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Ieri a Torino eravamo in 120.000. Chi era
presente lo sa e anche chi può informarsi in Rete. C'erano
tutte le televisioni più importanti del mondo, dalla BBC a
Al Jazeera. Loro racconteranno al mondo cosa sta succedendo in
Italia. Loro descriveranno il fascismo dell'informazione.
Hanno partecipato al V2 day almeno due milioni di persone. Le
file ai banchetti erano lunghe il doppio dell'otto settembre. I primi dati delle
firme raccolte sono di 450.000 firme. Nella storia repubblicana
non è mai successo. Nessuno, nessuno è riuscito a raccogliere
un numero simile di firme autenticate in un solo giorno. Non cercate
l'informazione nei giornali o nelle televisioni, cercatela in Rete.
Non esistono giornalisti buoni o giornalisti cattivi. Esiste un'informazione di
regime o la verità.
Voi siete giornalisti. Voi siete Beppe Grillo.
Pubblicate le foto e i video di questo bellissimo 25 aprile in Rete,
sui vostri blog, su Youtube.
Grazie, Grazie, Grazie. Siete stati fantastici.
Loro non molleranno mai, noi neppure.
Per un nuovo Rinascimento.
Una parte del mio intervento in Piazza San Carlo a Torino.
"Oggi è il 25 aprile 2008. La festa della Liberazione. I nostri padri, i nostri
nonni non hanno finito il lavoro. Non per colpa loro. Se noi avessimo il loro
cuore e il loro coraggio non saremmo finiti così.I partigiani hanno liberato
l’Italia dal nazifascismo per ritrovarsi con l’occupazione americana. L’Italia
non è nella Nato, è la Nato che è nell’Italia. Ad Aviano e a Ghedi Torre ci sono
novanta testate nucleari. In Europa dopo il crollo del muro di
Berlino le hanno ridotte, eliminate, cancellate. In Italia sono aumentate. Siamo
un bersaglio in caso di guerra atomica. L’articolo 11 della Costituzione
dice che: “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà
degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie
internazionali”. E allora cosa ci fanno 113 basi logistiche
degli Stati Uniti sul nostro territorio. 113 tra depositi di armi, basi navali,
basi di telecomunicazioni, basi aeree, gruppi logistici per l’attivazione di
bombe nucleari, basi di sommergibili, basi missilistiche, poligoni di tiro,
forze aeree tattiche. Solo due regioni non sono occupate: la Val d’Aosta
e l’Abruzzo perché i militari americani non capivano la lingua.
Siamo un Paese a sovranità limitata. Ma non lo sa nessuno.
L’otto settembre un milione e mezzo di persone ha chiesto, ha gridato di
ripulire la cloaca del Parlamento dai condannati. Ha preteso che la
politica non fosse una professione, ma un servizio. Che ci fosse un massimo di
due legislature. Ho portato 350.000 firme al Senato in un
risciò, nelle mani di Franco Marini. Forse sono in cantina,
forse le hanno buttate nella raccolta differenziata. Nessuna risposta dal
Potere. Fassino e la moglie Serafini sono stati eletti per la quinta e la sesta
volta. Sono la coppia più parlamentare del mondo. Faranno le nozze di diamante
in Parlamento. A fine carriera ci saranno costati 12 milioni di euro. Mieli,
Vespa, Scalari, Panebianco scrivono di modernità di semplificazione del quadro
politico. Ma cosa cazzo dicono. I condannati, prescritti, indagati e rinviati a
giudizio sono diventati 70. Testa d’Asfalto ne ha 45 e Topo
Gigio ne ha 13. Voi non li avete votati. Non potevate. Non eravate informati.
Questa gente non la mettereste neppure a gestire un condominio. Avete fatto una
croce, come delle bestie. Senza poter scegliere un candidato. Non siamo più in
una democrazia. Le elezioni erano incostituzionali. Morfeo Napolitano
doveva PRIMA fare il referendum chiesto dai cittadini sulla nuova legge
elettorale e POI sciogliere le Camere. Il presidente della Repubblica deve
rispondere al popolo italiano non ai partiti. Ha avuto paura dei fucili di latta
di Bossi e dei gazebo dello psiconano.
