Violazione della legge sulla privacy. E' questo il reato ipotizzato dalla
Procura di Roma nel fascicolo aperto in seguito al servizio della trasmissione
di Italia 1 delle Iene, in cui sono stati raccolti alcuni tamponi di sudore a
cinquanta parlamentari al fine di provarne l'uso di sostanze stupefacenti.
Così come aveva già fatto il garante della privacy sottolineando che quei dati
erano stati raccolti in modo illecito "in quanto attinenti allo stato di
salute", gli inquirenti di piazzale Clodio sottolineano che proprio il
prelievo, senza autorizzazione, è di per sé un reato.
Gli accertamenti sono affidati direttamente al procuratore capo, Giovanni
Ferrara. Nel fascicolo sono presenti sia esposti riguardanti la violazione
della legge sulla privacy, che quelli che richiedono l'accertamento
dell'identità dei parlamentari che avrebbero fatto uso di stupefacenti e di
chi gli abbia fornito quelle sostanze. Si procede contro ignoti. Il servizio
delle Iene doveva essere trasmesso il 10 ottobre scorso, ma se fosse stato
fatto, a questo punto, si sarebbe verificato un altro illecito.
BERTINOTTI: ALLARMANTE QUANTO EMERSO DA INCHIESTA IENE
Il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, definisce 'un po'
allarmante' quanto e' emerso dall'inchiesta fatta dalle 'Iene' sull'uso della
droga in Parlamento, tuttavia ammonisce sulla necessita' di difendere
'rigorosamente' la prerogativa di ciascuno, deputati e senatori compresi, alla
privacy.
'Anche le cose che vengono fatte contro i parlamentari -sottolinea il
presidente della Camera rispondendo alle domande di alcuni studenti
intervenuti al convegno della Fondazione Donat Cattin- se rivelano episodi di
costume discutibili bisogna essere in grado di difendere rigorosamente la
prerogativa di ogni cittadino alla difesa della privacy. Non cadiamo nel
tragico errore di combinare la giusta critica al costume con la possibilita'
di farlo con ogni mezzo perche' se la critica al costume viene fatta con un
metodo sostanzialmente illegale e' piu' grave il danno che il guadagno. Non
sto chiedendo forme di tutela particolari per i parlamentari -aggiunge
Bertinotti- ma per tutti i cittadini'.
'Detto questo, quello che poi emerge anche magari con un tampone sulla droga
e' un po' allarmante. E noi dobbiamo sapere che sono punti di discussione che
chiedono in qualche modo la rimessa in discussione di una questione che
riguarda anche l'ordinamento etico e il comportamento'.
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Archivio le Iene, Parlamentari e Droga al Parlamento
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