Una proposta di legge del Presidente Obama mira a rendere più semplice il
risparmio previdenziale degli americani. Prevede l'iscrizione automatica ai
piani pensionistici anche nelle piccole imprese. E potranno andare ad
aumentare i contributi previdenziali anche i compensi per ferie e permessi
non goduti. Per trasformare in risparmio i rimborsi fiscali basterà un
tratto di penna sulla dichiarazione dei redditi. Intanto, il Tesoro prepara
una guida al risparmio. Insomma, il paese più consumista del mondo riscopre
i vantaggi di mettere da parte almeno una parte di reddito
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha di recente presentato
una nuova iniziativa di legge che renderà più semplice il
risparmio previdenziale degli americani. Si tratta di un
passo importante.
Lo stock di risparmio delle famiglie americane ha subito un forte
colpo nel corso della crisi finanziaria e molte famiglie hanno avuto
problemi per far quadrare il bilancio. Prima della crisi, il tasso di
risparmio si aggirava intorno allo zero e a seconda
della definizione utilizzata, da un quarto a poco più di un terzo di
americani sono poveri sotto il profilo patrimoniale. L’importanza del
risparmio non va sottovalutata: garantisce la sicurezza dopo il
pensionamento e può essere uno scudo contro gli shock. Una recente
indagine, condotta dalla società di ricerche di mercato Tns , rivela
che quasi la metà degli americani non crede di
riuscire a mettere assieme duemila dollari entro un
mese per far fronte a una necessità finanziaria inaspettata, neanche
ricorrendo ai risparmi, a prestiti, ad amici o alla famiglia. Ma la
buona notizia è che ora le famiglie americane sembrano aver riscoperto
i vantaggi del risparmio e la nuova iniziativa del presidente li
aiuterà a continuare a risparmiare. LA SCELTA DELLA SEMPLICITÀ
Ci sono quattro elementi di novità in questaproposta. Il primo si
fonda sull'approccio del “rendere semplice” il risparmio
previdenziale, utilizzando il “silenzio-assenso”, ovvero l'iscrizione
automatica dei lavoratori ai piani di risparmio, con
possibilità di rinuncia del singolo che lo richiede. Le grandi imprese
hanno utilizzato per anni e con successo questo sistema, ora con la
proposta di Obama sara’ possibile offrire lo stesso beneficio anche
nelle piccole imprese. Semplificare il risparmio può sembrare una
banalità, ma si tratta in realtà di un cambio di rotta radicale
dall'impianto dei modelli tradizionali. Sia la ricerca accademica sia
le politiche tese a favorire il risparmio hanno finora trascurato e
sottovalutato le difficoltà che le persone incontrano nel prendere
decisioni finanziarie, nel mettere a punto un piano di risparmio e nel
realizzarlo. La nuova proposta permette a un numero maggiore di
persone di aderire ai piani pensionistici: iscrivendo d'ufficio i
lavoratori, il risparmio diventa la regola invece dell'eccezione. E
quando risparmiare è semplice, grazie all'iscrizione automatica, gli
studi mostrano che i lavoratori scelgono di mantenere l'adesione al
fondo pensione.
Il secondo elemento della proposta è far sì che anche i
rimborsi delle imposte federali si traducano in risparmio.
Sono cento milioni le famiglie americane che ogni anno ricevono un
rimborso fiscale; ora i detentori di un conto-pensione potranno
chiedere che sia accreditato il rimborso fiscale direttamente su quel
conto. L'aspetto più importante è che tutto quello che è necessario
fare è mettere una crocetta su un apposito quadratino sulla
dichiarazione dei redditi. Il rimborso arriverà sotto forma di
buoni di risparmio.
L'idea, semplice e geniale, è stata inizialmente proposta e testata da
Peter Tufano della Harvard Business School e Presidente e Fondatore di
Doorways to Dreams (D2D), una organizzazione no profit. (1)
Tufano aveva notato che molte famiglie ricevono un rimborso delle
imposte federali .Nel solo 2007 il governo federale ha distribuito
agli americani 250 miliardi di dollari di rimborsi
per l'anno fiscale 2006, di questi circa 115 miliardi sono andati a
famiglie con basso redditoii. In media, le famiglie e gli individui
con redditi inferiori ai 40mila dollari hanno ricevuto un rimborso di
1.678 dollari. Lo studio di Tufano ha dimostrato che le famiglie,
anche quelle a basso reddito, aspirano a risparmiare almeno una parte
del rimborso fiscale, ma finora non avevano a disposizione un modo
semplice per farlo. I buoni di risparmio offrono molti vantaggi: sono
emessi in piccoli tagli, non hanno costi, generalmente danno interessi
superiori ad altre forme di investimento, non hanno rischi, sono
esenti da tasse locali e statali. Inoltre, sono in molti a conoscerli.
Sempre lo studio di Tufano mostra che l'89 per cento degli individui
appartenenti a famiglie a basso reddito sanno cosa siano i buoni di
risparmio.
Il lavoro di ricerca in questo campo ed i vari esperimenti pilota che
offrono buoni di risparmio a chi richiede il rimborso fiscale hanno
dimostrato che una soluzione di questo tipo permette di risparmiare
anche alle famiglie a basso reddito. E ogni famiglia ha ora un modo
semplice per mettere da parte il rimborso che riceve, basta un
semplice tratto di penna!
Il terzo elemento di novità è la possibilità data ai lavoratori di
convertire in risparmio previdenziale aggiuntivo i giorni di
vacanza o i permessi non utilizzati. In altre parole, se il
lavoratore lo vuole, potrà ora dirottare sui fondi pensione i
pagamenti per ferie e giorni di malattia non goduti: un altro modo
semplice per aiutare la gente a risparmiare.
UNA GUIDA AL RISPARMIO
Il quarto elemento della proposta è la guida che il Tesoro e l'Irs
elaboreranno per aiutare i lavoratori e i loro datori di lavoro a
comprendere meglio i diversi tipi di vantaggi fiscali
riconosciuti al risparmio previdenziale. Anche la guida, naturalmente,
sarà scritta in un linguaggio semplice e chiaro. È una novità
importante: la gente ha bisogno di una fonte di informazione
autorevole su cui contare e ha bisogno di sapere a chi rivolgersi per
avere quell'informazione. L'importanza della guida non deve perciò
essere sottovalutata. L'iscrizione automatica dei lavoratori a un
fondo pensione è un passo importante per favorire il risparmio in
vista della pensione, ma può sempre accadere che il lavoratore decida
di recedere dal fondo o decida di prendere a prestito una quota del
conto previdenziale, incorrendo talvolta in perdite sul piano fiscale,
oppure se cambia lavoro potrebbe non reinvestire i contributi già
accumulati in un nuovo conto con vantaggi fiscali.
La speranza è che la guida non si limiti a dare informazioni solo sui
piani di risparmio previdenziale: le persone affrontano molte
decisioni finanziarie e tutte sono collegate tra loro. Per
esempio, se un lavoratore ha un forte debito sulla carta di credito
con un alto tasso di interesse, l'adesione a un piano pensionistico
potrebbe non essere la scelta più conveniente. E a giudicare da alcuni
comportamenti messi a nudo dalla recente crisi finanziaria, sarebbe
meglio se la guida includesse anche qualche consiglio sulla
gestione del debito.
La nostra società ha reso facile il consumo, ora una nuova politica
rende facile anche il risparmio.
(1) Per ulteriori informazioni sulla ricerca si veda
d2dfund.
http://www.lavoce.info
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