fornirà i nominativi
delle scuole per gli eventi successivi in cui verrà coinvolto un numero
sempre crescente di scuole su tutto il territorio nazionale.
La Fondazione Cor
La Fondazione Cor nasce il 1° marzo 2001 su impulso di alcuni
professionisti del settore della comunicazione aprendo un dibattito sui
media, con un'attenzione particolare alla televisione. Scopo della Cor è
la diffusione in Italia e nei paesi dell'Unione europea della cultura
umanistica in tutti i suoi aspetti: da quello storico e
politico-istituzionale a quello scientifico e ambientalistico, a quello
artistico-letterario, a quello filosofico e religioso. La prima
importante iniziativa promossa dalla Cor è stata la pubblicazione sul
Corriere della Sera del 19 febbraio 2003 di un appello sottoscritto
da numerosi esperti di comunicazione televisiva, intitolato
Ragioniamo insieme per una televisione di qualità. Su questo tema,
nel giugno successivo, la Cor ha organizzato un convegno a Roma tra
operatori e studiosi della televisione. Fra le iniziative della Cor, c'è
anche il conferimento di borse di studio annuali a studenti e laureati,
per lavori sulla divulgazione e diffusione della cultura storica, di
quella umanistica e sulla comunicazione.
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