Il petrolio costa sempre di più. La benzina costa sempre di
più. Il gasolio da riscaldamento è ormai un bene di lusso. Ma c’è chi vigila su
di noi: l’Eni.
L’Eni, società gestita da Scaroni, condannato in via definitiva
per corruzione, e con azionista di controllo il Tesoro, quindi noi, sta
facendo utili su utili. CINQUEMILIARDIDIEUROVIRGOLAVENTOTTO di utile
netto nel primo semestre, con un incremento del 21,5% rispetto al 2005.
Ma gli aumenti che abbiamo subito a cosa sono serviti? Non eravamo in emergenza
petrolio? Se il petrolio costa di più e noi paghiamo di più, mi sfugge come
l’Eni possa guadagnarci di più. E’ una magia della finanza. Un mistero gaudioso.Un
gioco delle tre carte.
Paolo Scaroni, CEO Eni, ha commentato così i risultati del
primo semestre:
"Nel primo semestre Eni ha conseguito eccellenti risultati
operando in un contesto caratterizzato da elevate quotazioni del greggio,
da un significativo aumento della nostra produzione di idrocarburi e dalla
sensibile crescita della domanda europea di gas. Sono fiducioso che il 2006 sarà
per Eni un altro anno positivo ed è per questo che intendo proporre al CdA del
21 settembre un acconto sul dividendo 2006 di 0,60 euro per
azione”.
Questo, ovviamente, seguendo la:
"Interim dividend 2006 secondo la best practice internazionale
di reporting.
Sulla base dell’esame dei risultati del primo semestre 2006 e in linea con
la best practice internazionale di reporting, l’Amministratore
Delegato intende proporre al Consiglio di Amministrazione del 21 settembre
programmato per l’approvazione della Relazione semestrale la distribuzione agli
azionisti di un acconto dividendo di 0,60 euro per azione (0,45
euro nel 2005, +33,3%) da mettere in pagamento a partire dal 26
ottobre 2006 con stacco cedola il 23 ottobre 2006".
Un consiglio al governo, cambi tutto all’Eni, è un suo preciso
dovere nei confronti degli italiani. Chi gestisce monopoli di beni primari, e
l’energia lo è, non può pensare prima ai dividendi e poi al Paese. Gli utili
vanno reinvestiti in energie alternative per diminuire la dipendenza dal
petrolio. L’energia in Italia non è un mercato, ma un distributore di
euro per gli azionisti dell’Eni.
Ps: Chiedo a Mincato, precedente amministratore delegato di Eni
rimosso senza ragioni, di telefonarmi per farmi capire. Chiamami Mincato...
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