Con una lettera al nuovo
Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, il
Codacons ha chiesto di revocare il decreto del 12 maggio 2006, entrato in
vigore lo scorso 20 maggio, firmato dall'ex Ministro Mario Landolfi con il
quale scompare il francobollo di posta ordinaria in favore di quello
prioritario, più costoso per il consumatore. Dal giorno 20 maggio, infatti, sarà
possibile inviare la corrispondenza usufruendo esclusivamente del servizio
di posta prioritaria dal costo di 60 centesimi. "Di fatto -
afferma Carlo Rienzi, Presidente
Codacons - un aumento occulto delle tariffe postali,
che peserà sulle tasche degli utenti, introdotto con un furbo stratagemma
simile a quello usato dalle Ferrovie, che hanno ridotto i treni
interregionali in favore dei più costosi Intercity".
Contro il provvedimento il Codacons ha annunciato un ricorso al
Tar. "Non ha senso dire che un servizio viene cancellato perché non
lo usa più nessuno - conclude Rienzi - Se infatti in Italia le lettere
spedite con posta ordinaria arrivassero in tempi brevi come avviene
all'estero, vi sarebbe un accesso di massa al servizio. E i responsabili del
suo funzionamento sono proprio coloro che decidono di incentivare l'utilizzo
del francobollo prioritario e che quindi ci ricaverebbero dalla scomparsa
della posta ordinaria".
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