I condannati in via definitiva sono diminuiti da 24 a 16. Dodici sono del Popolo
della libertà condizionata, il primo partito di recupero italiano. I condannati
sono diminuiti solo perché sono spariti alcuni partiti. No Partiti, no
condannati. I condannati in primo e secondo grado sono comunque aumentati.
Li mettono in Parlamento per non farli finire in galera grazie all’immunità
parlamentare come Cuffaro, il più amato da Azzurra Caltagirone,
condannato a 5 anni per favoreggiamento aggravato di alcuni mafiosi. Non
basterebbe il pomeriggio per leggere tutti e settanta i nomi con i reati. Dirò
solo quelli dei meno furbi, che si sono fatti condannare. Devo però fare prima
un distinguo per il nostro prossimo Ministro degli Interni Roberto
Maroni che è stato condannato a 4 mesi e 20 giorni per resistenza a
pubblico ufficiale. Maroni è stato condannato per aver tentato di
mordere la caviglia di un agente di polizia. Sarà il primo ministro
degli Interni con la museruola.
Chi non sa non può decidere, non può scegliere. Vive nelle tenebre,
nell’oscurità. L’otto settembre l’informazione, che aveva del tutto ignorato il
V day, è stata la prima ad attaccarlo. Il potere ha capito che il gioco gli
veniva sottratto dalle mani. Il cittadino informato non è controllabile dal
potere. E il potere vive grazie al controllo dei media. Le
banche, la Confindustria, Mediaset e i Partiti usano le televisioni e i giornali
per fare propaganda, assumono i direttori dei giornali come fossero addetti
dell’ufficio stampa. I politici senza gli studi televisivi ritornerebbero al
nulla dal quale provengono.
L’informazione malata è il virus e i cittadini liberi sono la cura. La Rete è la
cura. La libera informazione è la cura. Ci sono quasi 500 piazze
in cui si raccolgono le firme in Italia, più di quattrocento città in tutto l
Paese da Aosta a Palermo, quaranta città all’estero tra cui New York,
Amsterdam, Londra sono collegate. Dobbiamo raccogliere le firme per tre
referendum per una libera informazione in un libero Stato. Il 25 aprile ci siamo
liberati dal nazifascismo. 63 anni dopo possiamo liberarci dal fascismo
dell’informazione, dai suoi padroni e dai suoi servi. E’ più difficile di
allora. Non ci sono più fucile contro fucile, bomba a mano contro carro armato.
La lotta è tra le coscienze addormentate e la libertà di pensare, tra chi non
vuole più volare e chi non può rinunciare al cielo.
Il primo referendum.L’abolizione dell’ordine dei giornalisti
creato da Mussolini nel 1925 per controllare la stampa.L’informazione deve
essere libera. L’ordine dei giornalisti limita la libertà di informazione.
Chiunque deve poter scrivere senza vincoli se non quelli previsti dalla legge.
L’accesso alla professione di giornalista deve essere libero da vincoli
burocratici e corporativi.
Luigi Einaudi : “L’albo obbligatorio è immorale, perché tende a
porre un limite a quel che limiti non ha e non deve avere, alla libera
espressione del pensiero. Ammettere il principio dell’albo obbligatorio sarebbe
un risuscitare i peggiori istituti delle caste e delle
corporazioni chiuse, prone ai voleri dei tiranni e nemiche acerrime dei giovani,
dei ribelli, dei non-conformisti”.
Mario Berlinguer, il padre di Enrico: “Io sono contrario al
requisito di qualsiasi titolo di studio per la professione di giornalista,
perché considero questo come una discriminazione assurda, una discriminazione di
classe, contraria alla libertà di stampa e alla libera
espressione delle proprie opinioni".
