Due procedure per inottemperanza a provvedimenti di sospensione e una
condanna per pubblicita' ingannevole. Così l'Antitrust è intervenuta nei
confronti di tre gestori di telefonia mobile italiani, rispettivamente Tim
Vodafone e Wind.
Stretta dell'Antitrust
su tre gestori di telefonia mobile italiani. L'Autorità Garante
della Concorrenza ed il Mercato ha infatti avviato una procedura per
inottemperanza a provvedimenti di sospensione per pubblicita' ingannevole
contro le società Tim e Vodafone. Mentre nei confronti di Wind il
provvedimento è una condanna che prevede una sanzione amministrativa
pecuniaria di 29.100 euro. In particolare, sotto accusa la
pubblicità 1xTutti di Tim, già dichiarato ingannevole lo scorso
agosto. La Guardia di Finanza ha però segnalato la continuazione della
diffusione di un messaggio rientrante nella campagna pubblicitaria "1XTutti"
oggetto del provvedimento. Secondo l'Authority il messaggio, pur essendo
diffuso con modalità diverse rispetto a quelle segnalate all'Autorità nel
provvedimento dell'agosto 2005, propone sostanzialmente un contenuto
informativo inalterato e presenta il medesimo profilo di ingannevolezza già
accertato ad una prima delibazione della fattispecie.
Per quanto riguarda Wind, messaggio ritenuto ingannevole è la
telepromozione per l'offerta "Wind - Happy City" per le telefonate
su rete fissa urbane ed extraurbane, diffusa lo scorso 14 maggio. Il
messaggio offriva telefonate fisse illimitate e gratuite precisando solo in
un passante che l'offerta riguardava fino a 600 minuti di chiamate locali
comprese nel canone. L'Autorità ha rilevato che tutte le informazioni
relative alle caratteristiche essenziali dell'offerta sono rese in maniera
contraddittoria. Infatti, a fronte della sua unitarietà, consistente
nell'offerta di 600 minuti gratuiti per le telefonate urbane al costo del
canone Telecom, l'utilizzo della locuzione "in più" posta fra le
affermazioni "posso fare gratis tutte le telefonate che voglio" e "gratis in
città" induce a ritenere che vi siano differenti componenti dell'offerta.
Inoltre, il limite di 600 minuti riportato nel testo scorrevole, che appare
durante il messaggio, sembra in contraddizione con l'espressione "tutte le
telefonate che voglio nella mia città di giorno e di notte per sempre". Per
tale motivo, il messaggio in esame appare ingannevole nella misura in cui
lascia intendere che si possa usufruire di un numero illimitato di chiamate
al prezzo del canone corrispondente al canone Telecom.
Infine Vodafone, contro la quale l'Antitrust ha puntato
il dito per la campagna pubblicitaria "Passa a Vodafone. Avrai 600 € di
telefonate in regalo". Anche in questo caso l'Autorità aveva ritenuto in
precedenza, nel settembre 2005, che ad una prima delibazione della
fattispecie, i messaggi pubblicitari segnalati apparivano inidonei ad
indicare in modo chiaro e immediatamente percepibile le condizioni effettive
di fruibilità della promozione pubblicizzata. I messaggi segnalati -si legge
nel provvedimento - pur essendo diffusi con modalità diverse rispetto a
quelle segnalate all'Autorità nel citato provvedimento n. 14675, del 6
settembre 2005, propongono sostanzialmente un contenuto informativo
inalterato e presentano il medesimo profilo di ingannevolezza già accertato
ad una prima delibazione della fattispecie. In particolare, tali messaggi
continuano a prospettare la possibilità di ottenere 600 euro di telefonate
in regalo passando a Vodafone, non evidenziando con chiarezza che di tale
traffico si può beneficiare solo attraverso complesse operazioni a titolo
oneroso ed ulteriori rispetto alla mera portabilità del proprio numero.
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