Grazie
a ex Cirielli, indulto e lodo Alfano il premier ha evitato la condanna a 4 anni
e 6 mesi. La traduzione in italiano della sentenza della Cassazione che ha
confermato: Mills è stato corrotto dal premier.
PRIMA PAGINA:
• MISTER B. “INCASSA” (di Peter Gomez e Marco Travaglio)
Senza tre leggi ad personam, fatte apposta per lui e per Cesare Previti, ieri
Silvio Berlusconi sarebbe stato prelevato dalle forze dell’ordine e accompagnato
a San Vittore per scontare la pena dopo la condanna definitiva per corruzione
giudiziaria di David Mills. Stessa sorte sarebbe toccata, con le opportune
procedure di estradizione, per il legale (si fa per dire) inglese. E’ questa –
checché ne dicano i tg e i giornali di regime – la traduzione in italiano della
sentenza della Cassazione che l’altroieri ha confermato irrevocabilmente la
colpevolezza di Mills per essere stato corrotto da Berlusconi con 600 mila
dollari in cambio di due false testimonianze nei processi All Iberian e Guardia
di finanza, e dichiarando il reato prescritto da un paio di mesi. Basta
riavvolgere il nastro del processo per immaginarne l’esito finale e definitivo,
al netto della legge ex Cirielli (2005), dell’indulto extra-large (2006) e del
“lodo” Alfano (2008) [...]
•
Feltri, l’arma letale (di Marco Travaglio)
Le bugie dei berluscones sono come gli esami di Eduardo: non finiscono mai. Il
Banana mente sui suoi affari e i suoi bilanci degli anni Ottanta. Poi arriva la
Guardia di finanza e, per nascondere le bugie, la Fininvest corrompe i
finanzieri. Ma poi questi confessano le tangenti Fininvest e lui racconta altre
balle. Ma viene chiamato a testimoniare Mills, che potrebbe smentire le sue
balle. Allora viene corrotto anche Mills perché racconti balle pure lui. Ma poi
Mills dice la verità al suo commercialista e il Banana deve raccontare altre
balle. Ma la Cassazione non gli crede e dichiara colpevole Mills, ma prescritto.
Il Banana invece è colpevole ma non prescritto, perché il lodo Alfano ha
congelato il suo processo per un anno e mezzo, ergo la sua prescrizione scatterà
solo nella primavera 2011. [...]
• BUIO A RETI UNIFICATE (di Carlo Tecce)
L’“impar condicio” voluta dal centrodestra estesa a tutti i canali. Informazione
sospesa. La par condicio rispolvera il dizionario della televisione castrata:
bavaglio, censura, lacci, ostacoli, intromissioni. Le emittenti private
pagheranno il sacrificio ideato dalla commissione di Vigilanza Rai: l’Agcom ha
deliberato che, durante la campagna elettorale, non si parla di politica, non si
ospitano i politici (se non in forma di tribuna anni ‘70). Sky, Mediaset e La7
provano con la giustizia amministrativa: ricorso al Tar, agitazione e lotta. Il
sole e il mare di un’isola hanno ispirato Mauro Masi, in vacanza fuori stagione.
[...]
• CERAMI: “ROMA CONDANNATA DAGLI SCANDALI” (di Beatrice Borromeo)
Le tangenti per le Grandi Opere, i senatori schiavi dei mafiosi, le escort.
Tutto all’ombra dei Palazzi della politica. “Roma si salverebbe solo se non
fosse più la Capitale d’Italia”, dice Vincenzo Cerami. [...]
• I PADRONI DE LLO “SCHIAVO” (di Enrico Fierro)
Tre mesi inchiodato in un letto. Il cervello altrove, il corpo intubato. Poi la
morte. Perché nell’inferno di Crotone si può morire così, a 11 anni come
Domenico, che un anno fa, stava giocando a calcetto quando vide per l’ultima
volta il sole. [...]

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22/12/2009 Archivio Movimento a cinque stelle
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