Il 6 aprile Silvio Berlusconi dovrà comparire di fronte ad un collegio interamente femminile
Il gip di Milano Cristina Di
Censo ha deciso: il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi deve essere
giudicato con rito immediato per concussione e prostituzione minorile.
Insomma, le prove della sua colpevolezza sono evidenti. Il destino del premier
si lega a quello delle donne. Una, la minorenne Ruby, lo ha messo nei guai.
Un'altra donna, Ilda Boccassini, ha indagato su di lui. E sempre tre donne
dovranno giudicarlo penalmente (leggi
l'articolo) dopo che un milione di cittadine italiane hanno già
espresso il loro giudizio in piazza. Primo commento degli avvocati: "Non ci
aspettavamo nulla di diverso". Berlusconi diserta la conferenza stampa di
Catania e torna a Roma
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15/01/2011 Berlusconi a processo, la notizia fa il giro del mondo (http://www.ilfattoquotidiano.it)
La notizia che il gip di Milano, Cristina Di Censo, ha
disposto il giudizio immediato nei confronti di Silvio Berlusconi
ha fatto immediatamente il giro del mondo. Subito dopo i flash delle agenzie
internazionali, la notizia è apparsa in apertura sui media stranieri, con
tutti i principali network (Bbc, Cnn, Sky News, al-Jazeera, ma anche Financial
Times) che hanno dato ampio risalto alla vicenda nelle dirette televisive e
sulle home page dei siti Internet.<li><a href="http://www.flickr.com/photos/ilfattoquotidiano/5447411935/"target="_blanl"><b>Berlusconi
a processo. La notizia fa il giro del mondo</b></a>
Bbc: “Giudizio immediato per Berlusconi accusato di aver
pagato per fare sesso con una 17enne”
Cnn: “Il premier, Silvio Berlusconi, sarà processato per aver
fatto sesso con una prostituta minorenne e per abuso di potere”
Le Monde: “Affaire Ruby, la giustizia italiana decide per il
‘processo immediato’ a Berlusconi”
Sky News: “Berlusconi affronta il processo per il sesso con
un’adolescente”.
Financial Times: “Il premier Silvio Berlusconi rinviato a
giudizio con l’accusa di aver pagato una relazione sessuale con una teenager
minorenne e tentato di coprire la vicenda”
The Wall Street Journal: “Berlusconi a processo per
prostituzione minorile”
Abc News: “Berlusconi a processo in un’inchiesta sulla
prostituzione”
Al-Jazeera: “Berlusconi sarà processato per aver pagato una
relazione sessuale con una minorenne e aver abusato della sua posizione,
tentando di coprire la vicenda”
Sueddeutsche: “Berlusconi in tribunale per gli scandali
sessuali”
Bild: “Berlusconi a processo”
Stern: “Berlusconi in giudizio”
El Mundo: “Berlusconi sarà giudicato per abuso di potere e
prostituzione minorile”
El Paìs: “Berlusconi sarà giudicato ad aprile per
prostituzione minorile e concussione
15/02/2011 Ruby, Bersani: “Berlusconi si dimetta e andiamo a elezioni” (http://www.ilfattoquotidiano.it)
Pdl contro i magistrati. Gelmini:
"Attacco alla sovranità popolare". Silenzio dalla Lega. Maroni: "Non ho nulla da
dire"
La decisione del gip di accogliere la richiesta di rito immediato a carico di
Silvio Berlusconi ha scatenato, come prevedibile, le reazioni
politiche. Con l’opposizione che invoca le dimissioni del premier e lo invita
a farsi processare, e i fedelissimi del Cavaliere che invece accusato la
magistratura a “orologeria”. Ma a spingersi in avanti è il Pd, con
Pier Luigi Bersani che chiede le dimissioni di Berlusconi e il voto
anticipato. E se Benedetto della Vedova, capogruppo alla
camera di Futuro e Libertà, invita a non fare una guerra alla magistratura, la
Lega preferisce non esprimersi. Roberto Maroni si limita a un
laconico: “Non ho nulla da dire, non parlo di questo”.
“Chiederemo le dimissioni di Berlusconi per poi andare a elezioni anticipate,
noi le chiediamo e le vogliamo “, ha detto Bersani
raccogliendo la volontà espressa dall’intera opposizione. “Berlusconi si
proclama perseguitato e innocente. Allora vada a difendersi davanti ai giudici
come tutte le persone che non hanno nulla da nascondere”, ha detto il
capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini. “Risparmi
al suo Paese la figura di un presidente del Consiglio processato per
prostituzione minorile”. In linea Massimo Donadi. “Due
italiani su tre non hanno più fiducia in Berlusconi, non c’è più una
maggioranza e il Parlamento è immobile”, dunque, il premier “faccia l’unica
cosa buona che può fare: si faccia giudicare, si dimetta e consenta al Paese
di andare andare alle elezioni”, ha detto il capogruppo dell’Idv alla Camera.
L’Udc chiede che la “vicenda sia chiarita al più presto, nell’interesse delle
istituzioni italiane”, dice il segretario Lorenzo Cesa.
“Rispettiamo i magistrati milanesi che hanno scelto il rito abbreviato per
Berlusconi, e nei confronti del premier siamo garantisti come per ogni
imputato”. Per Fli Benedetto Della Vedova ammonisce: “I
prossimi mesi non possono diventare un rodeo pro o contro la
magistratura”. Quindi, ha sottolineato l’esponente finiano, “evitiamo di far
precipitare il Parlamento in una discussione politica, in una guerra senza
quartiere alla magistratura”.
