“In crisi, prima che il settore della pesca, sono proprio le popolazioni
ittiche, soggette ad una pesca eccessiva e distruttiva''. Lo ha detto la
responsabile del settore 'Pesca e itticoltura' della LAV, Maria Teresa
D'Agostino, in riferimento alla manifestazione delle marinerie trapanesi
davanti la sede dell'Assessorato regionale alla Pesca. ''Nessuno fra i
tanti politici di entrambi gli schieramenti, che in questi giorni si
affannano in dichiarazioni di solidarieta' alle marinerie di Mazara del
Vallo, ha il coraggio di dire ai pescatori la verita' sulla impossibilita'
di proseguire l'attuale sforzo di pesca - prosegue D'Agostino -: in
Sicilia e nel Mediterraneo si pesca troppo e male, ed ormai assistiamo a
processi di 'desertificazione' marina devastante e di perdita
intollerabile di biodiversita'''. ''E' evidente il tentativo di molti
politici regionali di sfruttare a fini elettorali e propagandistici le
proteste dei pescatori - aggiunge Ennio Bonfanti, responsabile del settore
'Fauna' della LAV - da sempre sopite con un clientelare uso del denaro
pubblico sottoforma di contributi a pioggia, 'fermo biologico' che di
biologico ha solo il nome ecc. E' irresponsabile l'atteggiamento di chi fa
finta che sia ancora possibile consentire a tutti i pescatori siciliani di
continuare ad esercitare la loro attivita' con le attuali forme,
illudendoli che si potra' pescare sempre e comunque come se l'ecosistema
marino sia un pozzo senza fondo''. ''Una classe politica ed una Regione
capaci di affrontare questo problema con onesta' e senso di
responsabilita' - conclude Bonfanti – si prodigherebbero per la
riconversione del settore e per la drastica ed immediata riduzione delle
catture. Scelte che l'Assessore regionale on. Carmelo Lo Monte, con il suo
curriculum di provvedimenti illegittimi e di liberalizzazione selvaggia
della pesca, non sarebbe in grado di poter neanche concepire''
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