Un chilo di riso per combattere la fame nel mondo.
Il prossimo week end nelle principali piazze italiane centinaia di
banchetti offriranno confezioni di riso Thai del commercio equo e solidale,
a fronte di un contributo di 5 euro. L'iniziativa, dal titolo "Abbiamo riso
per una cosa seria", è anche quest'anno promossa dalla FOCSIV (Federazione
italiana di volontari nel mondo) e da altre 26 organizzazioni non
governative, con il patrocinio del Segretario Sociale Rai. L'intero ricavato
della raccolta sarà destinato al progetto di sviluppo agro-zootecnico nelle
aree di Mumena e Matebo in Zambia. In 500 piazze del Paese i
volontari distribuiranno il riso del commercio etico certificato
Fairtrade, proveniente da cooperative di piccoli produttori della Thailandia.
La scelta di questo cereale non è casuale: il riso è l'alimento più diffuso
sul Pianeta ed è la fonte di guadagno di milioni di piccoli agricoltori che
producono per il mercato locale. Nell'era della globalizzazione le realtà
territoriali rischiano di scomparire per essere sostituite da metodi di
coltivazione meccanizzati, promossi dalle grandi industrie. Ciò mette a
repentaglio la sopravvivenza dei contadini dei paesi in via di sviluppo.
Senza contare che le multinazionali possiedono i diritti sui risi OGM, a
discapito del mercato delle varietà tradizionali. La certificazione
Fairtrade permette di proteggere il commercio locale, con la garanzia di un
prezzo minimo per coprire i costi di produzione e di investimenti
economico-sociali nelle comunità.
Il ricavato dell'iniziativa 2007 andrà a sostegno del progetto
SVI nelle aree di Mumena e Matebo in Zambia. Il progetto tende al
miglioramento delle competenze agro-zootecniche, all'attivazione di gruppi
di cooperazione e al miglioramento dell'habitat, attraverso formazione sul
campo, della comunità Kaone, al fine di rendere più dignitoso il livello di
vita di queste persone.
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