Applicazione di sanzioni amministrative,
ulteriori ispezioni e, nei casi più gravi, divieto del trattamento dei dati
personali. Sono queste le misure che il Garante per la protezione dei dati
personali attiverà di nuovo nei confronti dei gestori telefonici e di
aziende private per tutelare gli utenti dalle continue telefonate di
disturbo. Restano purtroppo numerosi i cittadini che si rivolgono
al Garante per lamentare l'offerta di servizi e prodotti
prevalentemente da parte di società telefoniche (linee veloci Internet,
segreterie telefoniche, tariffe particolari, instradamento automatico della
linea verso altro operatore), o che protestano per i continui disturbi
arrecati alla loro vita privata da call center che li contattano, spesso
negli orari meno opportuni, per proporre offerte commerciali.
Dopo una serie di interventi e l'indicazione delle regole per i
nuovi elenchi telefonici, per arginare il fenomeno il Garante ha da
ultimo adottato, nel marzo di quest'anno, un provvedimento a carattere
generale con il quale ha prescritto ai gestori telefonici di attuare, entro
maggio, specifiche misure per contrastare prassi illegittime come appunto
l'attivazione di contratti, schede o servizi telefonici non richiesti dagli
utenti e per evitare le telefonate di disturbo.
In particolare, veniva stabilito che i gestori telefonici e call center
devono contattare persone solo se queste hanno manifestato un preventivo
consenso a ricevere chiamate e comunicazioni promozionali (consenso indicato
da appositi simboli sugli elenchi telefonici); devono sempre spiegare agli
interessati da dove sono stati estratti i dati personali che li riguardano;
devono rispettare la volontà degli utenti di non essere più disturbati con
offerte promozionali. Gli utenti possono comunque esigere di far cancellare
i loro dati dal data base del call center nel quale siano stati
indebitamente inseriti.
Sulla base delle segnalazioni pervenute, ma anche del monitoraggio
effettuato dalla stessa Autorità in questi mesi, non risulta
tuttavia che il fenomeno si sia significativamente ridotto.
Il Garante ha perciò deciso una articolata serie di nuovi
interventi. Innanzitutto proseguirà sulla strada delle sanzioni
amministrative nei casi di violazione, dopo le 20 sanzioni applicate di
recente. Avvierà poi, in collaborazione con la Guardia di Finanza,
accertamenti ispettivi. E, nei casi in cui emergesse che società telefoniche
e call center raccolgono dati in violazione delle norme o contattano utenti
in modo illecito (specie quando sia stata registrata la loro volontà di non
esser più disturbati), l'Autorità adotterà anche provvedimenti di divieto
del trattamento dei dati. Il Garante si è riservato, infine, eventuali altre
iniziative riguardo le regole alle quali devono sottostare i call center
affinché i diritti dei cittadini vengano pienamente rispettati.
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