Dentro la cassetta della posta trovi una letterina indirizzata alla
"bambina Alice Poretti", la apri e scopri che il Movimento per la Vita
di Firenze invita i genitori di Alice alla Giornata per la Vita, con la
santa messa celebrata dal Cardinale per domenica prossima 4 febbraio alla
chiesa SS. Annunziata sempre di Firenze. La letterina, rivolta alla bambina
di neppure un anno, invita i genitori alla celebrazione per ricevere
nell'occasione "un piccolo, ma simpatico, regalino".
Ma chi gliel'ha dato l'indirizzo di mia figlia al Movimento per la
Vita? Non essendo battezzata e' da escludere che sia stata la
Parrocchia, e percio' non resta altra spiegazione che sia stata l'anagrafe
che consegna la lista dei nati nel 2006 ad una organizzazione privata che
strumentalmente utilizza i figli per raggiungere i genitori e fare
propaganda e pubblicita' delle sue iniziative.
L'esordio della lettera e' "per tutta la vita ti ricorderai del 2006.
L'anno che ti ha visto venire alla luce, anche se la tua esistenza e'
iniziata gia' nove mesi prima della tua nascita!". Ci mancava solo
che aggiungessero, che per fortuna tua mamma non ha abortito. Dopo una
mezza paginetta di augurio di una vita felice e della scoperta della natura,
c'e' il vero scopo della lettera, cioe' l'invito alla messa e all'iniziativa
del Movimento per la Vita di Firenze. Nessuna spiegazione di come hanno
fatto a sapere dell'esistenza di mia figlia e neppure nessuna clausola per
chiedere la cancellazione dalle loro liste.
E' questa la cosa che principalmente ha colpito me e il mio compagno
Vincenzo Donvito, babbo di Alice: perche' usare nostra figlia per
propagandare un'iniziativa del genere? Certa che Alice non ha sottoscritto
nessuna liberatoria per l'utilizzo del proprio recapito al Movimento per la
Vita, perche' l'anagrafe del Comune di Firenze fornisce i nominativi e i
rispettivi indirizzi dei bambini nati nel 2006?
Tutte le associazioni e i partiti politici possono chiedere i nominativi
all'anagrafe per pubblicizzare le proprie iniziative? Sarebbe davvero
una novita'!
Queste sono le domande che in un esposto denuncia -realizzato con la
collaborazione dell'avv. Claudia Moretti, legale dell'Aduc (Associazione per
Diritti degli Utenti e Consumatori)- abbiamo, col mio compagno, rivolto alla
Procura della Repubblica di Firenze per ravvedere se nel comportamento
dell'anagrafe del Comune di Firenze si sia compiuto il reato di abuso
d'ufficio (art.323 cp: vantaggio ingiusto patrimoniale e danno ingiusto), e
sia stato violato l'art.22 della legge 241/1990 che disciplina l'accesso
agli atti del procedimento amministrativo.
Donatella Poretti, deputata Rosa nel Pugno
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