Il secondo referendum. L’abolizione di un miliardo di euro all’anno di
finanziamento pubblico all’editoria. Ferrara, Polito, Feltri, Padellaro
non esisterebbero senza le vostre tasse. Loro non vendono i giornali: li
stampano. Più ne stampano più prendono contributi. Stiamo disboscando l’Amazzonia
per stampare milioni di copie di giornali invenduti. Abbiamo giornalisti che
prendono ordini dai Partiti, che non danno alcuna importanza
alla verità, al lettore. Dalla fine della seconda guerra mondiale il numero di
copie di quotidiani in Italia è rimasto lo stesso, ma ci sono dieci milioni di
italiani in più. Le nostre tasse finanziano persino Il Corriere della
Sera e Il Sole 24 ore quotati in Borsa. I presunti
campioni del liberismo che fanno tutti i giorni le pulci alla Casta.
Il terzo referendum. La Corte europea di Giustizia ha condannato il regime
italiano di assegnazione delle frequenze televisive. La legge della
fattucchiera Gasparri è contraria alle normative europee. L’Europa,
dopo le sentenze del Consiglio di Stato e della Corte Costituzionale ha ordinato
all’Italia che le frequenze televisive pubbliche di Rete 4
devono essere assegnate a Europa 7. Se non verrà applicata la sentenza europea
pagheremo 300.00 euro al giorno dal primo gennaio 2006. A fine
2008 fanno 330 milioni di euro. Più del prestito ponte all’Alitalia.
Fede ci costa 300.000 euro al giorno di tasse. L’ultimo Consiglio dei ministri
di Prodi, D’Alema e Rutelli doveva applicare le direttive europee. Le ha
applicate TUTTE, tranne quella su Rete 4. La Bonino, Madre
Teresa di Confindustria, ha detto che la misura non è urgente. Chi paga? Lei?
Non è urgente per chi? Per la disinformazione? Per Testa d’Asfalto?
Le concessioni per trasmettere i segnali radiotelevisivi sono nostre, sono dello
Stato. Tre su quattro sono state date a un solo soggetto privato. Per questo
l’Europa ci condanna. Dov’è il libero mercato? Lo psiconano è diventato ricco
grazie alla pubblicità che può raccogliere in modo esclusivo grazie alle
concessioni statali.
Non si è mai visto uno Stato in cui chi controlla metà dell’informazione possa
candidarsi a presidente del Consiglio. Negli Stati Uniti Obama
che possiede la CNN, l’ABC e la FOX
non potrebbe candidarsi. Non potrebbe neppure esistere. Per qualunque democrazia
è inconcepibile. E nessuno di questi direttori di giornali e di televisioni che
lo gridi alto e forte. Servi ben pagati.
La RAI non può avere un consiglio di amministrazione e giornalisti nominati dai
Partiti. La RAI deve rispondere ai cittadini, deve essere
indipendente come la BBC in Inghilterra. Un solo canale senza pubblicità pagato
con il canone. Altrimenti, questa RAI di propaganda se la paghino i
partiti. I politici l’hanno prima occupata e poi infestata con la loro
presenza. Non ne possiamo più del loro vuoto, della loro incompetenza. Le
frequenze radiotelevisive azionali vanno distribuite a diversi soggetti. Nessun
privato cittadino deve possedere la maggioranza anche di una sola televisione
nazionale.
Il controllo dell’informazione è il nuovo fascismo. Questo è un
Paese che non sa nulla di sé stesso. Nulla sulla morte di Borsellino, sull’Italicus,
su Ustica, su Piazza Fontana, sulla stazione di Bologna, sulle
bombe di Brescia, su Aldo Moro. Non sa nulla sulla sua vera
realtà economica e su un debito pubblico di 1630 miliardi di euro
che ci sta trascinando a fondo, all’Argentina. Un Paese cieco sulle cause delle
stragi sul lavoro, sul precariato, sulla cementificazione, sugli inceneritori,
sul Sud consegnato alle mafie.
Oggi sul palco ci sarà informazione vera. Persone vere che
parleranno di realtà nascoste dai media. Ci sono due piazze in festa a Torino.
Piazza Castello e Piazza San Carlo. Tutti e due useremo i nostri amplificatori
per una liberazione: una passata e una futura. Mi sembra di essere in un
racconto di Giovannino Guareschi, ma non so più chi sono, se Don Peppone
o Don Camillo.
Informazione libera in libero Stato. Coraggio!
Beppe Grillo
http://www.beppegrillo.it
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