Dalla maggioranza si grida al complotto. Rotondi invoca
addirittura l’intervento del Capo dello Stato: “Mai nella storia d’Italia vi è
stato un uso della giustizia così finalizzato alla lotta politica. E’
inevitabile un intervento del Capo dello Stato”, ha detto il ministro per
l’Attuazione del Programma. Mentre per il guardasigilli, Angelino
Alfano, il fatto che il gip di Milano abbia disposto il processo
immediato nei confronti del premier significa che non ha tenuto conto di
quanto votato le settimane scorse dalla Camera, dunque questo è “un tema che
attiene l’autonomia, la sovranità e l’indipendenza del Parlamento”. Vale, ha
aggiunto, “comunque la presunzione di innocenza”.
Maurizio Lupi si scaglia contro la procura milanese che
“tenta di ribaltare l’ordine democratico” anche perché, gli fa eco
Roberto Formigoni, “non esiste alcuna ipotesi accusatoria, mi sembra
tutto una grande costruzione mediatica con poca sostanza”. Fabrizio
Cicchitto garantisce che “il governo va avanti, resistendo a questi
tentativi di manomettere l’equilibrio politico del Paese”. Per il capogruppo
del Pdl alla Camera “ci sarà la risposta dei legali del premier. Il governo,
dal punto di vista politico – aggiunge Cicchitto – porterà avanti la sua
azione non facendosi distogliere da questo tentativo di modificare il quadro
politico attuale”. Per il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone,
“la decisione del gip di Milano ricalca un copione perfino scontato. La
situazione è davvero paradossale: non ci sono né i reati né le vittime, ma c’è
il processo a tamburo battente, e soprattutto c’è un processo mediatico già in
corso da settimane sotto forma di gogna anti-premier. Il silenzio dei
garantisti di sinistra è un epitaffio politico per loro: è evidente il
tentativo della sinistra, sconfitta sia nelle urne che nelle aule
parlamentari, di usare la scorciatoia giudiziaria per una spallata. Ma non si
illudano: non praevalebunt”.
La prima (e unica) donna dell’esecutivo a commentare è Stefania
Prestigiacomo. Seguita da Maria Stella Gelmini. Il
ministro dell’istruzione parla di “attacco alla sovranità popolare” da parte
dei magistrati. Mentre il titolare dell’Ambiente sostiene che “Il giudizio
immediato disposto dal Gip nel processo farsa contro Silvio Berlusconi
conferma che la via giudiziaria in Italia è la continuazione della politica
con altri mezzi”, ha detto il ministro dell’Ambiente. “Solo che da noi i
processi al Premier sono l’unica politica che la sinistra, e purtroppo anche
una certa piazza, sembra in grado di seguire. Ed è triste che ciò accada
mentre il paese fronteggia un assalto di dimensioni bibliche alle nostre
coste, mentre il Governo e’ impegnato a sostenere la ripresa dell’economia, lo
sviluppo, il rilancio dell’occupazione”.
Agli esponenti della maggioranza si rivolge Anna Finocchiaro.
Secondo la capogruppo del Pd al Senato “una maggioranza responsabile, se
esistesse in questo Paese, dovrebbe convincere il Premier a difendersi nel
processo e non dal processo”, ha detto. “Berlusconi vada a difendersi davanti
ai giudici come fanno tutti i cittadini che non si vogliono nascondere. La
giustizia è uguale per tutti. Ma per la dignità sua e del Paese prima si
dimetta: non è bene per l’Italia che un Premier si faccia processare per
concussione e prostituzione minorile”.
15/02/2011 L’avvocato di Nicole Minetti: “Sono sua amica, ma Berlusconi si deve difendere nel processo” (http://www.ilfattoquotidiano.it)
“Si difenda nel processo, non dal processo”. A parlare è Daria Pesce, avvocato
difensore di Nicole Minetti, ospite ieri sera di Gad Lerner all’Infedele.
Pesce non ha negato la possibilità che la sua assistita possa essere rinviata
a processo per favoreggiamento della prostituzione. “Escludo tassativamente”,
dice, “che possa essere condannata per concorso alla prostituzione minorile,
sul favoreggiamento potrebbe anche essere ascrivibile perché molte ragazze si
sono rivolte alla Minetti, che aveva un rapporto affettivo con Silvio
Berlusconi. Sul favoreggiamento contro Minetti ci sono indizi che potrebbero,
non dico farla condannare, ma mandarla a processo”.
Pesce esclude che la linea difensiva della consigliera regionale possa entrare
in conflitto con quella del premier. “Probabilmente no”, osserva, “se il
premier si adegua alla nostra strategia difensiva”. Più in generale l’avvocato
afferma di essere “amica di Berlusconi. Difendo - dice – manager di Mediaset
ma Berlusconi potrebbe difendersi in altro modo, come io ho fatto con Nicole
Minetti: mi sono presentata davanti alla dottoressa Boccassini. Se il premier
si presentasse probabilmente ne uscirebbe vittorioso. Assumendo un
atteggiamento moderato. Io non faccio politica – conclude – ma ritengo che ci
si debba difendere nel processo, non dal processo”.
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