L’impressione che gli uomini politici italiani, nonostante la
veneranda età che li accomuna, stiano regredendo al periodo della scuola materna
è già da tempo palpabile. Per prenderne coscienza basta leggere la lunga sequela
di bugie con la quale stanno infarcendo i propri programmi elettorali, tanto
pieni di false promesse fantasiose quanto assolutamente vuoti di contenuti.
Basta leggere gli slogan puerili e ridicoli stampati a caratteri cubitali sui
manifesti elettorali che già deturpano le nostre città, basta guardarli quando
sono ospiti di una trasmissione televisiva e fingono di litigare come bambini
pur ripetendo come marionette tutti le stesse cose, basta tornare con la mente
alla surreale gara di sputi fra Barbato e Cusumano nell’aula del Senato.
Silvio Berlusconi, ieri di scena al Pallido di Milano, dinanzi ad una folla di
suoi dipendenti imbandierata e festante, ha dimostrato come la regressione
all’età infantile possa costituire spunto per la campagna elettorale,
contribuendo a ravvivarla donandole un po’ di sale. Con stampato sul volto un
sorrisetto da bambino discolo compiaciuto, il Cavaliere ha pensato bene di fare
pubblicamente un dispettuccio al “compagno di banco” Veltroni colpevole di avere
nascostamente copiato il compito da lui e tratto dalla tasca il programma
elettorale del PD lo ha platealmente stracciato ammiccando alla folla plaudente
che lo contornava.
Walter Veltroni impegnato nelle stesse ore in un tour nel Nord Est, volto a
conquistare i voti degli industriali, ha stigmatizzato il gesto dell’avversario
senza dare vita ad una immediata ripicca che avrebbe potuto essere vista dalla
maestra.
Il programma stracciato è però un affronto troppo sfrontato perché possa venire
lasciato a lungo obliare, c’è da scommettere che al più presto qualcuno mentre
sta tenendo il proprio comizio elettorale brucerà una bandiera del PDL, Silvio
per ritorsione righerà con le chiavi il pullman del PD, Walter gli nasconderà le
scarpe col tacco, il Cavaliere sceso in terra scoppierà in lacrime e la maestra
esasperata li spedirà entrambi in Presidenza dove come due piccoli monelli
potranno dedicarsi insieme per 5 anni a fare qualche dispetto agli italiani,
consapevoli del fatto che tanto loro non reagiranno mai.
V2-day, 25 aprile, per un'informazione libera:
Marco Cedolin
marcocedolin.blogspot.com
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http://www.canisciolti.info
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