Berlusconi minaccia la
marcia su Roma se non si vota subito con la legge porcata che fece
approvare in tutta fretta nel 2006. La legge mantenuta in vita allegramente per
due anni dal centro sinistra TOGLIE al cittadino il voto di preferenza.
Vuol dire, ad esempio, che Cuffaro e Cirino Pomicino possono essere eletti
senatori da Casini e da Berlusconi e i cittadini possono solo stare a guardare.
Testa d’asfalto non le manda a dire sul rinvio delle elezioni: "Milioni
di italiani si riverserebbero a Roma per chiederle”. Bossi ha
rincarato la dose: “Se non si va al voto facciamo la
rivoluzione. Ci mancano un po' di armi, ma prima o poi quelle le
troviamo”. Qualche simpatizzante gli ha inviato dei
proiettili calibro 38, così si porta avanti con le munizioni. In un
Paese normale queste persone sarebbero almeno agli arresti domiciliari.
Il probabile futuro capo del governo, del quale abbiamo perso il numero di
prescrizioni, ha
un paio di processi aperti. Uno per corruzione in
atti giudiziari insieme all'avvocato David Mills che dovrebbe concludersi ad
aprile. Straordinaria coincidenza con le elezioni anticipate. E per il quale
rischia sei anni di carcere. Un altro per presunti fondi neri
relativi ai diritti tv di Mediaset. In nessuna democrazia del mondo una persona
potrebbe candidarsi premier con due processi a carico. Pensate a Obama
o a Hilary accusati di corruzione. Ho il sospetto che l’Italia non sia più, da
tempo, una democrazia, ma una dittatura morbida.
Alla marcia su Roma va data una risposta ferma e implacabile. Italiani!!!!!!!!!!
Tutti alla “Gita su Roma”. Se lo psiconano suonerà le sue
trombe, noi suoneremo le nostre campane. In caso di marcia organizzerò una gita
turistica di massa nella Città Eterna. Il percorso si snoderà attraverso
le sedi di partito. Un’occasione irripetibile per vedere dal vivo i
ruderi della politica. E fotografare i nostri dipendenti. Un
evento da raccontare ai nipoti. Meglio della caduta del Muro di Berlino.
Italiani!!!!!!!!!

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