Le "Iene" - protagoniste della omonima trasmissione
televisiva - tornano alla ribalta con un test destinato a fare rumore. Un
tampone che rivela se sono state assunte sostanze stupefacenti nelle
ultime 36 ore è stato usato da una Iena 'in borghese': ha avvicinato 50
deputati con il pretesto di una intervista, facendo "tamponare" da una
finta truccatrice la loro fronte durante le riprese. Risultato della
prova: 16 onorevoli positivi sui 50 del campione analizzato.
Ma secondo le maggiori associazioni antiproibizioniste, esperti e siti
internet che si occupano dell'argomento droghe il test 'Drugwipe',
utilizzato dalle Iene per 'incastrare' quei parlamentari che avevano fatto
uso di sostanze stupefacenti, non sarebbe così attendibile come sostengono
gli autori della trasmissione. A mettere sotto accusa per primo il test,
che si fonda su 'liquidi immediati' prodotti dal corpo umano - come sudore
e saliva - sono stati gli esperti dell'Istituto di medicina legale di
Berna, in base ad uno studio condotto in alcuni paesi dell'Unione europea.
In base a quanto riportato sul sito antiproibizionisti.it (punto di
riferimento in Italia per il movimento teso alla liberalizzazione delle
droghe leggere, ndr) il 'drugwipe' di cui sopra non sarebbe in grado di
rilevare la presenza di THC, la sostanza attiva della canapa. Il grado di
inaffidabilità per quest'ultimo stupefacente sarebbe dell'80-90% dei casi.
Il motivo è che la sostanza attiva THC non è idrosolubile e non si ritrova
quindi nella saliva o nel sudore. Bisognerebbe basare le conclusioni su
una analisi delle urine incrociata con una del sangue.
L'inchiesta delle Iene
Un onorevole su 3 farebbe uso di stupefacenti, prevalentemente cannabis ma
anche cocaina: lo rivela un test eseguito dalle Iene. L'esame, eseguito a
loro insaputa su 50 deputati, e' il drug wipe, un tampone frontale che,
spiega Davide Parenti, capo autore delle Iene, 'ha una percentuale di
infallibilita' del 100%'. Il 32% degli 'intervistati' e' risultato
positivo: di questo il 24% (12 persone) alla cannabis, e l'8% (4 persone)
alla cocaina.
"Le Iene ci ripensino". Lo chiede il senatore della Margherita
Luigi Lusi a proposito delle anticipazioni di stampa secondo cui domani
sera la trasmissione di Italia Uno trasmetterà una inchiesta sui deputati
che farebbero uso di stupefacenti. "Qual è l'obiettivo delle Iene? Il
rischio - continua l'esponente dielle - è quello di mandare in onda
un'inchiesta 'alterata' perchè, stando alle anticipazioni, si baserebbe
non solo su metodi da verificare, ma farebbe acqua da tutte le parti sia
dal punto di vista dei diritti, sia della privacy e non ultimo
dell'attendibilità medica, dando un messaggio distorto e falsato ai
giovani che rappresentano proprio il pubblico principale di questa
trasmissione". "A questo punto verrebbe da pensare che si tratti
semplicemente di un metodo arbitrario e piuttosto superficiale per mettere
alla berlina le istituzioni del paese. Un conto infatti - continua il
senatore - sono le inchieste intelligenti, provocatorie e irriverenti a
cui le Iene da sempre ci hanno abituati, un altro la ricerca a tutti i
costi di sensazionalismo a scapito dell'attenzione che si dovrebbe invece
ad un argomento cosi' serio e delicato quale quello trattato". "Chiedo a
questo punto che i presidenti di Camera e Senato diano una loro
valutazione su questa vicenda e - conclude Lusi - su quanto avvenuto ai
parlamentari chiamati in causa a loro totale insaputa".
Capezzone della Rosa nel Pugno commenta i test de 'Le Iene' sui
deputati trovati positivi all'uso di droghe: 'Io l'ho sempre detto'. Se un
cane poliziotto entra nei luoghi della 'politica ufficiale' - continua -
prima gli va in tilt il naso e poi si arrende'. La Mussolini invece
annuncia: 'Abbiamo attivato una petizione sul sito www.azionesociale.net.
Vogliamo sapere chi tra i deputati usa droga e da chi la compra, ma
soprattutto se la vende: ci manca solo l'onorevole-pusher.
Archivio
Archivio le Iene, Parlamentari e Droga al Parlamento
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