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07/02/2008 Il caso Napoli (http://www.legambiente.campania.it)

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La città di Napoli si attesta - nel mese di dicembre 2001 - su di una percentuale di raccolta differenziata pari al 10.5% - con una media su base annuale pari a circa il 6% - e nei primi quattro mesi del 2002 si avvicina mediamente al 12%.

A rafforzare l'importante risultato di dicembre 2001 - tanto per fare un esempio, nel mese di gennaio la percentuale di r.d. era solo dell'1.5% -, nello stesso anno si ha una complessiva riduzione del conferimento - rispetto all'anno precedente - pari quasi al 12%.

Considerevole risulta anche l'insieme dei servizi attivati, da quelli estesi a tutti i distretti cittadini (multimateriale, legno e ferro, tessuti, ingombranti, sfalci e potature) al prelievo della frazione umida (limitata solo ad alcuni distretti). Nel breve periodo è prevista l'attivazione della raccolta monomateriale della carta a mezzo di contenitori condominiali da allocare nelle residenze provviste delle necessarie aree pertinenziali.

I dati complessivi relativi ai 16 mesi 2001/2002 evidenziano alcuni elementi che vanno tenuti nel debito conto:
rilevante, nel computo della percentuale di r.d. raggiunta, è la quota costituita dagli ingombranti, il cui segmento di raccolta - affidato a circa 1200 lsu stabilizzati - ha assunto quasi le caratteristiche, le modalità e le dimensioni del servizio di raccolta della frazione indifferenziata
le frazioni raccolte separatamente presentano rilevanti percentuali di prodotto non pulito e quindi non recuperabile, perché fuori mercato (il che, oltre a ridurre la percentuale di r.d., ha come corollario la necessaria constatazione della totale assenza di un'adeguata informazione e di uno scarso coinvolgimento emotivo degli utenti, poco responsabilizzati ed evidentemente non partecipati al servizio) la sostanziale irrilevanza della percentuale di raccolta dei RUP (accettabile quella dei farmaci), con la quasi completa mancanza del servizio di raccolta di pile e batterie esauste (ma a ciò si è in procinto di ovviare a mezzo di un apposito accordo con la Federazione Nazionale Tabaccai).

A fronte della complessità del servizio, del tutto inesistente risulta essere la rete impiantistica necessaria per l'attività successiva al prelievo, in quanto nel territorio cittadino non è attiva nessuna delle necessarie Isole ecologiche, né è presente una struttura in grado di valorizzare - anche a mezzo della selezione - la raccolta multimateriale.

Inoltre il dato evidenziato rispetto alla raccolta degli ingombranti rende indispensabile quanto meno selezionare e valorizzare i diversi materiali.

http://www.legambiente.campania.it

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