In questi giorni abbiamo ricevuto migliaia di lettere, fax e mail sulla vicenda. Ringraziamo per le segnalazioni ricevute: non è possibile rispondere a tutti, ma vogliamo puntualizzare la nostra posizione, al di là delle polemiche e delle strumentalizzazioni.
La Regione Piemonte ha approvato il 2 agosto il piano di prelievo dei caprioli, nell’ambito della normale attività venatoria, posticipando di due settimane (al 24 agosto) l’avvio dei prelievi.
Si tratta di un’operazione in atto da anni (senza avere mai assolutamente sollevato le proteste di alcuno) per tutelare l’ambiente, le colture e anche la sicurezza degli automobilisti, frutto di un complesso e meticoloso lavoro di censimento che dura mesi, eseguito da tecnici faunistici ed esperti che valutano il carico teorico sostenibile dal territorio per le varie specie animali, censiscono il numero di capi presenti e procedono alla quantificazione del prelievo venatorio ammissibile e degli abbattimenti necessari.
In tutte le Regioni italiane ci sono gli abbattimenti, anche in misura maggiore che in Piemonte, dove i capi da prelevare per il 2006 sono 4996. In Emilia Romagna sono 6690, in Italia, complessivamente sono 50.000.
I caprioli mangiano i germogli e distruggono il patrimonio boschivo, danneggiando le coltivazioni: aumentano di anno in anno perché trovano situazioni ambientali e territoriali favorevoli e non hanno predatori naturali, vanno sulle strade, provocano incidenti. Nel periodo dal 1993 al 2005 gli incidenti stradali provocati dai caprioli sono stati 1037, con un danno medio per sinistro risarcito di 1755€.
Il Piemonte è ricco di animali, la Regione li tutela in ogni modo e ne preserva l’habitat e il territorio, ma proprio per questo è necessario tenere costantemente sotto controllo la popolazione delle diverse specie, sempre nell’ambito dell’attività venatoria.
In Piemonte esistono 60 parchi regionali e 2 parchi nazionali ed una diffusa sensibilità ambientale. Ricordiamo che il prelievo faunistico è realizzato sotto l’attenta osservazione dei guardiacaccia che scelgono gli animali da abbattere, escludendo i piccoli e le femmine. Abbiamo ricevuto molte segnalazioni di persone che chiedono di adottare i piccoli caprioli: la cattura di un capriolo è un’operazione di grande complessità ed esistono anche rischi per la loro reimmissione in altri ambienti.
Suggeriamo a tutti i genitori la lettura di un buon libro di ecologia, che aiuti i più piccoli a comprendere che la natura non è solo quella descritta nelle favole di Walt Disney.
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